Nella stagione 1983-1984 il Piacenza disputa il girone B del campionato di Serie C2. Con 47 punti si piazza in seconda posizione di classifica alle spalle del Pavia, che ha vinto il torneo con 48 punti. Entrambe le squadre sono promosse in Serie C1. Per i colori biancorossi è una stagione significativa, non tanto per la meritata promozione, ma perché entra in scena l'imprenditore piacentino Leonardo Garilli, e questo fatto sarà il punto di svolta della storia del Piacenza.
La squadra biancorossa è affidata alle cure dell'allenatore Titta Rota, pratico e realista, considerato un catenacciaro, per lui contano i risultati e non il bel gioco. Plasma una squadra che segna poco, ma protegge bene la propria porta, difesa per questa stagione da Roberto Serena. Trova in Armando Madonna un rigorista infallibile, ne trasforma 10, delle 13 reti che ha realizzato. Al giro di boa tra i gironi di andata e ritorno, i biancorossi sono secondi e imbattuti, dietro al Pavia capolista, poi arrivano le sconfitte di Mantova, ed in casa contro il Pavia, ma la squadra di Rota vince gli scontri diretti con le venete Mestre e Venezia, mantenendo la seconda piazza, che vuol dire immediato ritorno in Serie C1.
Nella Coppa Italia di Serie C il Piacenza disputa il girone E di qualificazione, ottenendo il terzo posto dietro al Brescia, promosso ai sedicesimi, ed al Mantova, e davanti all'Ospitaletto.