Indice
Antoine Barnave
Antoine Barnave | |
---|---|
Deputato all'Assemblea Nazionale Costituente del Regno di Francia | |
Durata mandato | 1790 – 1792 |
Presidente dell'Assemblea Nazionale | |
Durata mandato | 1790 – 1790 |
Dati generali | |
Partito politico | Club dei Giacobini (1789-1790) Club dei Foglianti (1791-1792) |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Professione | avvocato |
Firma |
Antoine Pierre Joseph Marie Barnave (Grenoble, 22 ottobre 1761 – Parigi, 29 novembre 1793) è stato un politico e oratore francese, componente dell'Assemblea Nazionale Costituente e membro del Club dei Foglianti.
Il Delfinato
[modifica | modifica wikitesto]Cresciuto in un'antica famiglia protestante dell'alta borghesia di Grenoble, figlio di un avvocato al parlamento del Delfinato, segue gli studi di legge e diventa avvocato a 22 anni (1783). All'epoca del conflitto tra il parlamento e il governo nel 1788, pubblica un pamphlet in favore dei parlamentari. Questo scritto lo rende popolare, è delegato all'assemblea di Vizille (stato del Delfinato) e si fa conoscere per uno scritto, l'Esprit des Édits, che ottenne un grande successo.
L'Assemblea
[modifica | modifica wikitesto]In seguito viene eletto deputato del Terzo Stato agli Stati Generali del 1789, dove si rivela brillante oratore e diventa il portaparola della borghesia liberale. Raggiunge per la sua eloquenza e il suo ardente amore per la libertà un'altissima influenza e una grande popolarità. All'Assemblea costituente, figura uno dei capi della "sinistra" e si oppone con Lameth e Duport (il "triumvirato"), a La Fayette e a Mirabeau. Assume la presidenza dell'assemblea nell'ottobre del 1790. La sua popolarità raggiunge il suo apogeo. Ma le discussioni sullo statuto delle "persone di colore" nelle colonie francesi gli fanno perdere questa popolarità. Si mostra ostile a che si accordi loro il diritto di cittadino. Non può più frequentare il circolo dei Giacobini di cui è uno dei fondatori e combatte il diritto di veto concesso al re.
La fuga del re
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il tentativo di fuga di Luigi XVI, arrestato a Varennes, dove è inviato dall'Assemblea, in compagnia di Pétion e di La Tour-Mauborg, per riportare la famiglia reale a Parigi, Barnave è colpito dalle disgrazie di Maria Antonietta; il che lo rende come un disertore della causa del popolo. Inizia con Maria Antonietta una corrispondenza segreta. Si era riavvicinato da alcuni mesi a Mirabeau (morto in aprile). Raggiunge allora i monarchici costituzionalisti del club dei Foglianti, attirandosi l'odio del popolo parigino e della Montagna, che denunciano «Barnave nero dietro, e bianco davanti». Il 15 luglio 1791 pronuncia davanti all'assemblea un discorso sull'«L'inviolabilità del sovrano, la separazione dei poteri e il termine della Rivoluzione francese». Sostiene la costituzione del 1791 e consiglia in segreto la regina Maria Antonietta tentando di salvare la monarchia.
La fine
[modifica | modifica wikitesto]Si ritira a Grenoble dopo la chiusura dell'Assemblea costituente e, il 10 agosto 1792, la sua compromettente corrispondenza con la regina viene scoperta nell'armoire de fer nell'appartamento del re al palazzo delle Tuileries. Viene arrestato il 19 agosto 1792 e trasferito a Parigi dove quindici mesi più tardi, sotto il Terrore, appare davanti al Tribunale rivoluzionario, viene condannato a morte e ghigliottinato il 29 novembre 1793. Fu sepolto al cimitero della Madeleine a Parigi dove oggi sorge la Chapelle expiatoire[1], costruita sulle prime sepolture di Luigi XVI e Maria Antonietta, e dove Barnave è ricordato con un cenotafio.
L'opera
[modifica | modifica wikitesto]In prigione, aveva scritto De la Révolution et de la Constitution, opera di notevole intelligenza e lungimiranza che fu pubblicata solo nel 1843 con il titolo Introduction à la Révolution française, (i suoi manoscritti sono stati pubblicati da M. Bérenger con il titolo Œuvres de Barnave, e ristampati a più riprese dopo il 1960).
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- "Potere costituente e revisione costituzionale. Discorso sul potere costituente, le Convenzioni nazionali e il potere di revisione (1791)",a cura di Roberto Martucci, Manduria, Piero Lacaita Editore, 1996
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua francese dedicata a Antoine Barnave
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antoine Barnave
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Barnave, Antoine-Pierre-Joseph-Marie, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Romolo Caggese, BARNAVE, Antoine-Pierre-Joseph-Marie, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Barnave, Antoine-Pierre-Joseph-Marie, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Antoine Barnave, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Antoine Barnave, in Jewish Encyclopedia, Funk and Wagnalls.
- (EN) Opere di Antoine Barnave / Antoine Barnave (altra versione) / Antoine Barnave (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- (FR) Antoine Barnave, su Sycomore, Assemblea nazionale.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 19692088 · ISNI (EN) 0000 0001 1022 1024 · SBN SBLV169159 · CERL cnp00397506 · ULAN (EN) 500354256 · LCCN (EN) n81009778 · GND (DE) 118657275 · BNE (ES) XX846770 (data) · BNF (FR) cb12028056d (data) · J9U (EN, HE) 987007258378305171 · CONOR.SI (SL) 74305635 |
---|