Vincenzo Lavigna
Vincenzo Lavigna (Altamura, 21 febbraio 1776 – Milano, 14 settembre 1836) è stato un compositore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Compì gli studi di canto e composizione al Conservatorio di Santa Maria di Loreto di Napoli, dove entrò all'età di dodici anni, sotto la guida di Fedele Fenaroli e Saverio Valente[1]. Fu allievo di Giovanni Paisiello, che seguì a Parigi allorché questi ricevette da Napoleone l'incarico di riorganizzare la sua cappella privata.[2] In seguito si trasferì a Milano, dove su raccomandazione di Paisiello poté rappresentare al Teatro alla Scala la sua prima opera, La muta per amore, che ottenne un brillante successo[3]; divenne in seguito maestro concertatore nello stesso teatro e dal 1823 fu anche insegnante di solfeggio al conservatorio.
È noto per essere stato insegnante di Giuseppe Verdi, che si rivolse a lui (divenuto dal 1832 professore privato) dopo essere stato rifiutato dal conservatorio. Verdi conservò sempre una grande ammirazione per il Lavigna[4] e rimase profondamente colpito quando ricevette la notizia della sua morte.[5]
Le opere di Lavigna, rappresentate a Milano e in altre città del Nord Italia, di stampo tradizionale e influenzate dallo stile di Paisiello [4], ottennero solitamente un discreto successo.[1]
Composizioni
[modifica | modifica wikitesto]Opere
[modifica | modifica wikitesto]- La muta per amore, ossia Il medico per forza, farsa giocosa, libretto di Giuseppe Maria Foppa, Milano, Teatro alla Scala, 14 giugno 1802
- L'idolo di se stesso, Ferrara, teatro Comunale, carnevale 1803
- L'impostore avvilito, melodramma giocoso, libretto di Luigi Romanelli, Milano, Teatro alla Scala, 11 settembre 1804 (libretto)
- Eraldo ed Emma, libretto di Gaetano Rossi[4] (o Luigi Romanelli[1]), Milano, Teatro alla Scala, 8 gennaio 1805 (attribuzione dubbia, opera incompiuta di Simone Mayr completata in collaborazione con Ferdinando Orlandi)
- Coriolano, libretto di Luigi Romanelli, Torino, Théâtre Impérial (ex-Teatro Regio), 20 gennaio 1806 con Gaetano Crivelli
- Hoango, dramma per musica, libretto di Gian Domenico Boggio, Torino, Théâtre Impérial (ex-Teatro Regio), carnevale 1807[6] (poi ripresa come Orcamo con il libretto di Luigi Romanelli al Teatro alla Scala di Milano il 28 febbraio 1809[4])
- Le metamorfosi, dramma eroicomico in 1 atto, libretto di Giuseppe Maria Foppa, Venezia, Teatro la Fenice, 11 aprile 1807 (libretto)
- Di posta in posta, melodramma giocoso in due atti, libretto di Luigi Romanelli, Milano, Teatro alla Scala, 2 luglio 1808
- Palmerio e Claudia, dramma per musica in due atti, libretto di Luigi Romanelli[7][8] (o P. L. Raby[4]), Torino, Théâtre Impérial (ex-Teatro Regio), 20 gennaio 1809
- Zaira (attribuzione dubbia, forse eseguita a Firenze nel 1809[4])
- Chi s'è visto, s'è visto, dramma per musica in due atti, libretto di Angelo Anelli, Milano, Teatro alla Scala, 23 aprile 1810
Balli
[modifica | modifica wikitesto]- Gengis-Kan, con coreografia di Antonio Monticini, Milano, Teatro alla Scala, 17 agosto 1802
- Emilio e Carolina, ossia La fortunata riconciliazione, con coreografie di Antonio Monticini, Milano, Teatro alla Scala, 2 aprile 1804
- Ballabili per Teseo, cantata di Vincenzo Monti con musica di Vincenzo Federici, (in collaborazione con A. Rolla) Milano, Teatro alla Scala, 3 giugno 1804
Altro
[modifica | modifica wikitesto]- Mottetto a più voci e strumenti
- Tacete, oh Dio, lirica per canto e pianoforte
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lavigna (Vincent), in François-Joseph Fétis, Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, vol. 5, Parigi, Firmin-Didot, 1866-1868, pag. 232
- Ottavio Serena, I musicisti altamurani. Notizie raccolte e pubblicate da Ottavio Serena in occasione del centenario della nascita di Saverio Mercadante, Altamura, Tipografia Fratelli Portoghese, 1895, pp. 25-26.
- Giovanni Carli Ballola e Roberta Montemorra Marvin: Lavigna, Vincenzo, The new Grove dictionary of music and musicians, 2001
- Pierre Milza, Verdi e il suo Tempo, Roma, Carocci, 2001, p. 63. ISBN 88-430-1967-8 (Titolo originale: Verdi et son temps, Parigi, Librairie Académique Perrin, 2001)
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lavigna, Vincenzo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Opere di Vincenzo Lavigna, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Vincenzo Lavigna, su Open Library, Internet Archive.
- Vincenzo Lavigna, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
- (EN) Vincenzo Lavigna, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Antonio Rostagno, Vincenzo Lavigna, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 64, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005. URL consultato il 6 aprile 2014.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 52039050 · ISNI (EN) 0000 0001 1642 4826 · SBN MUSV037736 · BAV 495/206691 · CERL cnp00138165 · LCCN (EN) n97862208 · GND (DE) 100552110 |
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