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Apione
Apione Plistonice (Oasi di Siwa, 20 a.C. – 45) è stato un grammatico, sofista e commentatore di Omero, egiziano di età ellenistica, conosciuto per la sua avversione agli Ebrei e al giudaismo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio adottivo dell'erudito Didimo[1], studiò ad Alessandria d'Egitto e fu a capo di una ambasceria a Caligola (nel 38), mandata dagli alessandrini per lamentarsi degli Ebrei e dei privilegi concessi loro ad Alessandria. Giuseppe Flavio rispose alle accuse nel Contro Apione.
Si stabilì a Roma sotto il regno di Claudio.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Uomo di grande ingegno e cultura, ma estremamente vanitoso, Apione scrisse numerosi lavori, nessuno dei quali è sopravvissuto.
In primo luogo, vari lavori su Omero, con recensioni dei poemi e un glossario (Λέξεις Ὁμηρικαί), oltre che un vita del poeta, come mostrano i frammenti in Eustazio e negli scolii omerici.
Ancora, Sull'Egitto (Αἰγυπτιακά) in 5 libri, altamente apprezzato dagli antichi, che, oltre a precise descrizioni, si presentava come fortemente antigiudaico[2], cui rispose Giuseppe Flavio, nel Contro Apione (Κατὰ Ἀπίωνος).
Ancora di taglio storico-erudito erano un elogio di Alessandro Magno[3], Storie di popoli (Ἱστορία κατὰ ἔθνος, Suda s. v. Ἀπίων.), Su Apicio[4].
A interessi linguistici rinviava, ancora, il Sulla lingua dei Romani (Περὶ τῆς ‛Ρωμαίων διαλέκτου)[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ L. Canfora, Storia della letteratura greca, Laterza, Roma-Bari 2013, p. 647, nota 1: «‘Figlio adottivo del grande Didimo’, informa la Suda, [Apione fu] grammatico e antiquario».
- ^ Eusebio, Praep. Evang., X 10; Gellio, V 14; Plinio il Vecchio, XXXVII 19.
- ^ Gellio, VI 8.
- ^ a b Athen. VII, 294, XV, p. 680.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Flavio, Contro Apione, a cura di Francesca Calabi, Marietti, [1920], Genova-Milano, 2007. ISBN 978-88-211-6350-0
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Apione
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