Hollaback Girl

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Hollaback Girl
singolo discografico
Screenshot tratto dal videoclip del brano
ArtistaGwen Stefani
Pubblicazione15 marzo 2005
Durata3:20
Album di provenienzaLove. Angel. Music. Baby.
GenereElettropop
Pop rap
EtichettaInterscope
ProduttoreThe Neptunes
Formati12"
Certificazioni
Dischi d'oroBrasile (bandiera) Brasile[1]
(vendite: 20 000+)
Danimarca (bandiera) Danimarca[2]
(vendite: 45 000+)
Germania (bandiera) Germania[3]
(vendite: 150 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda[4]
(vendite: 5 000+)
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia[5]
(vendite: 70 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[6]
(vendite: 600 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (6)[7]
(vendite: 6 000 000+)
Gwen Stefani - cronologia
Singolo precedente
(2004)
Singolo successivo
(2005)

Hollaback Girl è un brano musicale della cantante statunitense Gwen Stefani, estratto come terzo singolo dal suo album di debutto come solista, Love. Angel. Music. Baby.. Come frutto della volontà di Stefani di creare "un pezzo dance sciocco", il brano è influenzato dalla musica pop e dance degli anni ottanta. Il brano, scritto da Stefani, Pharrell Williams e Chad Hugo, è una risposta a Courtney Love, che in un'intervista alla rivista Seventeen aveva dichiarato che la Stefani era una cheerleader.

Il brano ha riscosso un ottimo successo mondiale, insediandosi fra i primi dieci posti nel maggior numero di classifiche in cui è entrata: ha raggiunto la numero uno in Australia e Stati Uniti, divenendo in quest'ultimo paese il primo singolo di musica digitale a vendere un milione di copie. Hollaback Girl ha ottenuto alcune nomination a premi, fra cui una per la miglior performance pop vocale femminile e una per il disco dell'anno alla quarantottesima cerimonia dei Grammy Award, ma ha creato una frattura fra i critici di musica pop. Il singolo per CD presenta un bollino di "Avvertimento ai genitori: contenuto esplicito", benché l'album non lo presenti.

Stefani aveva lavorato con i The Neptunes (Pharrell Williams e Chad Hugo) nelle prime fasi di stesura del disco Love. Angel. Music. Baby., ma aveva avuto un blocco creativo e la collaborazione con loro non era risultata proficua.[8] Quando stava per concludere il disco, riuscì a recuperare l'ispirazione e prenotò una nuova sessione con i The Neptunes.[8] Prese quindi un volo per New York per incontrare Williams e, dopo aver completato due brani in una sola settimana, si preparava a tornare a casa in anticipo rispetto a quanto preventivato. Era appena uscita dallo studio di incisione quando Williams la richiamò per scrivere un nuovo pezzo. Stefani ha confessato: «Ero stanca. Volevo andare a casa, ma lui mi disse qualcosa tipo: "Non partire, non ancora"».[9] Appena la cantante fece ritorno in studio, Williams le fece ascoltare il suo primo album da solista, e le si sentì invidiosa.[8] Entusiasta dal suo materiale, decise tuttavia di scrivere un altro pezzo insieme Williams, nonostante fosse convinta che il disco contenesse già troppe tracce.[9]

Dopo aver discusso a lungo alla ricerca di ispirazione, Stefani disse a Williams di non avere ancora scritto un brano a proposito della sua decisione di intraprendere una carriera da solista e ricordò un commento sgradevole che aveva fatto su di lei la cantante grunge Courtney Love in un'intervista con la rivista Seventeen.

«Essere famosa è come quando facevi il liceo. Ma a me non interessa fare la cheerleader. Non m'interessa essere Gwen Stefani. Lei fa la cheerleader, io invece sto nell'angolo con i fumatori.[10][11]»

Nel numero di marzo 2005 di NME Stefani ribatté:

«Come saprai una volta una persona per offendermi mi ha definita una cheerleader, e io che non sono mai stata cheerleader. Perciò mi sono detta: "Be', fanculo. Vuoi che faccia la cheerleader? Perfetto, ti accontenterò. E conquisterò il mondo, vediamo se reggi il confronto."[11]»

Stefani era convinta che alcuni fans dei No Doubt sarebbero stati delusi dal suo primo album da solista, e disse a Williams: «Probabilmente pensano: "Perché vuole fare questo disco? Così rovinerà tutto"».[8] Confessò di non sapere neanche perché voleva pubblicare un disco da solista. I due decisero che Stefani non era tenuta a spiegare le sue intenzioni e che le scelte che avrebbe fatto si sarebbero basate solo su quello che considerava giusto o sbagliato.[8] A proposito della sua creazione Stefani ha affermato che «Credo che sia l'attitude song più fresca che ascoltassi da tempo». Williams fu soddisfatto del risultato e dichiarò: «Gwen è come una ragazza al liceo che ha appena capito qual è il suo stile».[9]

Stefani non ha mai spiegato il significato del titolo, quindi molti recensori hanno offerto le loro interpretazioni. In una lettura satirica e letterale delle parole del brano, il critico Greg Stacy di OC Weekly ha ipotizzato in maniera ironica che «Gwen è a quanto pare il capitano della squadra delle cheerleader; è lei la ragazza che "urla" ("holla" in inglese) i canti, non una delle ragazze che semplicemente li 'urlano' in risposta.[12] Il significato più accettato è che una hollaback girl risponda a un confronto a parole ma che Stefani vorrebbe piuttosto prendere l'iniziativa e "fare un passo avanti". Il termine potrebbe riferirsi a quello che usavano gli operai edili americani degli anni quaranta per denigrare le donne che rispondevano positivamente ai loro "fischi" o richiami.[13]

Hollaback Girl è un brano discretamente veloce, con un tempo di 110 battiti per minuto, ed è suonato nella chiave del Si maggiore.[14] Contiene diverse campionature provenienti da quattro brani differenti: Another One Bites the Dust dei Queen, Nasty Boy di The Notorious B.I.G., Heaven and Hell is on Earth dei 20th Century Steel Band e Double Dutch Bus di Frankie Smith.[15] Esso combina la old school rap con la musica dance,[16] e - come nella maggioranza della musica pop - è posto in un tempo comune. La progressione armonica principale alterna le triadi del Si maggiore e del Re diesis minore.[14] Gran parte del contenuto armonico del brano ruota attorno all'alternanza di due accordi che gli studiosi di musica potrebbero definire come la trasformazione dell'accordo di tonica, in cui la fondamentale dell'accordo di Si maggiore è abbassata di un semitono. Il brano presenta un uso di strumenti sparsi, tra cui per primo un battito minimo[17] prodotto da una drum machine.

Hollaback Girl ha concentrato l'interesse di molti critici musicali. Jennifer Nine da Yahoo! Musica lo ha descritto come un brano "martellante, vuoto",[18] e Stephen Thomas Erlewine da AllMusic ha notato che esso presentasse i "minuscoli, strimpellanti battiti" dei Neptunes.[19] Richard Smirke da Playlouder lo ha definito "un marchio del calpestante hip hop dei Neptunes".[20] Nella sua recensione di Love. Angel. Music. Baby., Rob Sheffield dal Rolling Stone ha dato al brano un voto positivo, scrivendo che "l'insolenza masticante gomma di Stefani porta fuori la bestia che c'è nei suoi maestri del ritmo, soprattutto nei Neptunes in Hollaback Girl".[21] Blender lo ha redatto all'undicesimo posto nella classifica delle canzoni più belle del 2005,[22] e il brano ha detenuto con Welcome to Jamrock di Damian Marley la numero cinque nella Pazz & Jop 2005, un sondaggio condotto da Robert Christgau sulla base di cento critici musicali.[23]

Su un altro fronte, Jason Damas, in una recensione per il numero musicale PopMatters, ha creduto che il brano fosse "quasi uguale a uno di Dizzee Rascal" e ha aggiunto che "per quanto concerne il testo sembrerebbe quello in cui Stefani è caduta più in basso, soprattutto nella parte del breakdown dove ripete 'This shit is bananas / B-A-N-A-N-A-S!' più di una volta".[24] Eric Greenwood da Drawer B ha definito Hollaback Girl "cretina e disarmonica in una maniera imbarazzante. Mi piacerebbe citarvi le parole, ma sono orrende, mi spiace molto per lei. Una donna di 35 anni che canta di pompon e 'pronuncia la parola merda' in un liceo tradisce un'immagine di sé talmente deludente che è difficile non rimanerne sbigottiti. E, come se non bastasse, i battiti dei Neptunes sono inefficienti e la produzione è pomposa in modo inanimato".[25] Nick Sylvester da Pitchfork Media ha criticato il brano, definendolo una "caricatura dei Queen [...] che ha un potenziale da discoteca pari a un tredicenne con i baffi del latte e l'ID del padre".[26] Nonostante questa recensione iniziale, Pitchfork Media avrebbe in seguito collocato il brano alla numero trentacinque nella classifica dei singoli più belli del 2005,[27] e alla numero 180 nella sua classifica delle 500 canzoni più belle del decennio 2000.[28] Maxim si è mostrata scettica sul brano e, nel suo numero di ottobre 2005, ha pubblicato una rassegna delle "20 canzoni più brutte di sempre" con Hollaback Girl al primo posto.[29] Nel 2010, Matthew Wilkening da AOL Radio ha redatto il brano alla numero sedici nella classifica delle 100 canzoni più brutte di sempre.[30]

Hollaback Girl è stata parodiata in un episodio della serie di cartoni animati I Griffin intitolato Nuovi talenti; dopo aver visto uno speciale di VH1 su Gwen Stefani, Brian Griffin afferma, "non so cosa sia una Hollaback Girl. Tutto quello che so è che la voglio morta."[31]

Il bridge del brano, in cui Stefani esclama "This shit is bananas" e poi procede a fare lo spelling di bananas, è stato poi parodiato in una puntata della serie televisiva in claymation Celebrity Deathmatch dove la cantante fa lo spelling anche di bananas, broccoli e fortunella durante un'intervista con Tally Wong.[32]

Stefani interpreta Hollaback Girl durante l'Harajuku Lovers Tour.

Il singolo è stato ufficialmente offerto alle radio in Nord America il 5 aprile 2005, sebbene il video musicale fosse stato pubblicato due settimane prima, il 21 marzo. Hollaback Girl si è fatto strada nella Billboard Hot 100 alla numero ottantadue nella settimana del 2 aprile 2005,[33] e a distanza di sei settimana dalla sua uscita, ha raggiunto la vetta della classifica, divenendo il singolo più veloce a scalare la classifica nel 2005; è divenuta anche la prima numero uno di Gwen Stefani negli Stati Uniti.[34] Ha mantenuto il posto alla numero uno per quattro settimane.[35] Il singolo ha trascorso trentuno settimane nella Billboard Hot 100, ventinove delle quali fra i primi cinquanta posti della classifica.[34] Nella rassegna di fine anno del 2005 redatta da Billboard, Hollaback Girl era il secondo singolo più venduto, alle spalle di We Belong Together di Mariah Carey.[36]

Hollaback Girl ha battuto il record per il maggior numero di airplays nelle radio nordamericane in una settimana, con 9,582 volte, e ha mantenuto questo primato per più di un anno prima di essere superato da Hips Don't Lie di Shakira e Wyclef Jean.[37] Ha dominato alla numero uno nella Billboard Pop 100 per otto settimane,[38] ed è stato un successo minore nelle discoteche, raggiungendo il quindicesimo posto nella classifica Hot Dance Club Play.[39] Il brano è divenuto un successo crossover, e ha raggiunto la numero quattro nella Rhythmic Songs e la numero otto nella classifica Hot R&B/Hip-Hop Songs.[39]

Una performance of "Hollaback Girl", che comprende una band che marcia e cheerleader.

Il brano è famoso per aver avuto un gran numero di download digitali, divenendo il primo singolo a vendere più download digitali di CD.[40] Ad ottobre 2005, Hollaback Girl è divenuto il primo singolo in assoluto a vendere un milione di download digitali ed è arrivato in seguito a vendere un totale di 1.2 milione di download digitali.[41] È stato certificato quintuplo disco di platino dalla Recording Industry Association of America. A causa dei suoi downloads, ha raggiunto la numero uno in entrambe le classifiche di vendita digitale in maniera concorrenziale, e ha svettato nella classifica di fine anno della Hot Digital Songs.[42]

Hollaback Girl ha riscosso molto successo in Canada, dove il brano ha debuttato alla numero dodici nella Billboard Canadian Singles Chart; ma è poi sceso da qui e non è stato capace di raggiungere un posto più alto. È rimasto fra le cinquanta posizioni più alte per sei mesi. Comunque, Graham Henderson, presidente della Canadian Recording Industry Association, ha poi sostenuto che basandosi sulla popolazione del Canada vicina agli Stati Uniti, il singolo avrebbe dovuto vendere intorno alle 120,000 copie e le scarse vendite di 25,000 copie erano un segno che la legge di copyright canadese era stata inasprita per scoraggiare la condivisione di file pari non commerciali.[43] Il colonnello Michael Geist ha dibattuto il confronto, sostenendo che il mercato canadese di musica online dovesse ancora svilupparsi.[44]

Stefani e le Harajuku Girls che eseguono Hollaback Girl nel The Sweet Escape Tour.

Nel resto del mondo, i comportamenti di fronte al singolo sono stati pienamente positivi, anche se non così straordinari come in Nord America. In Regno Unito, però, Hollaback Girl non ha riscosso lo stesso successo dei precedenti singoli di Stefani. I predecessori del singolo, What You Waiting For? e Rich Girl, hanno raggiunto entrambi la numero quattro, mentre Hollaback Girl ha debuttato alla numero otto, e si è mantenuto allo stesso posto la settimana seguente. Sebbene il suo successo britannico sia stato limitato, si è trattenuto fra i primi quaranta posti per altre undici settimane e ha sorpassato per vendite Rich Girl. Il singolo ha goduto un grande successo in Europa, raggiungendo la top five in Austria, Danimarca, Germania, e Irlanda, e la top ten in Belgio, Finlandia, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Svezia e Svizzera.

Il video musicale è diretto da Paul Hunter e filmato nei quartieri Van Nuys e Reseda di Los Angeles.[45] Il video si apre con Stefani che scatta una foto alle Harajuku Girls in posa, poco prima di essere raggiunte da una folla di studentesse festanti. L'artista e le Harajuku Girls salgono poi a bordo di una Chevrolet Impala del 1961 e s'incamminano per le strade di Los Angeles dalla Sherman Way past Magnolia Science Academy alla Birmingham High School, sempre pedinate dalle ragazze della scuola.[45][46] Stefani e le sue amiche seminano disordine interrompendo una partita di football con una marcia per il campo, si fanno strada in un supermercato 99 Cents Only Store e lo devastano, lanciando per aria le scatole di cereali e facendosi spingere sui carrelli della spesa. A queste scene si alternano altre di intensa coreografia che dovrebbero rievocare l'immaginazione di Stefani.[47] La cantante e le sue ballerine indossano costumi da majorette o cheerleader, accompagnate da numerosi gruppi di spirito californiano: le Orange Crush All Stars, una squadra di cheerleading di Orange County; una banda musicale della Fountain Valley High School a Fountain Valley; una squadra di sbandieratori chiamata le Bandiere della Carson High School di Carson; e una squadra di parate militari della Stephen M. White Middle School a Carson.[45] In seguito, per illustrare il bridge del brano, le Harajuku Girls fanno lo spelling della parola "bananas" sollevando i cartelloni con le singole lettere. Il video si chiude con un fotogramma di Stefani in primo piano con le braccia in aria.

La decappottabile Chevy Impala del video è ricoperta da un dipinto dell'artista J. Martin.[11] Il dipinto illustra il profilo di Stefani come quello sulla copertina del disco Love. Angel. Music. Baby. con le parole Hollaback Girl in calligrafia. L'auto è stata in seguito battuta all'asta su eBay.[11] Pharrell Williams, uno dei co-produttori del brano, appare in un cameo. La versione completa di Hollaback Girl presentata nel video musicale è stata pubblicata su CD e download digitali, alcuni dei quali presentano remix di Diplo e Tony Kanal.

Il video ha debuttato il 21 marzo 2005 e ha riscosso un buon successo nei programmi delle classifiche di video.[48] Ha debuttato su Total Request Live di MTV il 31 marzo alla numero dieci e si è trattenuto nel programma per un totale di cinquanta giorni,[49] divenendo quello che Rolling Stone ha definito "una pietra miliare per TRL di MTV".[50] Il video ha raggiunto la vetta della classifica[51] ed è stato ritirato alla numero quattro il 23 giugno, divenendo il primo video di Stefani a ritirarsi.[52] Ha anche raggiunto la vetta di Countdown di MuchMusic tre mesi dopo il suo debutto, e vi è rimasto per due settimane. VH1 ha redatto il video alla numero cinque nella sua classifica dei 40 video più belli del 2005,[53] e agli MTV Video Music Awards 2005 il video ha ricevuto quattro nomination,[54] trionfando solo in quella per la Miglior coreografia.[55] Stefani non ha preso parte fra gli spalti degli MTV Video Music Awards 2006 alimentando le voci secondo cui stesse protestando per le scarse nomination dell'anno precedente, le ripetute vittorie di Kelly Clarkson e perché non le era stato chiesto di cantare dal vivo in quell'occasione.[56] Stefani ha poi messo a tacere le indiscrezioni, sostenendo che "l'unica ragione per cui non ho partecipato agli MTV Video Music Awards è perché sto registrando musica e sto dedicando un po' di tempo alla mia famiglia".[56]

  1. Hollaback Girl (Album Version) – 3:20
  2. Hollaback Girl (Hollatronix Remix by Diplo) – 2:42
  3. Hollaback Girl (Instrumental) – 3:19
  4. Hollaback Girl (Video) – 3:31
CD Single
  1. Hollaback Girl (Album Version) – 3:20
  2. Hollaback Girl (Hollatronix Remix by Diplo) – 2:42

Diplo ha prodotto un remix del brano dopo che M.I.A. ebbe rifiutato l'offerta di produrne uno.[57] Tony Kanal, vecchio membro dei No Doubt, ha prodotto un remix intitolato Dancehollaback Remix; questo brano presenta la cantante reggae Elan Atias, per cui Kanal ha prodotto l'album di debutto, e appare come singolo su iTunes sul CD di Cool e sul CD bonus dell'edizione deluxe di Love. Angel. Music. Baby. Gwen Stefani ha poi richiesto di prestare la sua voce in I Wanna Yell dall'album di debutto di Atias, Together as One.[58]

Classifiche di fine anno

[modifica | modifica wikitesto]
Classifica (2005) Posizione
Australia[79] 21
Austria[80] 39
Belgio (Fiandre)[81] 44
Belgio (Vallonia)[82] 67
Paesi Bassi[83] 54
Europa[84] 44
Germania[85] 41
Nuova Zelanda[86] 19
Svezia[87] 29
Svizzera[88] 34
Stati Uniti[36] 2

Classifiche di fine decennio

[modifica | modifica wikitesto]
Classifica (2000–09) Posizione
Stati Uniti[89] 41
  1. ^ (PT) Gwen Stefani – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  2. ^ (DA) Hollaback Girl, su IFPI Danmark. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  3. ^ (DE) Gwen Stefani – Hollaback Girl – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato l'8 novembre 2021.
  4. ^ The Official New Zealand Music Chart, su rianz.org.nz (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2012).
  5. ^ ARIA Charts - Accreditations - 2005 Singles, su aria.com.au.
  6. ^ (EN) Hollaback Girl, su British Phonographic Industry. URL consultato il 29 gennaio 2021.
  7. ^ (EN) Gwen Stefani - Hollaback Girl – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 29 luglio 2023.
  8. ^ a b c d e Jennifer Vineyard, Road To The Grammys: The Making Of Gwen Stefani's 'Hollaback Girl', su mtv.com, MTV News. MTV Networks, 31 gennaio 2006. URL consultato il 9 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2012).
  9. ^ a b c Jennifer Vineyard, Gwen Stefani Answers No Doubt Fans With 'Attitude Song', su mtv.com, MTV News. MTV Networks, 3 marzo 2005. URL consultato il 10 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2012).
  10. ^ Atoosa Rubenstein, Courtney Love speaks about Gwen Stefani, in Seventeen, Hearst Corporation, August 2004, p. 19.
  11. ^ a b c d Hollaback Girl, su nodoubtweb.com. URL consultato il 15 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2011).
  12. ^ Greg Stacy, This Shit Is Bananas, su OC Weekly, Village Voice Media, 5 maggio 2005. URL consultato il 10 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2008).
  13. ^ Peter Wood, B—a—N—a—N—a—S, su National Review, 30 agosto 2005. URL consultato il 15 gennaio 2007.
  14. ^ a b Gwen Stefani – Hollaback Girl – Free Sheet Music Riff, su 8notes.com. URL consultato il 15 gennaio 2007.
  15. ^ (EN) Hollaback Girl by Gwen Stefani on WhoSampled, su WhoSampled. URL consultato il 13 dicembre 2019.
  16. ^ Gwen Stefani – Hollaback Girl – Video Streams, su contactmusic.com, Contactmusic.com, 28 aprile 2005. URL consultato il 10 gennaio 2007.
  17. ^ DJ Ron Slomowicz, Superstars #1 Hits Remixed – Hosh Gureli Interview, su dancemusic.about.com, About.com. The New York Times Company. URL consultato il 15 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2011).
  18. ^ Jennifer Nine, Gwen Stefani – Love, Angel, Music, Baby, su uk.launch.yahoo.com, Yahoo! Music. Yahoo!, 25 novembre 2004. URL consultato il 10 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2004).
  19. ^ Stephen Thomas Erlewine, Love.Angel.Music.Baby. – Gwen Stefani – Review, su allmusic.com, AllMusic. Rovi Corporation. URL consultato il 10 gennaio 2007.
  20. ^ Richard Smirke, Gwen Stefani: Love. Angel. Music. Baby., su playlouder.com, Playlouder, 23 novembre 2004. URL consultato il 10 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2006).
  21. ^ Rob Sheffield, Love Angel Music Baby : Gwen Stefani, su Rolling Stone, Wenner Media, 9 dicembre 2004. URL consultato il 10 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2007).
  22. ^ The 100 Greatest Songs of 2005, su Blender, Alpha Media Group, gennaio 2006. URL consultato il 10 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2009).
  23. ^ Robert Christgau, The 2005 Pazz & Jop Critics Poll, su robertchristgau.com. URL consultato il 13 giugno 2007.
  24. ^ Jason Damas, Gwen Stefani: Love.Angel.Music.Baby., su popmatters.com, PopMatters, 29 novembre 2004. URL consultato il 10 gennaio 2007.
  25. ^ Eric Greenwood, Gwen Stefani, Love Angel Music Baby (Interscope), su drawerb.com, Drawer B, 19 gennaio 2005. URL consultato il 10 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2011).
  26. ^ Nick Sylvester, Gwen Stefani: Love Angel Music Baby, su pitchfork.com, Pitchfork, 23 novembre 2004. URL consultato il 28 giugno 2007.
  27. ^ Top 50 Singles of 2005, su pitchfork.com, Pitchfork, 30 dicembre 2005. URL consultato l'8 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2011).
  28. ^ The Top 500 Tracks of the 2000s, su pitchfork.com, Pitchfork, 18 agosto 2009. URL consultato l'8 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2011).
  29. ^ The Most Annoying Songs Ever!, su Maxim, Alpha Media Group, ottobre 2005. URL consultato il 9 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2006).
  30. ^ Matthew Wilkening, 100 Worst Songs Ever, su aolradioblog.com, AOL Radio. AOL, 11 settembre 2010. URL consultato il 25 dicembre 2010.
  31. ^ Family Guy Quotes – Pop Culture Quotes, su familyguyquotes.com. URL consultato il 23 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2006).
  32. ^ Dan Iverson, Celebrity Deathmatch: Shaq v. Kobe Review, su tv.ign.com, IGN, 5 luglio 2006. URL consultato il 14 gennaio 2007.
  33. ^ Hot 100 – Week of April 02, 2005, su Billboard, Prometheus Global Media. URL consultato il 21 ottobre 2010.
  34. ^ a b Hollaback Girl – Gwen Stefani, su Billboard, Prometheus Global Media. URL consultato il 21 ottobre 2010.
  35. ^ Barry A. Jeckell, 'Hollaback' Has Singles Chart Staying Power, su Billboard, Prometheus Global Media, 19 maggio 2005. URL consultato il 9 ottobre 2010.
  36. ^ a b 2005 Year End Charts – Hot 100 Songs, su Billboard, Prometheus Global Media, 26 novembre 2005. URL consultato il 9 ottobre 2010.
  37. ^ Silvio Pietroluongo, Billboard Bits: Bumbershoot, Shakira, Reggae Sumfest, su Billboard, Prometheus Global Media, 5 giugno 2006. URL consultato il 9 ottobre 2010.
  38. ^ Barry A. Jeckell, 'Idol' Underwood Shoots Straight To No. 1, su Billboard, Prometheus Global Media, 23 giugno 2005. URL consultato il 9 ottobre 2010.
  39. ^ a b Love.Angel.Music.Baby. – Gwen Stefani – Billboard Singles, su allmusic.com, AllMusic. Rovi Corporation. URL consultato il 23 gennaio 2007.
  40. ^ Brian Hiatt, Stefani, Peas Lead Singles Boom, su Rolling Stone, Wenner Media, 19 gennaio 2006. URL consultato il 9 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2012).
  41. ^ Jim Welte, Gwen Stefani single hits digital platinum, su mp3.com, MP3.com, 4 ottobre 2005. URL consultato il 12 novembre 2005 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2011).
  42. ^ 2005 Year End Charts – Hot Digital Songs, su Billboard, Prometheus Global Media, 26 novembre 2005. URL consultato il 9 ottobre 2010.
  43. ^ Graham Henderson, Protect artists: Reform Canada's copyright laws, su National Post, Canadian Recording Industry Association, 11 maggio 2006. URL consultato il 10 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2006).
  44. ^ Michael Geist, Music and the Market, su michaelgeist.ca, 4 marzo 2006. URL consultato il 10 gennaio 2007.
  45. ^ a b c Vivian Nguyen, FVHS Band films with Gwen Stefani, su fvhs.com, Fountain Valley High School, 1º marzo 2005. URL consultato l'8 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2012).
  46. ^ 1961 Chevrolet Impala Convertible, su imcdb.org, IMCDb. URL consultato il 15 gennaio 2007.
  47. ^ Jennifer Vineyard, Pharrell Was Supposed To Battle In Gwen's 'Hollaback': VMAs Behind The Camera, su mtv.com, MTV News. MTV Networks, 18 agosto 2005. URL consultato il 29 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2011).
  48. ^ Gwen Stefani – Hollaback girl, su mvdbase.com. URL consultato il 25 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
  49. ^ The TRL Archive – Debuts, su atrl.net, ATRL. URL consultato il 25 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2009).
  50. ^ Lauren Gitlin, Gwen Bounces Back, su Rolling Stone, Wenner Media, 7 giugno 2005. URL consultato il 25 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2009).
  51. ^ The TRL Archive – Number Ones, su atrl.net, ATRL. URL consultato il 25 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2013).
  52. ^ The TRL Archive – Hall of Fame, su atrl.net, ATRL. URL consultato il 25 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2013).
  53. ^ Top 40 of 2005, su vh1.com, VH1. MTV Networks. URL consultato il 26 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2009).
  54. ^ Tracey Ford, Green Day Top VMA Noms, su Rolling Stone, Wenner Media, 25 luglio 2005. URL consultato il 10 gennaio 2007.
  55. ^ Corey Moss, Green Day Clean Up, Kelly Clarkson Gets Wet, 50 Rips Into Fat Joe At VMAs, su mtv.com, MTV News. MTV Networks, 28 agosto 2005. URL consultato l'8 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2013).
  56. ^ a b Gina Serpe, Gwen Stefani Gets All Dolled Up, su eonline.com, E! Online. NBCUniversal, 6 settembre 2006. URL consultato l'8 settembre 2011.
  57. ^ Martin Turenne, M.I.A. won't be tied down, su The Georgia Straight, Vancouver Free Press, 6 ottobre 2005. URL consultato il 5 agosto 2008.
  58. ^ Gil Kaufman e Jasmine Dotiwala, No Doubt's Tony Kanal Spends Band's Hiatus Producing Reggae LP, Remixing Gwen, su mtv.com, MTV News. MTV Networks, 16 maggio 2005. URL consultato il 10 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2012).
  59. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica dell'Australia, su australian-charts.com.
  60. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica dell'Austria, su austriancharts.at.
  61. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica del Belgio (Fiandre), su ultratop.be.
  62. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica del Belgio (Vallonia), su ultratop.be.
  63. ^ Gwen Stefani - Hollaback Girl @ Top40-Charts.com - Songs & Videos from 49 Top 20 & Top 40 Music Charts from 30 Countries, su top40-charts.com. URL consultato il 3 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2007).
  64. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica della Danimarca, su danishcharts.com. URL consultato il 5 settembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2012).
  65. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica della Finlandia, su finnishcharts.com.
  66. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica della Francia, su lescharts.com.
  67. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica della Germania, su officialcharts.de.
  68. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica dell'Irlanda, su chart-track.co.uk. URL consultato il 5 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2012).
  69. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica dell'Italia, su italiancharts.com.
  70. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica della Norvegia, su norwegiancharts.com.
  71. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica della Nuova Zelanda, su charts.org.nz. URL consultato il 5 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2012).
  72. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica dei Paesi Bassi, su dutchcharts.nl.
  73. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica del Regno Unito, su chartarchive.org. URL consultato il 5 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2012).
  74. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica degli Stati Uniti, su billboard.com.
  75. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica degli Stati Uniti (Pop), su billboard.com.
  76. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica della Svezia, su swedishcharts.com.
  77. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica della Svizzera, su hitparade.ch.
  78. ^ Andamento di Hollaback Girl nella classifica dell'Ungheria, su mahasz.hu. URL consultato il 5 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2020).
  79. ^ ARIA Charts – End Of Year Charts – Top 100 Singles 2005, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 9 ottobre 2010.
  80. ^ (DE) Jahreshitparade 2005, su austriancharts.at, IFPI Austria. Hung Medien. URL consultato il 9 ottobre 2010.
  81. ^ (NL) Jaaroverzichten 2005, su ultratop.be, Ultratop. Hung Medien. URL consultato il 9 ottobre 2010.
  82. ^ (FR) Rapports Annuels 2005, su ultratop.be, Ultratop. Hung Medien. URL consultato il 9 ottobre 2010.
  83. ^ (NL) Jaarlijsten 2005, su top40web.nl, Radio 538. top40web.nl. URL consultato l'8 settembre 2011.
  84. ^ Year End European Hot 100 Singles Chart 2005 01 – 2005 52 (PDF), su Billboard, Prometheus Global Media. URL consultato il 9 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2013).
  85. ^ (DE) VIVA Single Jahrescharts 2005, su viva.tv, Media Control. VIVA, 19 gennaio 2011. URL consultato il 9 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2011).
  86. ^ Annual Top 50 Singles Chart 2005, su rianz.org.nz, Recording Industry Association of New Zealand. URL consultato il 9 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2012).
  87. ^ (SV) Årslista Singlar – År 2005, su hitlistan.se, Swedish Recording Industry Association. URL consultato il 9 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2013).
  88. ^ Swiss Year-End Charts 2005, su swisscharts.com, Media Control. Hung Medien. URL consultato il 9 ottobre 2010.
  89. ^ Decade End Charts – Hot 100 Songs [collegamento interrotto], su Billboard, Prometheus Global Media. URL consultato il 9 ottobre 2010.

Predecessore Primo posto nella Billboard Hot 100 Stati Uniti (bandiera) Successore
Candy Shop - 50 Cent featuring Olivia 7 maggio 2005 We Belong Together - Mariah Carey

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Musica: accedi alle voci di Teknopedia che trattano di musica