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Alfonso Paso
Alfonso Paso, pseudonimo di Alfonso Paso Gil (Madrid, 12 settembre 1926 – Madrid, 10 luglio 1978), è stato un drammaturgo, direttore artistico e attore spagnolo, oltre che scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio d'arte, difatti entrambi i suoi genitori lavorarono nel mondo del teatro, suo padre Antonio Paso Cano come drammaturgo e sua madre Juana Gil Andrés come attrice.[1]
Alfonso Paso dopo il liceo frequentò l'Università di Filosofia e di Lettere di Madrid, laureandosi nel 1951 in Storia d'America.
Paso si avvicinò al palcoscenico inizialmente come attore e successivamente come drammaturgo e commediografo in teatri dove si sviluppava lo sperimentalismo.[2]
Paso si caratterizzò per opere di genere umoristico-farsesco con una base satirica, di Costumbrismo e di critica sociale, utilizzando argomenti generalmente polizieschi,[2]tentando di ispirarsi anche al teatro arrabbiato di John Osborne e di Peter Shaffer.[1]
I critici teatrali generalmente distinguono due periodi creativi dell'autore: il primo che va fino al 1961, molto più fertile e originale, e il secondo un pochino più ripetitivo.[1]
Tra le sue opere si possono menzionare: Los pobrecitos (I poverelli, 1956); Juicio contra un sinvergüenza (Giudizio contro sfacciato, 1958); Hay Alguièn detrás de la portas (C'è qualcuno dietro la porta, 1958); Papà se enfada por todo (Papà si arrabbia per tutto, 1959); Cena de matrimonios (Cena di matrimonio, 1960); Por lo menos tres (Almeno tre, 1969);[3][2]
Alcune delle sue opere sono state trasposte sul grande schermo, grazie all'impegno di Paso come sceneggiatore e talvolta anche di regista.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Los pobrecitos (I poverelli, 1956);
- Juicio contra un sinvergüenza (Giudizio contro sfacciato, 1958);
- Hay Alguièn detrás de la portas (C'è qualcuno dietro la porta, 1958);
- Papà se enfada por todo (Papà si arrabbia per tutto, 1959);
- Cena de matrimonios (Cena di matrimonio, 1960);
- Por lo menos tres (Almeno tre, 1969).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (ES) Alfonso Paso Gil, su dbe.rah.es. URL consultato il 2 dicembre 2021.
- ^ a b c Paso Gil, Alfonso, in le muse, IX, Novara, De Agostini, 1967, p. 44.
- ^ Paso, Alfonso, su sapere.it. URL consultato il 2 dicembre 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) A. Marqueríe, Alfonso Paso y su teatro, Madrid, Escelicer, 1960.
- (ES) J. Monleón, Alfonso Paso y su tragicomedia, in El teatro de humor en España, Madrid, Editora Nacional, 1966, pp. 247-268.
- (ES) F. G. Ilarraz Eslava, La sufrida y alegre clase media en las comedias de Alfonso Paso, in Revista de Estudios Hispánicos, IV, n. 1, Madrid, 1967, pp. 121-133.
- (ES) J. Mathias, Alfonso Paso, Madrid, Espasa, 1971.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Alfonso Paso, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- (EN) Alfonso Paso, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Alfonso Paso, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Alfonso Paso, su filmportal.de.
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