Giorgio Serventi
Giorgio Serventi | |
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Senatore del Regno di Sardegna | |
Durata mandato | 10 maggio 1848 – 18 marzo 1856 |
Legislatura | dalla I (nomina 3 aprile 1848) alla V |
Tipo nomina | Categoria: 14 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Professione | Militare di carriera |
Giorgio Serventi | |
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Nascita | Ponti, 27 aprile 1777 |
Morte | Torino, 18 marzo 1856 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Sardegna |
Forza armata | Armata sarda |
Arma | Artiglieria |
Corpo | Guardia imperiale (Primo Impero) Armée de terre |
Grado | Tenente generale |
Guerre | Guerre napoleoniche |
Campagne | Prima coalizione Seconda coalizione Campagna d'Italia (1800) Prima guerra d'indipendenza italiana |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821)[1] | |
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Marco Giorgio Enrico Serventi (Ponti, 27 aprile 1777 – Torino, 18 marzo 1856) è stato un militare e politico italiano, che fu senatore del Regno di Sardegna dal 3 aprile 1848 al 18 marzo 1856. Insignito della Croce di Milite dell'Ordine militare di Savoia e della Gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Marcantonio Serventi e di Anna Zundeler, nacque a Ponti il 27 aprile 1777.[1] Arruolatosi nell'Armata sarda il 25 febbraio 1793 come allievo delle regie Scuole d'Artiglieria e Fortificazione, fu promosso sottotenente del Corpo Reale d'Artiglieria il 1 maggio 1794, partecipando alla campagna contro i francesi del 1794-1795 in forza all'Armata di Ceva.[1] Dopo aver combattuto contro i francesi nel 1799, prese parte alla campagna d'Italia del 1800 combattuta con gli alleati austriaci.[1] Passato al servizio dei francesi come tenente in seconda nel 1800, fu insignito della Croce di Cavaliere della Legion d'onore,[1] si congedò come tenente comandante dell'artiglieria della guardia imperiale nel settembre 1814.[2] Dopo la restaurazione il 1 ottobre 1814 rientrò in servizio nel Corpo Reale d'Artiglieria, venendo promosso tenente in prima il 18 novembre e capitano in seconda l'8 aprile 1815.[2] Distintosi il 24 novembre di quell'anno durante l'incendio di Torino, fu decorato con la Croce di Milite dell'Ordine militare di Savoia e promosso capitano in prima della Brigata d'artiglieria il 22 maggio 1816.[2] Divenuto maggiore il 29 settembre 1820, fu insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro per distinti servigi il 12 dicembre 1820.[2] Nel corso dei Moti del 1821 combatte nelle file dell'Armata reale a Novara l'8 aprile 1821.[2] Tenente colonnello dal 26 gennaio 1826, anzianità di colonnello dal 19 maggio 1831, colonnello comandante il personale 29 agosto 1831, fu promosso maggior generale e ispettore del materiale a disposizione del ministro (15.1.1833).[2] Nominato Presidente del congresso permanente d'artiglieria il 23 agosto 1840, ottenne da re Carlo Alberto di Savoia il titolo di barone trasmissibile ai discendenti maschi, conferitogli il 28 dicembre 1847.[2] Promosso tenente generale il 15 febbraio 1848 fu nominato senatore del Regno di Sardegna il 3 aprile dello stesso anno, venendo posto in pensione con stipendio di 8.000 lire l'anno il 3 aprile 1850.[2] Nominato Cavaliere di Gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro il 15 aprile 1850, si spense a Torino il 18 marzo 1856.[2]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
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Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Virgilio Ilari, Davide Shamà, Dario Del Monte, Roberto Sconfienza e Tomaso Vialardi di Sandigliano, Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821), Invorio, Widerholdt Frères srl, 2008, ISBN 978-88-902817-9-2.
- Fernando A. Pinelli, Storia militare del Piemonte. Vol.I dalla pace d'Aquisgrana ai dì nostri (1748-1796), Torino, T. De Giorgis Libraio-Editore, 1834.
- Fernando A. Pinelli, Storia militare del Piemonte. Vol.II dalla pace d'Aquisgrana ai dì nostri (1796-1831), Torino, T. De Giorgis Libraio-Editore, 1834.
- Giorgio Marsego e Giuseppe Parlato, Dizionario dei piemontesi compromessi nei moti del 1821, Torino, Istituto per la storia del Risorgimento italiano, 1986.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- SERVENTI Giorgio, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
- Senatori della I legislatura del Regno di Sardegna
- Senatori del Regno di Sardegna nella categoria 14
- Militari italiani del XIX secolo
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