Paolo Cento

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Paolo Cento

Sottosegretario di Stato al Ministero dell'economia e delle finanze
Durata mandato18 maggio 2006 –
8 maggio 2008
Capo del governoRomano Prodi
PredecessoreManlio Contento
SuccessoreAlberto Giorgetti

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato9 maggio 1996 –
28 aprile 2008
LegislaturaXIII, XIV, XV
Gruppo
parlamentare
XIII-XIV:
- Misto
- Misto/Verdi-L'Ulivo
XV:
- Misto (fino al 4/05/2006)
- Misto/Verdi (dal 4/05/2006 al 18/05/2006)
- Verdi (dal 18/05/2006)
CoalizioneXIII-XIV: L'Ulivo
XV: L'Unione
CircoscrizioneXIII: Lazio 1
XIV-XV: Emilia-Romagna
CollegioXIII: Roma-Gianicolense
XIV: San Giovanni in Persiceto
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoFdLV (1985-1990)
FdV (1990-2009)
SEL (2009-2016)
SI (2017-2021)
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Roma "La Sapienza"
ProfessioneGiornalista pubblicista

Paolo Cento, all'anagrafe Pier Paolo Cento (Roma, 10 luglio 1962), è un politico italiano.

Laureato in giurisprudenza, è giornalista pubblicista iscritto dal 2002 all'Ordine dei Giornalisti del Lazio.[1]

Inizia il suo impegno politico nei gruppi cattolici e nell'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI).

Nel 1985 è stato tra i fondatori della Federazione delle Liste Verdi, con cui viene eletto consigliere comunale (1985-1989) e provinciale (1990-1994) a Roma, dove ricopre l'incarico di assessore all'ambiente dal 1994 al 1995.

Alle elezioni regionali nel Lazio del 1995 si candida con i Verdi, nella mozione del giornalista indipendente Piero Badaloni, venendo eletto nella circoscrizione di Roma in consiglio regionale del Lazio.

Alle elezioni politiche del 1996 è eletto alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Lazio 1, nel collegio uninominale nº 19 (Roma-Gianicolense) sostenuto da L'Ulivo (in quota Verdi), sconfiggendo di stretta misura il candidato della Polo per le Libertà Gianni Alemanno, dimettendosi da consigliere regionale del Lazio.

Durante il primo governo Prodi ricopre l'incarico di Segretario della commissione speciale per l'esame dei progetti di legge recanti misure per la prevenzione e la repressione dei fenomeni di corruzione e dal settembre 1999 quello di componente della 9ª Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni.

Alle elezioni politiche del 2001 viene rieletto alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Emilia-Romagna, nel collegio uninominale di San Giovanni in Persiceto, sempre sostenuto da L'Ulivo (in quota Verdi).

Nel corso della XV legislatura è stato vicepresidente della 2ª Commissione Giustizia e componente della Giunta delle elezioni.

Alle elezioni politiche del 2006 è eletto per la terza volta alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Emilia-Romagna, nelle liste della Federazione dei Verdi.

Sottosegretario al MEF

[modifica | modifica wikitesto]

Con il secondo governo Prodi viene nominato Sottosegretario di Stato al Ministero dell''Economia e delle Finanze.

Riceve l'incarico di Governatore per l'Italia dell'IFAD (International Fund for Agricultural Development).[2] Istituisce inoltre presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze la Commissione per la Contabilità e il Bilancio Ambientale di cui è stato presidente.[3]

Alle successive elezioni politiche del 2008, la Federazione dei Verdi si presenta nella lista unica di sinistra La Sinistra l'Arcobaleno, nelle cui liste Cento è candidato al Senato della Repubblica nella regione Emilia-Romagna, tuttavia la lista non elegge alcun parlamentare.

Sinistra Ecologia Libertà

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 è tra i protagonisti del congresso dei Verdi, in quanto sostiene la mozione del segretario uscente Grazia Francescato, riguardante la possibile confluenza nel nuovo soggetto Sinistra Ecologia Libertà. Cento, in disaccordo con i neo-eletti vertici, fonda l'Associazione Ecologisti con la quale entra al fianco di Nichi Vendola, venendo per questo espulso dai Verdi (di cui in realtà non faceva più parte)[4].

Nel 2013 fonda il comitato "Paolo Cento x Roma - le primarie delle idee", lasciando intendere che si aggiunge come possibile candidato alle Comunali di Roma del 26 maggio. Dopo l'adesione di SEL al percorso de l'Altra Europa con Tsipras entra a far parte del Comitato centrale.

A luglio 2015 viene nominato coordinatore di SEL nell'area metropolitana di Roma.[5]

Sinistra Italiana

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017, con lo scioglimento di Sinistra Ecologia Libertà, confluisce in Sinistra Italiana. Conduce un programma giornaliero presso Radio Roma Capitale, emittente di servizio per l'area di Roma, del gruppo Roma Radio.

Alle elezioni amministrative del 2021.

Nel 2021, alle elezioni comunali per sostiene la candidatura a sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Il 14 dicembre 2021 annuncia dalle pagine de Il manifesto la sua uscita da Sinistra Italiana.[6]

Noto tifoso romanista, è tra i vincitori del Premio “Sette Colli”.

Dal 2023 è presidente dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

  1. ^ Albo Nazionale dei Giornalisti - consultato il 3 luglio 2022, su odg.it. URL consultato il 3 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2019).
  2. ^ IFAD hosts its new Governor for the Republic of Italy, su ifad.org. URL consultato il 24 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2008).
  3. ^ http://www.tesoro.it/ministero/commissioni/ccba/documenti/DECRETO%20MINISTERIALE%2016.11.2006.pdf[collegamento interrotto]
  4. ^ Verdi, nuova spaccatura Cento cacciato dal partito - Corriere della Sera
  5. ^ PAOLO CENTO NUOVO COORDINATORE SEL AREAMETROPOLITANA DI ROMA Archiviato il 5 gennaio 2017 in Internet Archive. Sel.Lazio.it
  6. ^ Sinistra italiana non basta più. Serve un campo largo, su il manifesto, 13 dicembre 2021. URL consultato il 14 dicembre 2021.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Deputato del Collegio Uninominale Roma suburbio Gianicolese Successore
Gianni Alemanno 1996 - 2001 Donato Renato Mosella