André Franquin

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Franquin nel 1983.
La firma di André Franquin.

André Franquin (Etterbeek, 3 gennaio 1924Saint-Laurent-du-Var, 5 gennaio 1997) è stato un fumettista belga.

Pittura murale di Gaston Lagaffe in rue des Wallons a Louvain-la-Neuve in Belgio.

Nasce a Etterbeek[1] (in Belgio) il 3 gennaio 1924[2]. Interrotti gli studi per lavorare in uno studio di cartoni animati e nel 1945, insieme a Jijé, Morris e Peyo (autori che come lui raggiungeranno il successo nel mondo dei fumetti), fonda uno studio per la produzione di fumetti che chiuderà l'anno successivo[2].

Nel 1946 Franquin inizia a pubblicare sul settimanale Spirou realizzando l'omonimo personaggio creato da Rob-Vel (Robert Velter) nel 1938. Nelle storie di Spirou fanno la loro apparizione nuovi personaggi come il Marsupilami e Gaston Lagaffe, che diventeranno protagonisti di serie dedicate[2] e che in Italia verranno pubblicate sul Corriere dei ragazzi[3].

Nel 1955, per contrasti con l'editore, passa a lavorare per la rivista Tintin, per la quale pubblica Modeste et Pompon, che in seguito sarà continuata da altri autori. All'inizio del 1957 torna a pubblicare per Spirou dedicandosi maggiormente ai propri personaggi[2].

Definito "un disegnatore realistico tra i disegnatori umoristici" viene ritenuto un maestro del bianco e nero[2].

Nel 1977 crea la serie Idées noires, che lo renderà famoso, pubblicata sulla rivista Le trombone illustré, supplemento satirico di Spirou, e successivamente pubblicata su Fluide Glacial[2].

Dal 1982 ha pubblicato su Pif Gadget[4] numerose sue opere.

Nel 1987 riprende a realizzare le storie del Marsupilami, del quale ha ottenuto i diritti, che diviene anche il simbolo della propria casa editrice, la Marsu Productions[2].

Muore il 5 gennaio 1997, due giorni dopo il suo settantatreesimo compleanno[2].

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ André Franquin : bibliographie, photo, biographie, su www.bdparadisio.com. URL consultato il 9 settembre 2023.
  2. ^ a b c d e f g h FFF - André FRANQUIN, su lfb.it. URL consultato il 25 ottobre 2016.
  3. ^ Fumetti: numeri rari, tavole originali, in La Stampa, 22 ottobre 2016. URL consultato il 25 ottobre 2016.
  4. ^ Franquin André (Franquin) dans Vaillant/Pif, su bdoubliees.com. URL consultato il 26 dicembre 2023.
  5. ^ Le palmarès 1974, su toutenbd.com. URL consultato il 5 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  6. ^ La prima asta di Christie's dedicata ai fumetti, in Fumettologica, 19 febbraio 2014. URL consultato il 25 ottobre 2016.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN41840280 · ISNI (EN0000 0001 2100 851X · SBN RAVV077908 · Europeana agent/base/61157 · LCCN (ENn87118595 · GND (DE118863916 · BNE (ESXX880666 (data) · BNF (FRcb119034716 (data) · J9U (ENHE987007414832605171 · NSK (HR000171091 · CONOR.SI (SL46560867