Auricalcite
Auricalcite | |
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Classificazione Strunz | 05.BA.15[1] |
Formula chimica | (Zn,Cu)5(CO3)2(OH)6[1][2][3] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | rombico[1] |
Classe di simmetria | prismatica |
Parametri di cella | a = 13.82, b = 6.419, c = 5.29[1] |
Gruppo puntuale | C 2/m[1] |
Gruppo spaziale | P 21/m[1] |
Proprietà fisiche | |
Densità | secondo alcuni[2] circa 4 g/cm³, secondo altri[1] 3,64-3,9, secondo altri ancora[3] 3,6-4,3 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2[1][3], 1-2[2] |
Sfaldatura | perfetta secondo {010}[1] |
Frattura | irregolare[1], fogliacea[3] |
Colore | azzurro[3], verde pallido, blu cielo, blu verdastro[1], celeste o azzurrino[2] |
Lucentezza | madreperlacea, sericea[3], perlacea[1] |
Opacità | trasparente[1] |
Striscio | da bianco ad azzurro pallido[3], blu chiarp[1] |
Diffusione | assai rara[2] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
L'auricalcite è un minerale, un idrossicarbonato di zinco e rame, un tempo detto anche fiore d'ottone.
Il suo nome deriva dal greco ὁρείχαλκος = rame di montagna, composto da ὄρος = monte e da χαλκός = rame.
Descritto per la prima volta a Lipsia dal chimico Bottger nel 1839.
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]I cristalli sono aciculari. Il minerale si presenta anche sotto forma di incrostazioni.[1][2]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]Il minerale ha genesi secondaria attraverso l'alterazione di minerali di zinco e rame,[1][2] a causa dell'azione di acque ricche di anidride carbonica disciolta. Il minerale è spesso associato a vari minerali costituiti da miscele di idrossidi di ferro.[3] Ha paragenesi con idrozincite, limonite, smithsonite e emimorfite
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]In cristalli isolati, ma più comunemente in aggregati tondeggianti a raggiera, fibrosi o a forma di ciuffi o incrostazioni. I cristalli, ingranditi con la lente, appaiono aghiformi o lamellari sotto forma di tavolette rettangolari.[3],
Caratteri chimico-fisici
[modifica | modifica wikitesto]Solubile in acido cloridrico con effervescenza[3] in acidi diluiti[2] e in ammoniaca. In tubo chiuso perde acqua e diventa di colore nero. Colora la fiamma di verde.
Località di ritrovamento
[modifica | modifica wikitesto]- In Europa: a Lavrion (Grecia; a Rezbanya (Romania); Chessy-les-Mines, presso Lione, (Francia); nelle miniere di zinco della provincia di Santander (Spagna); a Matlok nel Devonshire (Scozia);[2] in alcune località del Cumberland; in Inghilterra;
- In Italia: nella miniera Lanzi Campiglia Marittima (Toscana); in località Valletta di Contra, nel comune di Primaluna, in provincia di Como; nel Monte Civillina presso Recoaro e a Valle Mercanti presso Schio in (provincia di Vicenza)[2]; in Sardegna[3]
- In provincia di Bergamo: nelle miniere di Gorno e Oneta nella Val Seriana, nella Val Vedra presso il comune di Oltre il Colle;[2] nelle miniere Pallio a Dossena.
- In Italia: nella miniera Lanzi Campiglia Marittima (Toscana); in località Valletta di Contra, nel comune di Primaluna, in provincia di Como; nel Monte Civillina presso Recoaro e a Valle Mercanti presso Schio in (provincia di Vicenza)[2]; in Sardegna[3]
- Americhe: in bei cristalli a Mapimí, nello stato di Durango (Messico); Arizona, Utah, Nuovo Messico (USA);[2]
- Resto del mondo: a Nagato, in Giappone; in Zaire; a Tsumeb[2] e a Mindouli, in Namibia;
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Dati Webmin
- ^ a b c d e f g h i j k l m Carlo Maria Gramaccioli, Auricalcite in I minerali dalla A alla Z vol. II, pagg.463-464, Peruzzo Editore (1988) Milano
- ^ a b c d e f g h i j k Autori Vari, scheda Auricalcite in Il magico mondo di minerali & gemme, De Agostini, 1993-1996, Novara
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
- Le rocce e i loro costituenti - Morbidelli - Ed. Bardi (2005)
- Minerali e Rocce - De Agostini Novara (1962)
- Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987)
- Atlante delle rocce magmatiche e delle loro tessiture - Mackenzie, Donaldson e Guilford - Zanichelli (1990)
- Atlante delle rocce sedimentarie al microscopio - Adams, Mackenzie e Guilford - Zanichelli (1988)
- I minerali d'Italia - SAGDOS - 1978
- Minerali e Rocce - Corsini e Turi - Enciclopedie Pratiche Sansoni (1965)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Auricalcite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmin, su webmineral.com.