Zero (Renato Zero 1987)

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento album pop non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Questa voce non è neutrale!
La neutralità di questa voce o sezione sull'argomento album discografici è stata messa in dubbio.
Motivo: Considerazioni del tutto soggettive, senza fonti

Per contribuire, correggi i toni enfatici o di parte e partecipa alla discussione. Non rimuovere questo avviso finché la disputa non è risolta. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Zero
album in studio
ArtistaRenato Zero
Pubblicazione27 ottobre 1987
Durata35:52 (CD 1)
40:55 (CD 2)
76:47 (durata totale)
Dischi2
Tracce18
GenerePop
EtichettaZerolandia/BMG, ZL 71539

Tattica (ristampa 2011)

ProduttoreRenato Zero (ad eccezione del brano Facile co-prodotto con Renato Serio)
RegistrazioneStudio Quattro Uno di Roma, 1987
Formati2 LP, 2 CD, 2 MC
Certificazioni originali
Dischi d'oroItalia (bandiera) Italia[2]
(vendite: 150 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroItalia (bandiera) Italia[1]
(vendite: 25 000+)
Renato Zero - cronologia
Album precedente
(1986)
Album successivo
(1989)

«Avrò dato a modo mio, ma senza risparmiarmi io, ho dato»

Zero è il quattordicesimo album in studio di Renato Zero, pubblicato nel 1987 e ripubblicato nel 2011.

Questo doppio LP e CD è un album che ospita brani musicali dai risultati molto diversi, per lo più di impostazione tradizionale, in linea con la scuola melodica italiana ed un occhio al recupero del passato (anni trenta e cinquanta). I brani di maggiore rilievo sono senza dubbio Siamo eroi, Vagabondo cuore, Ho dato e Artisti, riproposti più volte da Zero anche nei live anni novanta e del Nuovo Millennio.

Molto belle anche la foto di copertina e quelle interne, di Jacek Pereswiet Soltan, che presentano un Renato elegantissimo, tutto in nero, che, abbandonati lustrini e paillettes già da qualche anno, si affida a vari stilisti, per uno stile sobrio e pulito. Nella MC e nell'LP, i quattro lati erano contrassegnati dalle quattro lettere del titolo/cognome d'arte: «Z» per il Lato 1, «E» per il Lato 2, «R» per il Lato 3 e «O» per il Lato 4. Questo particolare titolo doveva rappresentare un nuovo, ideale punto di partenza, cosa che in parte fu, anche se non come sperato. Assente, come già nei precedenti Leoni si nasce del 1984 e Soggetti smarriti del 1986, la dedica interna al disco, che caratterizza quasi tutti gli album di Renato, a partire da Zerolandia del 1978. Fortunatamente, dal punto di vista dell'ispirazione creativa, nel 1989 sarebbe arrivato il viaggio «voyeuristico» a Londra, da cui sarebbe nato un disco di discreto successo e l'inizio di una lenta ma costante ripresa.

Il doppio album avrebbe dovuto contenere originariamente 20 pezzi, ma 2 furono scartati all'ultimo momento, confluendo poi entrambi sulla raccolta di inediti del 1991, La coscienza di Zero, lasciando la tracklisting definitiva composta da 18 brani, articolati in un primo disco contenente 8 tracce e un secondo con 10. Dal lavoro non fu estratto nessun singolo e la promozione fu affidata principalmente al brano "Vagabondo cuore" (scelta piuttosto discutibile, vista l'estrema lentezza e la scarsa incisività del brano dal punto di vista musicale, testo escluso, e vista soprattutto la presenza di altri brani indubbiamente più adatti) e al pezzo di apertura "Lei" (dedicato non a una donna, come potrebbe sembrare in un primo momento, bensì alla musica e, nella fattispecie, alla forma della canzone).

Anche questo disco non rinuncia comunque all'immancabile «episodio ameno», costituito dalla divertente e ironica "Danza macabra". Una curiosità: il brano "Artisti", che sul disco porta la firma Renatozero-Lakatos-Renatozero, risulta registrato alla Siae a nome Renatozero-Pintucci-Renatozero.

Gli arrangiamenti dell'album sono curati da Dino D'Autorio.

Il disco è stato rimasterizzato nel 2011 allo studio Logicalbox di Genova da Alberto Parodi ed è stato ripubblicato nel medesimo anno.

Il 7 giugno 2019, l'album è stato ristampato, per la terza volta, in CD per la collana Mille e uno Zero, edita con TV Sorrisi e Canzoni.

Disco 1

  1. Lei (RenatoZero/Conrado-Renatozero) - 4:05
  2. Calendario (RenatoZero) - 5:10
  3. Verde (RenatoZero/Ciccaglioni-Renatozero) - 3:27
  4. Ho dato (RenatoZero/Troiani-Renatozero) - 5:28
  5. Vagabondo cuore (RenatoZero/Pintucci-Renatozero) - 5:03
  6. Souvenir (RenatoZero/Serio-Renatozero) - 3:10
  7. Danza macabra (RenatoZero/Conrado-Renatozero) - 4:48
  8. Siamo eroi (RenatoZero/Conrado-Renatozero) - 4:34

Disco 2

  1. Astronatività (RenatoZero/Conrado-Renatozero) - 4:53
  2. Facile (RenatoZero/Conrado-Renatozero) - 3:48
  3. Seminando (RenatoZero/Ciccaglioni-Renatozero) - 2:00
  4. Telecomando (RenatoZero/Troiani-Renatozero) - 4:23
  5. Artisti (RenatoZero/Pintucci-Renatozero) - 4:00
  6. Immunità (RenatoZero/Conrado-Renatozero) - 3:15
  7. Il primatista (RenatoZero/Pintucci-Renatozero) - 3:50
  8. Promessa (RenatoZero/Conrado-Renatozero) - 5:04
  9. Infernale dilemma (RenatoZero/Conrado-Renatozero) - 5:40
  10. Più o meno (RenatoZero/Serio-Renatozero) - 3:38

Classifiche settimanali

[modifica | modifica wikitesto]
Classifica (1987) Posizione
massima
Italia[3] 13
Classifica (2011) Posizione
massima
Italia[4] 45

Classifiche di fine anno

[modifica | modifica wikitesto]
Classifica (1987) Posizione
Italia[3] 58
  1. ^ Zero (certificazione), su FIMI. URL consultato il 20 febbraio 2023.
  2. ^ ALBUM - raccolte , cofanetti, su digilander.libero.it.
  3. ^ a b Hit Parade Italia - ALBUM 1987, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 14 febbraio 2021.
  4. ^ Renato Zero - Zero, su italiancharts.com. URL consultato il 14 febbraio 2021.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Musica: accedi alle voci di Teknopedia che trattano di musica