Durini
Durini | |
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Stato | Ducato di Milano Aurea Repubblica Ambrosiana Repubblica Transpadana Repubblica Cisalpina Repubblica italiana Regno d'Italia Regno Lombardo-Veneto Regno d'Italia Italia |
Titoli | |
Data di fondazione | XI secolo |
Etnia | italiana |
I Durini sono una delle famiglie storiche della nobiltà milanese.
I Durini furono una famiglia nobile di mercanti della seta e banchieri, Decurioni di Como sin dall'anno 1000. La famiglia acquistò il titolo di Conte di Monza nel 1648 dagli ultimi eredi della nobile famiglia De Leyva.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Origini
[modifica | modifica wikitesto]Appartenenti alla nobiltà comasca con il titolo di Decurioni di Como già intorno all'anno 1000, si affermano con la mercatura, dapprima a Como e successivamente a Milano, dove agli inizi del XVII secolo esercitano anche l'attività di banchieri.
XVII secolo
[modifica | modifica wikitesto]Crescono rapidamente d'importanza arrivando a finanziare la corona spagnola. Nel 1644 danno inizio alla costruzione del loro palazzo di famiglia a Milano, incaricando del progetto l'architetto Richini.
Conti di Monza
[modifica | modifica wikitesto]Il 6 marzo 1651 ottengono il titolo di conti di Monza, succedendo ai De Leyva.
A Monza danno un importante impulso all'arte, alla cultura e alla politica finanziaria e amministrativa della città. Emanano leggi per incrementare il commercio e l'artigianato con sgravi fiscali allo scopo di risollevare Monza dall'oppressione e dalla povertà lasciata dai troppo esosi governanti spagnoli, e scelgono gli artisti per la campagna di affreschi della cattedrale di San Giovanni Battista, gli stessi artisti voluti da Giovanni Battista I Durini, I conte di Monza, per la decorazione del palazzo Durini di Milano: il Nuvolone, Castellino, i Procaccini e più tardi il Legnanino e Sebastiano Ricci, a cui Gian Giacomo III Durini commissiona la grande tela rappresentante Teodolinda che fonda la basilica di Monza.
Sempre all'interno del duomo, sotto la Cappella oggi chiamata Zavattari dal nome della famiglia di artisti che ne affrescarono le pareti raccontando la vita di Teodolinda, si trovano le tombe della famiglia Durini. In origine la cappella era dedicata a San Giacomo, patrono della famiglia feudataria insieme a San Giovanni Battista e arricchita da un importante altare barocco opera dello scultore Giuseppe Rusnati e progettato dall'architetto Francesco Maria Ricchino (autore del Palazzo Durini di Milano e della Villa Durini a Monza San Giacomo). Giuseppe Rusnati è un altro artista caro ai Durini di cui troviamo l'opera in altri sepolcri dei Durini a Milano presso la chiesa di Sant'Angelo.
A Monza l'antico Grande palazzo della famiglia feudataria, ospitante prima i De Leyva e poi i Durini, si trovava nella piazza del Mercato, attuale piazza Trento e Trieste. Palazzo Durini fu demolito agli inizi del Novecento per lasciare posto all'attuale palazzo comunale.
Altro edificio di grande importanza architettonica è Villa Mirabello voluta da Giovanni Battista I Durini, conte di Monza, nella prima metà del Seicento, ampliata poi da Giuseppe I su disegno dell'architetto Gerolamo Quadrio. Giuseppe Durini acquistò i possedimenti circostanti per creare dei fastosi giardini alla francese, creando così il primo nucleo dell'attuale Parco di Monza. Ereditata dal cardinale Angelo Maria Durini l'abitazione si amplierà ulteriormente con la costruzione di un'altra villa, Mirabellino, collegata alla precedente da un viale prospettico. Le due ville diventeranno un centro mondano e culturale di grande rilievo della Lombardia del XVIII secolo.
Corte asburgica a Monza
[modifica | modifica wikitesto]La presenza a Monza di un personaggio di così grande rilievo socio-culturale e per di più Principe della Chiesa come il cardinale Angelo Maria Durini non passa inosservata agli occhi di Maria Teresa d'Austria, che cercava un posto strategicamente adatto dove installare la propria corte. La presenza della famiglia Durini e della sua corte colta e illuminata è determinante per la scelta della sovrana di edificare la nuova residenza asburgica.
Vari membri della famiglia fanno edificare diverse ville: oltre a Villa Mirabello e Villa Mirabellino, i Durini posseggono anche Villa Durini la grassa, villa San Giacomo, Villa La Cazzola ad Arcore, dal 1630 al 1892, e l'attuale Palazzo Prinetti a Merate, dove soggiorna il cardinale Angelo Maria Durini quando riceve la commenda della locale abbazia di San Dionigi[1]. Inoltre, restaurano l'antico castello di Monza che nei primi dell'Ottocento trasformano in una villa progettata dal architetto Carlo Amati.
XVIII secolo
[modifica | modifica wikitesto]Gian Giacomo III Durini (1717-1794), tra le altre cariche, è sovrintendente del Regio Ducal Teatro, che verrà distrutto da un incendio nel 1776. Gian Giacomo verrà scelto dalla nobiltà milanese affinché tratti con il governo austriaco e l'imperatrice Maria Teresa, a lui molto vicina, per la costruzione di un nuovo Teatro. Da questo progetto nascerà il Teatro alla Scala. Suo figlio, Antonio Durini (1770-1850), è il primo podestà di Milano.
Epoca recente
[modifica | modifica wikitesto]Nella storia milanese troviamo diversi esponenti della famiglia Durini nei settori della finanza, della politica e della diplomazia, nel governo della città di Milano, nella carriera ecclesiastica, come il cardinale Angelo Maria Durini (1725-1796), e nell'arte con Alessandro Durini (1818-1892).
La famiglia è ancora oggi fiorente[2][3].
Conti di Monza
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Battista I Durini (1612-1677), I conte di Monza
- Gian Giacomo I Durini (1648-1707), II conte di Monza
- Giovanni Battista II Durini (1685-1734), III conte di Monza
- Gian Giacomo II Durini (1717-1794), IV conte di Monza
- Carlo Francesco I Durini (1753-1833), V conte di Monza
- Alessandro I Durini (1818-1892), VI conte di Monza
- Antonio I Durini (1853-1934), VII conte di Monza
- Gian Giacomo III Durini (1857-1938), VIII conte di Monza
- Gian Giacomo IV Durini (1908-1958), IX conte di Monza
- Giovanni Giuseppe Durini (1875-1963), X conte di Monza
- Ercole Luchino Durini (1876-1968), XI conte di Monza
- Teobaldo Luca Ercole Giuseppe Durini (1932-2014), XII conte di Monza
- Alessandro Ercole Durini (n. 1957), XIII conte di Monza
- Ercole Teymour Durini (n. 1994), XIV conte di Monza
Albero genealogico della famiglia Durini
[modifica | modifica wikitesto]Sono riportati i membri titolati della famiglia[4].
Teobaldo †1477 ? | |||||||||||||||||
Martino †1512 Francesca de Papiis | |||||||||||||||||
Giovanni Battista †1532 Antonia da Pobiano | |||||||||||||||||
Vincenzo †1544 ? | |||||||||||||||||
Giovanni Battista †1590 Clara Busca | |||||||||||||||||
Gian Giacomo *1575 †1639 Angela Civati | |||||||||||||||||
Giovanni Battista I conte di Monza *1612 †1677 Bianca D'Adda | Maddalena †1693 1. Antonio Coriolano Visconti, conte di Lonate Pozzolo 2. Paolo Emilio Borromeo, duca di Ceri | ||||||||||||||||
Gian Giacomo II conte di Monza *1648 †1707 Margherita Visconti di Saliceto | |||||||||||||||||
Linea primogenita Giovanni Battista III conte di Monza *1685 †1734 Isabella Anna Archinto | Linea secondogenita Giuseppe *1687 †? Costanza Barbavara | Carlo Francesco *1693 †1769 Cardinale | Beatrice *1696 †1766 Ottavio Casnedi, marchese di Nesso | ||||||||||||||
Gian Giacomo IV conte di Monza *1717 †1794 Maria Anna Ruffino | Margherita †1755 Giovanni Giorgio Serponti, marchese di Mirasole | Angelo Maria *1725 †1796 Cardinale | Carlo *1728 †1793 Maria Teresa Terzaghi | ||||||||||||||
Carlo Francesco V conte di Monza *1753 †1833 Carolina Trotti Bentivoglio | Isabella Anna *1757 †1783 Cesare Brivio Sforza, VIII marchese di Santa Maria in Prato | Beatrice †1789 Alessandro Freganeschi Marquieti, marchese Marquieti | Antonio *1770 †1850 Giuseppina Casati | Angelo *1764 †1820 Antonia Manzi | Costanza *1773 †1801 Giuseppe Camillo Trivulzio Manzoni, conte di Pontenure | ||||||||||||
Alessandro VI conte di Monza *1818 †1892 Guglielmina Litta Biumi | Luigia *1810 †1873 Giuseppe Greppi | Maria *1815 †1889 Gaetano Perego di Cremnago | Giuseppe *1800 †1850 Carolina Bonalumi | ||||||||||||||
Antonio VII conte di Monza *1853 †1934 | Giacomo VIII conte di Monza *1857 †1938 Paolina Durini | Giulio Gaetano *1839 †1907 Carolina Candiani | |||||||||||||||
Gian Giacomo IX conte di Monza *1908 †1958 | Emilia †1968 | Giovanni Giuseppe X conte di Monza *1875 †1963 Ernesta Brambilla di Carpiano | Ercole Luchino XI conte di Monza *1876 †1968 Maria Teresa Camozzi | Carlo Maria *1878 †1923 Maria Teresa Camozzi | |||||||||||||
Carla Angela Maria *1903 †? Mario Ajmone | Costanza Maria *1926 †? Alberto Berna | Teobaldo Luca Ercole Giuseppe XII conte di Monza *1932 †2014 Eugenia Mottola | Roberta Maria *1917 †1998 Giampietro Cicogna Mozzoni | Giulia Maria *? †? Gian Luigi Nomis di Cossilla | Carla Ernesta *? †? Massimo Fougier | ||||||||||||
don Alessandro Ercole XIII conte di Monza *1957 Narges Ahari Farman Farmaian, principessa | Cristiana Maria Teresa *1959 Davide Alfonso Sada | don Giulio Marino conte di Monza *1964 | |||||||||||||||
don Ercole Teymour XIV conte di Monza *1994 | |||||||||||||||||
Palazzo Durini
[modifica | modifica wikitesto]Palazzo Durini si trova a Milano, nella via omonima che congiunge piazza San Babila a largo Augusto ed occupa l'antica Cantarana di Porta Tosa, contrada tra il Verziere e San Babila. Viene comperato nel 1921 o 1922 da Senatore Borletti, a patto di lasciare nel palazzo Paolina Durini vita natural durante; viene restaurato sommariamente dall'architetto Piero Portaluppi tra il 1920 e il 1923 e, alla morte di Paolina nel 1925, viene venduto ai Caproni di Taliedo.
Dopo la morte di Gianni Caproni nel 1957 il palazzo viene affittato. Nel 1963 ospita il centro culturale Durini, voluto da Aldo Borletti, dotato di un teatro e di una biblioteca. Dal 1997 al 2009 una parte di Palazzo Durini ospita la sede e gli uffici dell'Inter.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Soggiornò a lungo anche nella sua villa di Merate avendo la commenda dell'abbazia di San Dionigi di quella località. Fonte:Storia di Milano – I Durini di Paolo Colussi.
- ^ AA.VV. "Libro d'oro della nobiltà italiana" Roma 2015-2019 Edizione XXV vol.XXXI pag. 536.
- ^ Enrico Parola, Durini, la dinastia milanese che da tre secoli sostiene la musica classica, su Corriere della Sera, 25 giugno 2024. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ V. Spreti, Enciclopedia Storico-nobiliare italiana, Milano 1928-1930, rist. Bologna, 1969; Consulta araldica del Regno d'Italia, Libro d'Oro della nobiltà italiana-Serie aggiornata, annate varie
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cristina Geddo, Collezionisti e mecenati a Milano tra Sei e Settecento: i Durini conti di Monza, in “Artes”, n. 9, 2001, pp. 41–124.
- Cristina Geddo, Gli interni di Mirabello e Mirabellino fra ieri e oggi: decorazioni pittoriche e collezioni d’arte, in Le Ville Mirabello e Mirabellino nel parco reale di Monza, a cura di F. de Giacomi, Monza, Associazione Pro-Monza, 2006, pp. 122–162.
- Cinzia Cremonini, Breve storia della famiglia Durini, banchieri milanesi, conti di Monza, tra mercatura, nobiltà e interessi culturali, in Le ville Mirabello e Mirabellino nel parco re di Monza, a cura di F. de Giacomi, Monza, Associazione Pro Monza 2006, pp. 12–31.
- Cinzia Cremonini, Alle origini di un parco: il cenacolo culturale dei Durini nella Monza del Settecento, in Il parco della Villa Reale al bicentenario della Fondazione. Contributi, riflessioni, prospettive, a cura di L. S. Pelissetti, Monza, Comune di Monza, 2006, pp. 17–28.
- Cristina Geddo, Il nunzio Durini a Varsavia (1767-1772) fra arte, poesia e politica, in Polska i Europa w dobie nowożytnej / L’Europe moderne: nouveau monde, nouvelle civilisation? / Modern Europe – New World, New Civilisation? Prace naukowe dedykowane Profesorowi Juliuszowi A. Chrościckiemu, Warszawa, Arx Regia-Zamek Królewski w Warszawie, 2009, pp. 85–103.
- Cristina Geddo, Il cardinale Angelo Maria Durini (1725-1796). Un mecenate lombardo nell'Europa dei Lumi fra arte, lettere e diplomazia, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2010 (parte I dedicata alla famiglia, pp. 23–91; parte II dedicata al cardinale, pp. 92–349, con genealogia Durini [1], fonti, bibliografia e indice dei nomi, pp. 23–28, 350-380). [2]
- Cristina Geddo (a cura di), Omaggio al cardinale Angelo Maria Durini, mecenate illuminato di lettere ed arti, atti dell’Incontro alla Biblioteca Braidense (Milano, 26 gennaio 2012), Novara, Poligrafica moderna, 2013.
- Cinzia Cremonini, Durini conti di Monza, in Ead, Le vie della distinzione. Società, potere e cultura a Milano tra XV e XVIII secolo, Milano, EDUCatt, 2015 (prima ed. 2012), pp. 163–209.
- Cristina Geddo, Durini (famiglia), in Duomo di Monza: Dizionario, direzione scientifica R. Cassanelli, R. Mambretti, G. Pasciuti, Monza, Fondazione Gaiani, 2020, pp. 206–218. [3] _
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- De Leyva
- Villa Durini
- ex Villa Durini a Monza.
- Monza
- Angelo Maria Durini
- Maria Teresa d'Austria
- Castello Durini
- Palazzo Durini
- Palazzo Durini di Monza
- Fondazione Alessandro Durini
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Casata dei Durini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Storia della famiglia Durini, su storiadimilano.it.
- Ville dei Durini, su parcomonza.org. URL consultato il 17 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2008).
- Villa "La Cazzola" [collegamento interrotto], su m3000.it.
- Palazzo Durini, su palazzodurini.it. URL consultato il 3 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2019).