Calomelano
Calomelano | |
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Classificazione Strunz | III/A.05-10 |
Formula chimica | Hg2Cl2[1][2] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | dimetrico |
Sistema cristallino | tetragonale[1][3] |
Classe di simmetria | ditetragonale dipiramidale[1][3] |
Parametri di cella | a = 4,45, c = 10,89[1] |
Gruppo puntuale | 4/m 2/m 2/m[1][3] |
Gruppo spaziale | I 4/mmm[1][3] |
Proprietà fisiche | |
Densità | tra i 6,4-6,5[1] ed i 7,2[2] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 1,5-2[3] |
Sfaldatura | imperfetta secondo {100} e {011}[1] buona secondo {110}[3] |
Frattura | |
Colore | bianco, grigio-giallastro, grigio, bianco giallastro, bruno[1] |
Lucentezza | adamantina[1][3], resinosa[1], madreperlacea[2] |
Opacità | trasparente[1][3] o traslucida[1][3] |
Striscio | bianco giallastro chiaro[1][3] |
Diffusione | raro[2] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Il calomelano è un minerale, cloruro mercuroso, appartenente al gruppo omonimo. Fu descritto per la prima volta da Abraham Gottlob Werner nel 1789.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome deriva dal greco καλός = bello e μέλας = nero.
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]Cristalli prismatici, bipiramidali e tabulari, geminati secondo {101}.
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]Genesi secondaria, in depositi di ossidazione di minerali di mercurio[1], ha paragenesi con mercurio o cloruri più rari tipo l'eglestonite[2] e cinabro o amalgama[4].
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]Cristalli a numerose facce, in incrostazioni[2], fascicolari e masse terrose.
Caratteristiche fisico-chimiche
[modifica | modifica wikitesto]Scurisce a contatto con la luce[2]. Manifesta fluorescenza se illuminato ai raggi ultravioletti color mattone[2], arancio, rosa o rossa. Annerisce in presenza di KOH; difficilmente solubile dagli acidi, sublima in provetta. Presenta scarsissima solubilità anche in acqua, pertanto è considerato poco tossico.
- Peso molecolare: 472,09 grammomolecole[1].
- Indice di elettroni:5,98g/cm³[1]
- Indice quantico[1]:
- Indice di fotoelettricità[1]:
- PE:1464,64 barn/elettrone
- ρ:8751,40 barn/cm³
- Indice di radioattività: Grapi: 0 (Il minerale non è radioattivo)[1]
Utilizzi
[modifica | modifica wikitesto]È un minerale utile per l'estrazione di mercurio. In elettrochimica veniva impiegato per la fabbricazione di elettrodi di riferimento a potenziale costante[5][6].
In medicina, prima che cadesse in disuso, il calomelano veniva usato come purgante energico[7][8], come vermifugo[8] o per le fumigazioni[7] o come antiluetico[5].
Località di ritrovamento
[modifica | modifica wikitesto]- In Europa: Monte Avala presso Belgrado (Serbia), associato a cinabro a Moschellandsberg, (Renania-Palatinato, Germania)[2] e ad Almadén (Spagna).
- In Italia: presso le miniere di Seravezza nelle Alpi Apuane[2] ed alla miniera di Levigliani (Stazzema, Lucca).
- In America: Si trova soprattutto a Terlingua (Texas) e in Messico, ma anche in Nevada ed in California[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t Scheda tecnica su webmineral.com
- ^ a b c d e f g h i j k Carlo Maria Gramaccioli, Calomelano in "Come collezionare i minerali dalla A alla Z, pag. 193, Peruzzo editore (1988) Milano
- ^ a b c d e f g h i j Scheda tecnica del minerale su mindat.org
- ^ (EN) Definizione sull'enciclopedia britannica
- ^ a b Mercuriosi, composti
- ^ Utilizzo negli elettrodi di riferimento Archiviato il 17 giugno 2010 in Internet Archive.
- ^ a b Utilizzato come purgante, col duodeno a digiuno, l'intestino produrrà delle feci color verde contenenti il calomelano, per le fumigazioni il calomelano verrà assorbito facilmente dalla pelle (fonte: (EN) 1911enciclopedia.org Archiviato il 26 settembre 2011 in Internet Archive.).
- ^ a b Definizione su dizionario.org
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
- Le rocce e i loro costituenti - Morbidelli - Ed. Bardi (2005)
- Minerali e Rocce - De Agostini Novara (1962)
- Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987)
- Atlante delle rocce magmatiche e delle loro tessiture - Mackenzie, Donaldson e Guilford - Zanichelli (1990)
- Atlante delle rocce sedimentarie al microscopio - Adams, Mackenzie e Guilford - Zanichelli (1988)
- I minerali d'Italia - SAGDOS - 1978
- Minerali e Rocce - Corsini e Turi - Enciclopedie Pratiche Sansoni (1965)
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su calomelano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) calomel, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Mineralogy Database, su webmineral.com.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 31609 · LCCN (EN) sh85019022 · GND (DE) 4383429-2 · J9U (EN, HE) 987007293656005171 |
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