Eddy Christiani

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Eddy Christiani
Eddy Christiani (1918-2016)
NazionalitàPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
GenereLevenslied
Pop
Jazz
Folk
Periodo di attività musicale1936 – 2007
StrumentoChitarra elettrica
Voce
EtichettaDecca Records
CNR Records
Disko Thiel
Bovema Negram
Philips Records
MFP Holland
Ariola

Eduard Christiani, detto Eddy (L'Aia, 21 aprile 1918Aalsmeer, 24 ottobre 2016), è stato un chitarrista, cantante, compositore e paroliere olandese, in attività dalla seconda metà degli anni trenta fino al 2007[1][2][3][4], annoverato tra i pionieri nei Paesi Bassi (e probabilmente anche in Europa) per l'uso della chitarra elettrica[1][2][4][5].

Tra i suoi brani di maggiore successo figurano Daar bij de waterkant, Hoe je heette, Spring maar achterop, Tuney Tunes, Wild Geese, Sunny Madeira/Zonnig Madeira, ecc., alcuni dei quali sono stati reinterpretati da altri artisti.[1][2][3][4][5]

A lui è intitolato il Premio Eddy Christiani.[2][5]

Eddy Christiani (a destra nella foto) assieme a Benedict Silberman alla cerimonia di consegna della Gouden Harp nel 1965

Eduard Christiani nasce a L'Aia il 21 aprile 1918.[1]

Perde il padre in tenera età e a 12 anni si trasferisce con la madre ad Amsterdam, dove va ad abitare nella Reinier Claeszenstraat, nella zona occidentale della città.[6]

Il 24 ottobre 1932, in occasione del suo quattordicesimo compleanno, riceve come regalo dal nonno Mathieu una chitarra acustica.[1] Dopo essersi esercitato per tre mesi, organizza assieme all'amico Dick Maten (in seguito famoso con il nome Dick Wama ) un concerto nella Dacostaplein, durante il quale i due si esibiscono in una cover di I'm Nobody's Sweetheart del gruppo The Mills Brothers.[7]

In seguito abbandona la scuola per dedicarsi all'attività di chitarrista. Il suo primo "ingaggio" ammonta a 50 centesimi per una sua esibizione ad una festa che si tiene ad Amsterdam.

Inizia la propria carriera professionistica nel 1936, quando entra a far parte dell'orchestra di John de Mol sr., John de Mol & His Swing Specials[1][2][5] Due anni dopo, il 31 maggio 1938, fa il proprio debutto radiofonico, eseguendo il brano Blue Moon nel programma dell'emittente AVRO condotto da Frits Thors Licht en vrolijk.[1]

Nel 1939 è il primo artista olandese ad esibirsi, segnatamente con il brano The Windmill, in un assolo di chitarra elettrica.[1][3][4] Il modello da lui utilizzato è una nuova Epiphone Electar modello M, con la quale si sarebbe esibito anche negli anni successivi.[1]

Nel corso della seconda guerra mondiale pubblica un brano, Ouwe Taaie (Yippy Yippy Yay), che viene colpito dalla censura nazista, in quanto giudicato dal sound "troppo americano"[1][2][4] e nel 1942 si vede costretto a trasferirsi in Belgio, Paese in cui la censura è meno rigida[1][2][4]. In Belgio, dopo la liberazione della capitale Bruxelles, diventa membro dell'orchestra britannica The Army Troopers.[1]

Poco dopo la fine della guerra, si esibisce per le truppe alleate di stanza in Germania.[1][2]

Nel 1948, compone assieme a Frans Poptie (1918-2010) i brani Signorita Estralita e Op de woelige baren.[8] Sempre assieme a Poptie fonda nel 1952 una propria orchestra, composta, oltre che da lui, da Harry de Groot, Coen van Orsouw , Willy de Wit, Tonny Herber e Bud van Hooren .[1][8]

L'inizio degli anni cinquanta coincide anche con l'apice del successo[2][3]: nel 1951, incide il brano Tuney Tunes, grazie al quale diventa uno degli artisti più popolari nei Paesi Bassi[2][3][4] e nel 1952, grazie al singolo Zeemanshart, diventa il primo artista olandese a potersi fregiare di un disco d'oro[1][2][3][4].

Nel 1955, dopo aver concluso una pluriennale collaborazione con Frans Poptie[8], fonda una nuova orchestra "Eddy Christiani"[8], della quale fanno parte anche Rinus van Galen, Freddy Verdo, Kees Noordijk, Bobby van Eekhout, Theo van Brinkom e John de Mol sr.

Nel 1963 pubblica un altro dei suoi brani di maggiore successo, Wild Geese.[3] Due anni dopo viene premiato con la Gouden Harp ("Arpa d'oro") per la sua carriera.[1][3]

Sempre nel 1965 torna a collaborare con Frans Poptie, per il quale è chitarrista nel primo album dell'artista e della sua orchestra.

In seguito, a partire dal 1966, è ospite per vari anni del programma televisivo Voor de vuist weg, condotto da Willem Duys.[1][3] In seguito, a partire dal 1975 e fino al 1985, è conduttore del programma televisivo dell'emittente televisiva TROS Gitariteiten.[1][3]

Nel 1977 viene insignito del titolo di cavaliere dell'Ordine di Orange-Nassau.[1][2][3][4]

Nel 1999 esce una raccolta in tre CD, che contiene i suoi maggiori successi.[1]

Abbandona le scene nel 2007, all'età di 89 anni[1][3], due anni dopo aver ricevuto l'Edison Oeuvreprijs[1][3][5]: la sua ultima uscita in pubblico coincide con la tournée di addio "De engel op mijn schouder", che parte il 6 giugno[1][3].

Muore ad Aalsmeer il 24 ottobre 2016, all'età di 98 anni[1][2][4][5], dieci anni dopo l'istituzione del premio intitolato a suo nome[2][5].

Discografia parziale

[modifica | modifica wikitesto]
La chitarra elettrica di Eddy Christiani esposta al Museum RockArt di Hoek van Holland
  • 1968: Continental Tour
  • 1969: 14 populaire successen
  • 1973: Guitar Talk
  • 1983: Als nooit tevoren
  • 1988: Hipe, Hiep, Hoera…!
  • 1989: Het beste van Eddy Christiani & Max van Praag (con Max van Praag)
  • 1995: Favorieten van Eddy Christiani & Max van Praag
  • 1995: Licht luchtig en vrolijk
  • 1995: Zonnig Madeira - Deel 1
  • 1995: Favorieten van toen
  • 1995: Terug naar toen : Vol.1
  • 1999: De Onvergetelijke Eddy Christiani
  • 2003: Het beste van Eddy Christiani

Programmi televisivi

[modifica | modifica wikitesto]
  • 1966-?: Voor de vuist weg
  • 1975-1985: Gitariteiten (conduttore)

Premi e riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab (NL) Eddy Christiani - Biografie, su muziekencyclopedie.nl, Muziekencyclopedie. URL consultato il 7 settembre 2019.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (NL) Eddy Christiani, zanger van 'Daar bij de waterkant', overleden, in NOS.nl, 25 ottobre 2019. URL consultato il 7 settembre 2019.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (NL) Zanger en gitarist Eddy Christiani (98) overleden, in NOS.nl, 25 ottobre 2019. URL consultato il 7 settembre 2019.
  4. ^ a b c d e f g h i j k (NL) Zanger Eddy Christiani (98) overleden, in NRC, 25 ottobre 2019. URL consultato il 7 settembre 2019.
  5. ^ a b c d e f g h (NL) Gitarist Eddy Christiani overleden, in Gitarist.nl, 25 ottobre 2019. URL consultato il 7 settembre 2019.
  6. ^ Rusteloze vrouwen 95
  7. ^ Meijers, Constant, Kom van dat dak af: geschiedenis van de Nederlandse rock en roll, Fosfor, Amsterdam, 2003-2013
  8. ^ a b c d (NL) Frans Poptie, su muziekschatten.nl, Muziekschatten. URL consultato il 7 settembre 2019.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN287445238 · ISNI (EN0000 0001 3075 0628 · Europeana agent/base/29527