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Paul Hinder
Paul Hinder, O.F.M.Cap. vescovo della Chiesa cattolica | |
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Iustitia et pax et gaudium | |
Titolo | Macon |
Incarichi attuali |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 22 aprile 1942 a Lanterswil |
Ordinato presbitero | 4 luglio 1967 |
Nominato vescovo | 12 dicembre 2003 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 30 gennaio 2004 dal cardinale Crescenzio Sepe |
Paul Hinder (Lanterswil, 22 aprile 1942) è un vescovo cattolico svizzero, dal 1º maggio 2022 già vicario apostolico dell'Arabia meridionale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Monsignor Paul Hinder è nato a Lanterswil il 22 aprile 1942. Ha tre fratelli: Wilhelm, Pio e Josef.
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1962 è entrato nell'Ordine dei frati minori cappuccini. Il 18 settembre 1966 ha emesso la professione solenne. Ha studiato presso il seminario teologico del suo ordine a Soletta.
Il 4 luglio 1967 è stato ordinato presbitero a Soletta. Si è poi laureato all'Università di Friburgo con una tesi sui diritti fondamentali nella Chiesa. Dopo diversi anni di servizio nella pastorale e come capo del noviziato, è diventato superiore regionale dei cappuccini di lingua tedesca e nel 1989 provinciale dei cappuccini svizzeri. Nel 1994 è stato eletto nel consiglio generale dell'Ordine dei frati minori cappuccini con responsabilità sulle province di lingua tedesca e francese, nonché sui cappuccini del Medio Oriente.
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 12 dicembre 2003 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare del vicariato apostolico dell'Arabia e vescovo titolare di Macon. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 30 gennaio successivo nella cattedrale di San Giuseppe ad Abu Dhabi dal cardinale Crescenzio Sepe, prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, coconsacranti l'arcivescovo Giuseppe De Andrea, nunzio apostolico in Kuwait, Bahrein, Yemen e Qatar e delegato apostolico nella Penisola Arabica, e il vicario apostolico dell'Arabia Giovanni Bernardo Gremoli.
Il 31 maggio 2011 il vicariato ha assunto l'attuale denominazione in forza del decreto Bonum animarum della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli. Con questa disposizione il vicariato apostolico ha ceduto la giurisdizione su Arabia Saudita, Qatar e Bahrein al vicariato apostolico del Kuwait, che contestualmente ha assunto la nuova denominazione di vicariato apostolico dell'Arabia settentrionale.
Il vicariato apostolico dell'Arabia meridionale, con più di 900 000 chilometri quadrati, è una delle più grandi circoscrizioni ecclesiastiche al mondo per superficie e comprende Yemen, Oman ed Emirati Arabi Uniti. Vi risiedono più di un milione di cristiani, in gran parte stranieri e spesso appartenenti a Chiese cattoliche di rito orientale, in particolare alla Chiesa maronita, alla Chiesa cattolica siro-malabarese e alla Chiesa cattolica siro-malankarese. Ha avuto particolarmente a cuore le condizioni di lavoro dei lavoratori stranieri, spesso poveri e a rischio di espulsione. Riguardo alla presunta minaccia dell'Islam all'Europa, ha affermato che, a suo avviso, il pericolo risiede nella tiepidezza religiosa degli europei.
Il 19 luglio 2008 papa Benedetto XVI lo ha nominato membro del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti. È consultore della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli e del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso.
Nel gennaio del 2008 e nel marzo del 2018 ha compiuto la visita ad limina.
Il 13 maggio 2020 è stato nominato amministratore apostolico dell'Arabia settentrionale; ha ricoperto tale ufficio fino al 18 marzo 2023.
Il 1º maggio 2022 papa Francesco ha accolto la sua rinuncia al governo pastorale del vicariato apostolico dell'Arabia meridionale per raggiunti limiti di età.[1]
Opinioni
[modifica | modifica wikitesto]Secondo monsignor Hinder, non vi è completa libertà di religione e di culto nei paesi a lui affidati. Tuttavia, tranne che in Arabia Saudita, vi sono edifici di culto in tutti gli altri paesi dove si può celebrare la liturgia. In genere è però vietato il proselitismo, ovvero il cercare di convertire o coinvolgere altri individui non cristiani. Secondo monsignor Hinder in Europa domina la paura dell'islamizzazione strisciante. Egli trova la ragione principale di questo nell'attuale migrazione da paesi con un'eccedenza di nascite in paesi con una popolazione nazionale in declino. Ha anche affermato riguardo alla crescita del numero di musulmani in Europa che "il problema non è la forza dell'Islam, ma la debolezza del cristianesimo".
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Grundrechte in der Kirche: Eine Untersuchung zur Begründung der Grundrechte in der Kirche. Universität, Freiburg i.Ü. 1977, ISBN 3-7278-0174-3;
- Zwischen Morgenland und Abendland: Der Nahe Osten und die Christen. Dialog, Münster 2011, ISBN 978-3-941462-55-7 (Ed. Thomas Sternberg);
- Als Bischof in Arabien: Erfahrungen mit dem Islam. Herder, Freiburg im Breisgau 2016, ISBN 978-3-451-34883-9 (con Simon Biallowons).
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Enrico Benedetto Stuart
- Papa Leone XII
- Cardinale Chiarissimo Falconieri Mellini
- Cardinale Camillo Di Pietro
- Cardinale Mieczysław Halka Ledóchowski
- Cardinale Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko
- Arcivescovo Józef Bilczewski
- Arcivescovo Bolesław Twardowski
- Arcivescovo Eugeniusz Baziak
- Papa Giovanni Paolo II
- Cardinale Crescenzio Sepe
- Vescovo Paul Hinder, O.F.M.Cap.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rinuncia e nomina del Vicario Apostolico dell'Arabia del Sud (Penisola Arabica), su press.vatican.va, 1º maggio 2022. URL consultato il 1º maggio 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paul Hinder
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Paul Hinder, in Catholic Hierarchy.
- Bishop Paul Hinder OFM Cap. Archiviato il 12 luglio 2018 in Internet Archive. su avosa.org sito del vicariato apostolico dell'Arabia meridionale.
- "Dubai: Ein Schweizer als Bischof von Arabien" (Dubai: uno svizzero come vescovo d'Arabia articolo su pressebox.de del 29 agosto 2007
- Paul Hinder: Der Schweizer Kapuziner wird Bischof in Arabien su pressemitteilung del 21 dicembre 2003 su wilenbeiwil.ch
- Copia archiviata, su bazonline.ch. URL consultato l'11 luglio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2018).«Der katholische Bischof in Arabien im Interview über die Anti-Minarett-Initiative in der Schweiz und Kirchtürme auf der Arabischen Halbinsel, BAZ online, 3. Dezember 2008»
- Karim el-Gawhary: Der Bischof von Arabien. in: taz del 23 dicembre 2009
- Bischof Paul Hinder: Sisyphusarbeit auf der arabischen Halbinsel, conversazione del 28 maggio 2016 sulla serie Tacheles di Deutschlandfunk Kultur, moderatori: Anne Françoise Weber e Christian Rabhansl (circa 30 minuti)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 30147421 · ISNI (EN) 0000 0001 0884 1822 · SBN MILV224529 · BAV 495/142615 · LCCN (EN) n78008959 · GND (DE) 1072153572 |
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