Blumea balsamifera
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Blumea balsamifera | |
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Blumea balsamifera (Sambong) | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi II |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Inuleae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Inuleae |
Genere | Blumea |
Specie | B. balsamifera |
Nomenclatura binomiale | |
Blumea balsamifera (L.) DC., 1836[1] | |
Sinonimi | |
Conyza balsamifera L. | |
Nomi comuni | |
Sambong (Filippine) |
Blumea balsamifera (L.) DC., 1836 è una pianta spermatofita dicotiledone appartenente alla famiglia delle Asteraceae.[2]
È utilizzata in fitoterapia per la cura del raffreddore comune e come diuretico nella medicina tradizionale filippina, dove è comunemente nota come sambong[3][4][5]; è utilizzata anche nella medicina tradizionale thailandese e cinese.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La specie è stata descritta come segue:
«Il sambong è un arbusto provvisto di peluria soffice e densa, semilegnoso, fortemente aromatico, di altezza compresa tra 1 e 4 metri. Le radici crescono fino a 2,5 cm di diametro. Le foglie sono semplici, alternate, in generale lanceolate da ellittiche a oblunghe, di 7-20 cm di lunghezza, con margini dentati, con la punta fine e che si rimpiccioliscono a un corto picciolo, spesso auricolate o pendule. Le capocchie floreali sono sparse, gialle e numerose, da 6 a 7 mm di lunghezza, e supportate su ramificazioni di una pannocchia fogliare terminale, dispersa o piramidale. I fiori discoidali sono di due tipi: quelli periferici sono discoidali piccoli, più numerosi, con corolla tubolare; i fiori centrali sono pochi, di grandi dimensioni con corolla campanulata. Le brattee dell'involucro sono verdi, strette e pelose. Le celle dell'antera sono codate alla base. I frutti sono acheni, secchi, con 1 seme, a 10 coste, pelosi alla sommità.»
B. balsamifera è una pianta sempreverde e fiorisce durante tutto l'anno. La produzione di semi è abbondante e si propaga spontaneamente in maniera molto facile. L'impollinazione avviene probabilmente ad opera di insetti.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La Blumea balsamifera cresce nelle zone tropicali e subtropicali dell'Asia, specialmente nel subcontinente indiano e nel sudest asiatico (Indocina, Cina meridionale, Taiwan, Malaysia, Indonesia e Filippine)[6]. Cresce ad altitudini comprese fra 0 e 2200 m s.l.m.[6].
Questa pianta è un'erbaccia, una specie ruderale che spesso cresce su terreni disturbati[3] e in prati[5]; cresce anche lungo le sedi stradali, nei terreni infestati da Imperata e in prati incolti e foreste (incluse le foreste di teak e bamboo, talvolta anche sulle rive di fiumi e in zone umide[6]. Sebbene sia una pianta infestante, è facilmente sradicabile. B. balsamifera si ritrova frequentemente nei terreni erbosi regolarmente bruciati, per il fatto che germoglia rapidamente dalle parti sotterranee dopo che foglie e rami sono stati distrutti dal fuoco (in tal senso tollera bene gli incendi)[6].
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]B. balsamifera è ampiamente coltivata in Asia orientale e sudorientale.
Malattie e attacchi da parassiti
[modifica | modifica wikitesto]Malattie: nelle Filippine, la B. balsamifera soffre delle seguenti malattie:
- Endophyllum blumeae, una ruggine fogliare che causa una caduta delle foglie prematura quando l'attacco è severo;
- Cercospora sp., una macchia circolare sulla foglia, che può causare gravi perdite durante la stagione delle piogge; occasionalmente, può comparire una macchia arancione sulla foglia pure causata da Cercospora sp..
Parassiti: la B. balsamifera è un ospite per gli acari Amblyseius sp., Brevipalpus obovatus e Typhlodromus jackmickleyi.
Usi e impieghi
[modifica | modifica wikitesto]Uso nelle Filippine
[modifica | modifica wikitesto]Nella maggior parte delle Filippine, la B. balsamifera è chiamata sambong in tagalog, ma in visaya è nota con il nome di bukadkad e in iloko è chiamata subsob, subsub o sobsob[3][5][7]. I suoi impieghi principali sono come diuretico e per trattare i sintomi del raffreddore comune[4][5][7]. Come diuretico, il sambong è un'erba utilizzata per trattare l'urolitiasi (calcoli renali o del tratto urinario) e le infezioni del tratto urinario[4] e per ridurre la pressione arteriosa del sangue[7]. Il sambong agisce anche come espettorante, antidiarroico e antispasmodico[3][4][5][7]. Talvolta è utilizzato anche come astringente per le ferite[3][7]. L'impiego del sambong è approvato dal Dipartimento della Salute filippino, dall'Institute of Traditional and Alternative Health Care[7] e dal Bureau of Plant Industries del Dipartimento dell'Agricoltura[4].
Si noti che non si afferma che il sambong sia in grado di curare il raffreddore comune o patologie renali, né che esso abbia impieghi terapeutici approvati, bensì si può affermare esclusivamente che allevia i sintomi[4][5].
I principi attivi si trovano nell'olio essenziale, estratto dalle foglie del sambong, che contiene principalmente canfora e limonene, ma anche tracce di borneolo, saponina, sesquiterpene and tannino[3][5].
Il sambong è disponibile come the ed è reperibile nel mercato[4][5]. Il the ha un sapore legnoso, con tracce di mentolo, descritto in un sito web ufficiale del Governo delle Filippine come "un forte odore di canfora e un sapore pungente"[5].
Uso in altri paesi asiatici
[modifica | modifica wikitesto]Nel folklore thailandese, si chiama Naat (หนาด) e si ritiene che allontani gli spiriti.
Si utilizza anche nella medicina tradizionale cinese, nella medicina popolare malese e nella medicina ayurvedica indiana[5][8].
Oltre agli utilizzi come medicinale, può anche essere usata come pianta secca decorativa.
Altre proprietà terapeutiche
[modifica | modifica wikitesto]Studi recenti sembrano dimostrare che l'estratto di B. balsamifera eserciti un'azione antiproliferativa, inducendo un'attività inibitoria della crescita nelle cellule del carcinoma epatico nel ratto e nell'uomo (rispettivamente McA-RH7777 e HepG2), senza citotossicità[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Asteraceae Blumea balsamifera DC. Prodr. [A. P. de Candolle] 5: 447. 1836 [1-10 Oct 1836]
- ^ Blumea balsamifera [collegamento interrotto], in Global Compositae Checklist. URL consultato il 2 marzo 2012.
- ^ a b c d e f g Sambong listing at Stuart X Change list of Medicinal plants. URL visitato il 1º marzo 2012.
- ^ a b c d e f g Bernardo M. Villegas, "Business and Society: High-value crops," Manila Bulletin, November 29, 2009, found at Manila Bulletin Archiviato il 22 dicembre 2009 in Internet Archive.. Accessed December 25, 2009.
- ^ a b c d e f g h i j Copia archiviata, su bpi.da.gov.ph. URL consultato il 25 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2009). - Bureau of Plant Industry of the Department of Agriculture of the Republic of Philippines Official government website. Accessed December 25, 2009.
- ^ a b c d AgroForestryTree Database, su worldagroforestry.org. URL consultato il 1º marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2017).
- ^ a b c d e f Philippine Herbal Medicine website. Accessed December 25, 2009.
- ^ CHEMICAL COMPONENTS IN VOLATILE OIL FROM BLUMEA BALSAMIFERA (L.) DC. Archiviato il 9 luglio 2011 in Internet Archive.: The borneol source B. balsamifera is also an important herb of Ayurvedic medicine. Accessed February 28, 2010.
- ^ Norikura T, Kojima-Yuasa A, Shimizu M, Huang X, Xu S, Kametani S, Rho SN, Kennedy DO, Matsui-Yuasa I., Anticancer activities and mechanisms of Blumea balsamifera extract in hepatocellular carcinoma cells,Am J Chin Med. 2008;36(2):411-24.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Aguilar, N.O., 1999. Blumea balsamifera (L.) DC. In Oyen, L.P.A. & Nguyen Xuan Dung (Eds.): Plant Resources of South-East Asia. No. 19: Essential-oils plants. Prosea Foundation, Bogor, Indonesia. pp. 68–70.
- (EN) Alonzo, D.S., 1999. Blumea DC. In de Padua, L.S., Bunyapraphatsara, N. & Lemmens, R.H.M.J. (Eds.): Plant Resources of South-East Asia. No. 12(1): Medicinal and poisonous plants 1. Prosea Foundation, Bogor, Indonesia. pp. 155–159.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Momordica charantia (Bitter melon)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Blumea balsamifera
- Wikispecies contiene informazioni su Blumea balsamifera
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sambong su Philippine Medicinal Plants
- (EN) Blumea balsamifera su AgroForestryTree Database