Indice
Anna de' Medici (1616-1676)
Anna de' Medici | |
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Ritratto dell'arciduchessa Anna de' Medici di Justus Sustermans, 1630 circa, Kunsthistorisches Museum, Vienna | |
Arciduchessa consorte dell'Austria Anteriore | |
In carica | 10 giugno 1646 – 30 dicembre 1662 |
Predecessore | Claudia de' Medici |
Successore | Edvige del Palatinato-Sulzbach |
Altri titoli | Principessa di Toscana Arciduchessa d'Austria Contessa consorte del Tirolo |
Nascita | Firenze, 21 luglio 1616 |
Morte | Vienna, 11 settembre 1676 |
Dinastia | Medici per nascita Asburgo per matrimonio |
Padre | Cosimo II de' Medici |
Madre | Maria Maddalena d'Austria |
Consorte di | Ferdinando Carlo d'Austria |
Figli | Claudia Felicita Maria Maddalena |
Religione | Cattolicesimo |
Anna di Cosimo II de' Medici (Firenze, 21 luglio 1616 – Vienna, 11 settembre 1676) era la settima figlia di Cosimo II de' Medici e Maria Maddalena d'Austria.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia
[modifica | modifica wikitesto]Anna nacque a Palazzo Pitti. Suo padre era Cosimo II de' Medici, granduca di Toscana dal 1609. La madre di Anna era Maria Maddalena d'Austria, figlia di Carlo II, arciduca d'Austria e sorella dell'imperatore Ferdinando II.
Suo padre morì il 28 febbraio 1621, facendo sì che sua madre e sua nonna, la granduchessa Cristina, diventassero reggenti fino alla maggiore età di suo fratello. Si diceva che Anna e sua sorella Margherita avessero ereditato dalla madre le sue buone qualità e le sue abilità commerciali[1]. Come molti membri della sua famiglia, Anna era una grande amante e patrona delle arti.
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il fallimento dei piani matrimoniali tra Anna e Gastone, duca di Orléans[2], venne fidanzata con l'arciduca Ferdinando Carlo d'Austria. Nel 1646 Anna lasciò la nativa Firenze per Innsbruck. Il 10 giugno si celebrarono le nozze. L'unione fu negoziata dalla madre di Ferdinando Carlo, Claudia de' Medici, che era stata reggente d'Austria e Tirolo dalla morte di Leopoldo V nel 1632[3][4]. Claudia aveva dominato il ducato nella sua reggenza (1632-1646), conseguendo il successo di mantenere il Tirolo fuori dalla Guerra dei Trent'anni. L'anno del loro matrimonio, Ferdinando Carlo rilevò i doveri governativi da sua madre e divenne il sovrano del Tirolo e dell'Austria Anteriore[3].
La coppia preferiva le attrazioni dell'opulenta corte toscana alle montagne del Tirolo e di conseguenza erano più spesso a Firenze che a Innsbruck[5].
Vedovanza
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1662 Ferdinando Carlo morì. Dato che avevano solo due figlie sopravvissute, il fratello minore, l'arciduca Sigismondo Francesco, ereditò i suoi titoli[3]. Alla vigilia del suo matrimonio con una principessa, tuttavia, Sigismondo Francesco morì nel 1665. Ciò comportò il ritorno della contea sotto il governo diretto di Vienna, nonostante gli sforzi di Anna per conservare qualche traccia di potere per sé come contessa vedova. I suoi tentativi di persuadere Vienna derivavano anche dal fatto che Anna voleva proteggere i diritti delle sue due figlie[3]. Questa disputa non si sarebbe conclusa fino al 1673, quando la sua unica figlia sopravvissuta Claudia Felicita, sposò Leopoldo I, il responsabile dell'annessione della Contea[3].
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Anna non solo sopravvisse per quattordici anni a suo marito, ma anche alla figlia maggiore, che morì poco dopo il proprio matrimonio. Morì l'11 settembre 1676 a Vienna.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Anna e Ferdinando Carlo ebbero tre figlie:
- Claudia Felicita (30 maggio 1653–8 aprile 1676), sposò l'imperatore Leopoldo I;
- una figlia (nata e morta il 19 luglio 1654);
- Maria Maddalena (17 agosto 1656–21 gennaio 1669).
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enrique Alberto Arias, Essays in Honor of John F. Ohl: a Compendium of American Musicology, Evanston, Illinois, Northwestern University Press, 2001, ISBN 0-8101-1536-0.
- James R. Briscoe, New Historical Anthology of Music by Women, Indiana University Press, 2004.
- Beth L. Glixon, New Light on the Life and Career of Barbara Strozzi (PDF), in The Musical Quarterly, pp. 311–335, DOI:10.1093/mq/81.2.311. URL consultato il 4 marzo 2010.
- Deborah Marrow, The art patronage of Maria de' Medici, UMI Research Press, 1982.
- G. F. Young, The Medici, New York, Charles Boni, 1930.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Anna de' Medici
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Fonte: Archivio online di documenti sulla famiglia Medici, su documents.medici.org. URL consultato il 17 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 69288923 · ISNI (EN) 0000 0000 5394 3417 · SBN MUSV001951 · CERL cnp00175271 · ULAN (EN) 500353955 · LCCN (EN) nr2001020582 · GND (DE) 101072880 |
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