Indice
Eremo di San Bartolomeo in Legio
Eremo di San Bartolomeo in Legio | |
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Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Località | Roccamorice |
Coordinate | 42°10′55.46″N 14°02′17.81″E |
Religione | cattolica |
Arcidiocesi | Chieti-Vasto |
Stile architettonico | romanico |
Inizio costruzione | XI-XIII secolo |
L'eremo di San Bartolomeo in Legio si trova su di uno sperone roccioso di circa 50 metri a 700 m s.l.m. nella Majella, nel comune di Roccamorice, a poca distanza dall'eremo di Santo Spirito a Majella.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'eremo è anteriore all'XI secolo e venne restaurato da Pietro dal Morrone, futuro papa Celestino V, intorno al 1250.
Qui vi si stabilì intorno al 1274 per almeno due anni, al ritorno del suo viaggio a Lione fatto per ottenere dal papa Gregorio X il riconoscimento della sua Congregazione dei celestini.
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]Esterno
[modifica | modifica wikitesto]L'eremo è costituito da una cappella e da due vani scavati nella roccia destinati agli eremiti. L'accesso può avvenire tramite quattro differenti scale, scavate sempre nella roccia. Quella a nord è composta da 30 gradini mentre quella a sud è più lunga e irregolare. Ci sono poi due scale al centro della balconata, una delle quali detta Scala Santa. Lungo la balconata si trova una vasca per la raccolta dell'acqua piovana.
La facciata della chiesa presenta tracce di affreschi severamente danneggiati dalle intemperie e dalle iscrizioni che ne hanno graffiato la superficie. Il portale della chiesa è costituito da un semplice architrave in pietra.
Interno
[modifica | modifica wikitesto]L'interno della chiesa è rettangolare, con una lunghezza di 7,70 m e una larghezza minima di 3 m e massima di 4 m. L'illuminazione è assicurata da una porta-finestra, mentre una seconda finestra è stata trasformata in una nicchia semicircolare.
La nicchia dell'altare ospita una statua lignea di San Bartolomeo raffigurato con un coltello, poiché subì il martirio dello scorticamento. La statua viene portata in processione dai fedeli il 25 agosto dopo essere scesi al torrente Capo la Vena per bagnarsi secondo un rituale molto antico, per poi portare l'effigie del santo nella chiesa del paese, dove rimane fino al secondo sabato di settembre.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Autori Vari, Eremo di San Bartolomeo in Legio, su regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 23 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2013).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enrico Santangelo, L'Eremo di San Bartolomeo in Legio, in Roccamorice e gli Eremi Celestiniani, guida storico-artistica, Pescara, Carsa Edizioni, 2006, pp. 74-79, ISBN 88-501-0105-8.
- Edoardo Micati, San Bartolomeo in Legio, Roccamorice (PE), in Eremi d'Abruzzo, guida ai luoghi di culto rupestri, Pescara, Carsa Edizioni, 2000, pp. 20-23, ISBN 88-85854-74-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su eremo di San Bartolomeo in Legio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Autori Vari, Eremo Celestiniano di San Bartolomeo in Legio - Roccamorice, su conoscere.abruzzoturismo.it, Abruzzo promozione turismo. URL consultato il 23 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- San Bartolomeo in Legio, su santospiritoalmorrone.beniculturali.it. URL consultato il 27 marzo 2016.
- Eremo S. Bartolomeo di Legio, su parcomajella.it. URL consultato il 27 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 315957535 |
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