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Antonio De Zolt
Antonio De Zolt (Conegliano, 8 agosto 1847 – Milano, 5 febbraio 1926) è stato un matematico italiano.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Laureato all'Università degli Studi di Torino nel 1872, divenne docente a Milano al Regio Liceo Ginnasio Giuseppe Parini. Si dedicò alle leggi della geometria.[2] Morì nel 1926 a causa di una broncopolmonite e venne tumulato in un colombaro al Cimitero Monumentale di Milano.[3] Nel 1895 era stato uno dei fondatori (con Aurelio Lugli e Rodolfo Bettazzi) della Mathesis.
Postulato di De Zolt
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1881 De Zolt enunciava un postulato:
«Il tutto non è equivalente ad una sua parte»
L'assioma è intuitivamente valido per quantità finite, ma se si passa al confronto di quantità infinite, l'assioma non è più vero. Consideriamo, ad esempio, tutti i numeri naturali, ad ognuno di essi si può far corrispondere il suo doppio, quindi ad ogni numero naturale corrisponde un numero pari. Quindi possiamo dedurre che i numeri pari sono tanti quanti i numeri naturali. Questo risultato risulta contrario a quanto afferma De Zolt.
Il paradosso viene esposto, in una seconda forma, da Galileo Galilei:
«Il tutto è maggiore della parte»
Ciò viene affermato valido in assoluto anche da Aristotele.
Mettere in corrispondenza gli elementi di un insieme con quelli di una sua parte è caratteristica degli insiemi di infiniti elementi. Nel caso infinito, gli elementi di un insieme possono ben essere tanti quanti quelli di una sua parte.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (a cura di) Walter Maraschini, Mauro Palma, Matematica, Milano, Garzanti, 2013, ISBN 978-88-11-50525-9.
- ^ De Zòlt, Antonio, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 23 luglio 2017.
- ^ Comune di Milano, app di ricerca defunti "Not 2 4get".
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- De Zòlt, Antonio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Biografia SISM, su dm.unito.it. URL consultato il 2 giugno 2004 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2004).
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