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Guala Bicchieri
Guala Bicheri, C.R.S.P.P. cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 1150 circa a Vercelli |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Creato cardinale | marzo/dicembre 1205 da papa Innocenzo III |
Deceduto | 30 maggio 1227 a Roma |
Guala Bicheri, o anche Giacomo Guala Beccaria (Vercelli, 1150 circa – Roma, 30 maggio 1227), fu cardinale e diplomatico al servizio dello Stato della Chiesa. Fu legato pontificio in Inghilterra dal 1216 al 1218 e svolse un ruolo politico importante negli ultimi anni di regno di Giovanni d'Inghilterra e nei primi anni di reggenza di Guglielmo il maresciallo (data la giovane età di Enrico III).
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]La sua famiglia proveniva da Vercelli, nella cui cattedrale si trovano i primi testi nei quali viene citato, nel 1187[1].
Entrò nella congregazione dei Canonici regolari di San Pietro in Pavia e si laureò in utroque iure a Bologna[1]. Fu canonico del capitolo della Cattedrale di Sant'Eusebio a Vercelli.
Nel 1205 divenne cardinale con il titolo di Cardinale diacono di Santa Maria in Portico Octaviae, servendo come legato pontificio del nord Italia, prima di diventare legato pontificio in Francia nel 1208. Nel 1211 divenne cardinale prete con il titolo dei Santi Silvestro e Martino ai Monti. Papa Innocenzo III lo nominò legato pontificio in Inghilterra nel 1216; la guerra civile ostacolava i piani pontifici per una crociata[1].
In Inghilterra
[modifica | modifica wikitesto]Guala Bicchieri arrivò in Inghilterra nel mezzo della prima guerra baronale, mentre i baroni ribelli tentavano di rovesciare re Giovanni e l'esilio (nonché sospensione) dell'arcivescovo di Canterbury, Stephen Langton, aveva privato la chiesa inglese di una guida. Guala Bicchieri si schierò a fianco di re Giovanni contro i baroni, che appoggiavano le mire del principe francese Luigi (il futuro Luigi VIII di Francia) al trono d'Inghilterra[2].
Morto Giovanni Senza Terra, Guala fu uno dei due tutori (insieme a Guglielmo il Maresciallo) del giovane erede al trono Enrico III, il quale gli sarà talmente grato da affidargli l'Abbazia di St. Andrew a Chesterton, le cui rendite furono successivamente utilizzate per fondare un'omonima chiesa nella sua Vercelli, tra le primissime edificate con stilemi gotici in Italia[2].
La figura del legato pontificio fu determinante per stabilizzare la situazione dopo la fine della guerra e per la nuova stesura della Magna Charta. Oltre a mediare fra i baroni ribelli ed il re, a supervisionare l'elezione del clero ed a punire quello ribelle, amministrare i possedimenti monastici, il legato pontificio partecipò all'organizzazione del quarto concilio laterano[2].
Nel 1217 promosse la nomina di Richard Poore a vescovo di Salisbury, in sostituzione del fratello Herbert, appena deceduto[2].
Nuovamente in Italia
[modifica | modifica wikitesto]Guala tornò in Italia nel 1219, dopo la firma del trattato di Lambeth. Fondò l'imponente basilica di Sant'Andrea a Vercelli (con annessa abbazia e ospedale), che sarà inaugurata - dopo soli otto anni dalla posa della prima pietra - nel 1227, anno della sua morte[1].
Conclavi
[modifica | modifica wikitesto]Durante il cardinalato di Guala Bicchieri ebbero luogo due conclavi, ai quali egli partecipò:
- conclave del 1216 che elesse papa Onorio III
- conclave del 1227 che elesse papa Gregorio IX
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Fonseca, 1968.
- ^ a b c d (EN) Philippa Hoskin, Poor, Richard (d. 1237), in Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, 2004. URL consultato il 26 novembre 2007.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gioanni Lampugnani, Sulla vita di Guala Bicchieri, patrizio Vercellese, prete cardinale di S. Martino ai Monti, Vercelli, Tip. di P. A. Ibertis, 1842. URL consultato il 2 marzo 2024. Ospitato su Internet Archive.
- Guala Bicchieri: Libellus de formis petitionum secundum cursum Romane curie, a cura di. v. Rudolf v. Heckel, in: AUF 1 1908, S. 502-511.
- (EN) George Krapp, The Vercelli Book, New York, Columbia University Press, 1932.
- Cosimo Damiano Fonseca, BICCHIERI, Guala, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 10, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1968.
- Ricerche sulla familia Bicchieri e la società vercellese dei secoli XII e XIII, Contributi dell'istituto di storia medioevale, 3rd ser., 1, Milano, Istituto di storia medioevale, 1981, pp. 207-259.
- (EN) Nicolas Vincent (a cura di), The letters and Charters of Cardinal Guala Bicchieri, Papal Legate in England, 1216-1218., Rochester, New York; Woodbridge, Suff., Canterbury and York Society, 1996, ISBN 0-907239-53-6.
- (EN) Ralph W. Turner, Review of: The letters and Charters of Cardinal Guala Bicchieri, Papal Legate in England, 1216-1218., in Speculum, vol. 47, n. 1, gennaio 1999, pp. 124-126, ISSN 0038-7134 .
- (EN) Marjorie Chibnall, Review of: The letters and Charters of Cardinal Guala Bicchieri, Papal Legate in England, 1216-1218., in The English Historical Review, vol. 114, n. 457, giugno 1999?, pp. 687-688, ISSN 0013-8266 .
- (EN) Guala Bicchieri, collana Oxford Biography Index, Oxford, Oxford University Press, 2004.
- Enrica Pagella, Simonetta Castronovo e Simone Baiocco, Arte in Piemonte, vol. 2: il Gotico, Torino, Priuli & Verlucca, anno, ISBN 88-8068-225-3.
- (DE) Bruno W. Häuptli, BICCHIERI, Guala, in Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon (BBKL), 2009 (XXX), pp. 120-124.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Guala Bicchieri
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Guala Bicchieri
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bicchièri, Guala, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Emilio Galli, BICCHIERI, Guala, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- (EN) Salvador Miranda, Guala Bicchieri, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 27 marzo 2020.
- Link dedicato a Vercelli., su vercellink.com. URL consultato il 23 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2007).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 27205818 · ISNI (EN) 0000 0000 7987 734X · CERL cnp00375661 · LCCN (EN) n97019023 · GND (DE) 115477713 · BNF (FR) cb13175556d (data) |
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