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Crepis
Crepis L., 1753 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]L'etimologia del nome generico (Crepis) non è molto chiara. In latino Crèpìs significa pantofola, sandalo e i frutti, di alcune specie di questo genere, sono strozzati nella parte mediana ricordando così (molto vagamente) questo tipo di calzare. Inoltre lo stesso vocabolo nell'antica Grecia indicava il legno di Sandalo. Non è chiaro quindi, perché Sébastien Vaillant (botanico francese, 1669 - 1722) abbia scelto proprio questo nome per indicare il genere di questa scheda. Nome che poi è stato riconfermato dal biologo e naturalista svedese Linneo.[3].
Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico Carl Linneo (1707-1778) nella pubblicazione " Species Plantarum" ( Sp. Pl. 2: 805.) del 1753 .[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Habitus. Le piante di questo genere sono erbacee annuali o bienni (raramente perenni). Le forme biologiche più ricorrenti sono terofite scapose (T scap) oppure emicriptofite scapose (H scap). Contengono abbondante latice amaro. Occasionalmente possono avere un habitus di tipo arbustivo.[5][6][7][8][9][3][10][11]
Fusto. I fusti di queste piante sono generalmente eretti semplici (poco frondosi) o ramosi (a volte sono prostrati). Se è presente una parte sotterranea, questa può essere fibrosa o legnosa. In una singola pianta si possono avere fino a 20 fusti. La superficie può essere glabra, striata, pelosa. A volte sono presenti delle setole ghiandolose. Gli scapi fiorali sono cavi e afilli; possono originare direttamente dal rizoma. Le radici possono essere del tipo a fittone o secondarie da rizoma, spesso sono piuttosto grosse e profonde. L'altezza media delle piante varia da pochi centimetri fino ad oltre 1 metro.
Foglie. Le foglie si dividono in basali e cauline.
- Foglie basali: le foglie radicali sono sempre presenti e formano una rosetta basale; generalmente sono picciolate e sono a lamina intera ed eventualmente con il bordo dentellato o seghettato, ma si possono anche avere individui con foglie di tipo pennatopartite e con lobi roncinati. La forma in generale può essere ellittica, lanceolata, spatolata o ovale.
- Foglie cauline: le foglie cauline, se sono presenti, sono progressivamente più piccole, a lamina intera e amplessicauli. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno.
Infiorescenza. L'infiorescenza è formata da uno o più capolini eretti e emisferici. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro più o meno cilindrico (o campanulato o piriforme) formato da 2 serie di brattee o squame, che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni ligulati e quelli interni tubulosi (in questo caso sono assenti). La forma delle brattee, disuguali fra le due serie (quelle interne sono più lunghe), può essere da lanceolata a lineare con margini continui oppure no; la superficie può essere glabra, tomentosa o setosa. Il ricettacolo è piano e nudo (senza pagliette a protezione della base dei fiori, o raramente sono presenti). Diametro medio dell'involucro: 4 – 15 mm; numero medio di squame dell'involucro: 5 – 18.
Fiori. I fiori (da 5 a 100 per capolino), tutti ligulati, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, fertili e zigomorfi.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: le corolle sono formate da una ligula terminante con 5 denti (è la parte finale dei cinque petali saldati fra di loro). Il colore dei fiori è in prevalenza giallo, ma si possono avere anche fiori aranciati, bianchi o rosei. La superficie può essere sia pubescente che glabra.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[13] Le antere alla base sono prive di codette. Il polline è tricolporato.[14]
- Gineceo: lo stilo è filiforme. Gli stigmi dello stilo sono due divergenti e ricurvi con la superficie stigmatica posizionata internamente (vicino alla base).[15] L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Il frutto consiste in un achenio chiaro o oscuro, cilindrico o fusiforme (non compresso), con varie coste (da 10 a 20), con la superficie trasversalmente tubercolata e sormontato da un corto becco (può essere assente). Il pappo è soffice (ma tenace) formato da peli semplici (non ramificati) di colore generalmente bianco (o bianco sporco quasi giallastro) disposti su più serie. In uno stesso capolino i frutti possono essere monomorfici (tutti uguali) oppure dimorfi (generalmente quelli interni differiscono da quelli più esterni o periferici)
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La distribuzione del genere è molto ampia, comprende praticamente tutto l'emisfero boreale, il Vecchio Mondo: Europa, Africa settentrionale, Asia temperata (raramente queste piante si possono trovare “sotto” l'equatore: sono segnalate alcune specie in Bolivia e al Capo di Buona Speranza). Una quarantina di queste specie sono proprie della flora italiana.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[16], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[17] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[18]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][8][9]
Panorama storico
[modifica | modifica wikitesto]Dal punto di vista storico-tassonomico, questo genere, ebbe una prima sistemazione nella famiglia delle Coriaceae per opera del botanico francese Antoine Laurent de Jussieu (1748 – 1836). All'inizio del XX secolo, nella Classificazione di Wettstein, del botanico Richard von Wettstein (1863-1931), lo troviamo inserito nella famiglia delle Compositae (ordine delle Synandrae; sottoclasse delle Sympetalae; classe delle Dicotyledones). Quindi negli anni '60-'80 il botanico americano Arthur Cronquist lo sistema nella famiglia delle Asteraceae (ordine Asterales; sottoclasse Asteridae; classe Magnoliopsida (Dicotiledoni)). Attualmente un'ulteriore riclassificazione di questo genere è in corso per merito delle ultime ricerche filogenetiche del gruppo Angiosperm Phylogeny Group (vedi "tassobox" iniziale).
In altri testi[19] vengono usati altri termini per la sottofamiglia e per la tribù: Crepidoideae ((Lindl.) Luerss., 182) e Crepideae (Lindl. in Loud., 1829).
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù Crepidinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Crepidinae fa parte del "quarto" clade della tribù; in questo clade è in posizione "centrale" vicina alle sottotribù Chondrillinae e Hypochaeridinae.[9]
I caratteri più distintivi per questa sottotribù (e quindi per i suoi generi) sono:[8]
- in queste piante non sono presenti i peli piccoli, morbidi e ramificati;
- le brattee involucrali sono disposte in due serie ineguali;
- i capolini contengono molti fiori;
- le setole del pappo non sono fragili;
- gli acheni alla base sono poco compressi.
La sottotribù è divisa in due gruppi principali uno a predominanza asiatica e l'altro di origine mediterranea/euroasiatica.[9] Da un punto di vista filogenetico, all'interno della sottotribù, sono stati individuati 5 subcladi. Il genere di questa voce appartiene al subclade denominato "Crepis-Lapsana-Rhagadiolus clade", composto dai generi Crepis L., 1753, Lapsana L., 1753 e Rhagadiolus Juss., 1789.[10] Questo subclade, nell'ambito della sottotribù, occupa una posizione più o meno "basale" con i gruppi "Crepidiastrum-Lapsanastrum-Youngia clade" (ancora più "basale") e "Ixeris-Ixeridium-Taraxacum clade" (più interno). Il gruppo "Crepis-Lapsana-Rhagadiolus clade" è diviso in due subcladi: uno formato dal genere Crepis e l'altro, in disposizione politomica, dai generi Lapsana, Rhagadiolus e alcune specie di Crepis. In questo gruppo quindi Lapsana e Rhagadiolus sono morfologicamente ben delimitati, mentre Crepis risulta parafiletico (per cui la sua circoscrizione è provvisoria). [La precedente configurazione filogenetica è basata sull'analisi di alcune particolari regioni (nrITS) del DNA; analisi su altre regioni (DNA del plastidio) possono dare dei risultati lievemente diversi.][20]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[8]
- le piante non sono bulbose;
- le brattee sono embricate in due serie disuguali (quelle esterne sono più corte);
- gli acheni all'apice si assottigliano in un becco;
- gli acheni sono dimorfici;
- il pappo è bianco con peli flessibili e tenaci.
Il numero cromosomico della specie è: 2n = 6, 8, 10, 12, 14 e 16 (diploidi, tetraploidi, esaploidi, octoploidi).[8]
Elenco delle specie
[modifica | modifica wikitesto]Questo genere attualmente ha 205 specie.[2]
Variabilità
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questo genere presentano un alto grado di diversità; infatti studi di genetica hanno dimostrato per queste piante una poliploidia molto spinta causata dalla presenza di un numero di cromosomi superiore al normale corredo diploide (2n da 6 a 16 e oltre fino a 22 e multipli).[3]
Un approfondito studio del genere Crepis è stato fatto da E.B. Babcock (1947) e suoi collaboratori (Il genere Crepis : 1. La tassonomia, filogenesi, distribuzione ed evoluzione delle Crepis; 2. Trattamento sistematico) presso l'Università della California[21] dal quale emerge la grande complessità del genere dovuta alla presenza di forme sia autopoliploidi che allopoliploidi.
Inoltre dato il gran numero di specie associate a questo genere i vari “Autori” le raggruppano in Sezioni. L'elenco che segue indica alcune di queste sezioni[22]:
- Alethocrepis Bisch.
- Barkhausia (Moench) Gaudin
- Crepis
- Gephyroides Babc.
- Hapalostephium (D.Don) Froel.
- Hieracioides Froel.
- Intybellioides Froel
- Lagoseris (M.Bieb.) Babc.
- Lepidoseris (Rchb.) Benth.
- Macropodes Babc.
- Mesophylion Babc.
- Microcephalum Babc.
- Nemauchenes (Cass.) Benth.
- Omalocline (Cass.) Babc.
- Paleya (Cass.) Benth.
- Phaecasium (Cass.) Dumort.
- Psammoseris (Boiss. & Reut.) Babc.
- Pterotheca (Cass.) Babc.
- Soyeria (Monnier) Benth.
- Succisocrepis Sch.Bip. ex Bisch.
- Zacintha (Mill.) Babc.
L'alto grado di variabilità delle specie di questo genere è dovuto alla creazione degli ibridi anche con specie di altri generi (ibridazione intergenerica). Ad esempio con il genere Hieracium si può creare il genere ibrido ×Crepihieracium P. Fourn. (1928) (ibridi fra i generi Crepis e Hieracium). La pianta ×Crepihieracium garnieri (Petitmengin) P. Fourn. (1928), ibrido tra Crepis praemorsa e Hieracium murorum ne è un esempio.
Specie della flora italiana
[modifica | modifica wikitesto]Nella flora spontanea italiana sono presenti 43 specie di Crepis. Qui di seguito viene data una visione sinottica delle specie italiane.[2][11][23]
Gruppo con acheni dimorfi.
- Sezione A: il colore dei fiori è roseo (o bianco):
- Crepis rubra L. - Radichiella rosea: i capolini sono terminali e solitari; l'altezza della pianta varia da 10 a 30 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofota scaposa (T scap); il tipo corologico è Steno-Mediterraneo Nordorientale; si trova solo al Sud dal piano fino 1.000 m s.l.m. nelle zone incolte, nei campi e lungo le vie.
- Sezione B: il colore dei fiori è giallo; il ricettacolo è glabro (o poco ciliato);
- Crepis pulchra L. - Radichiella dolce: le foglie sono ricoperte di peli ghiandolari; le brattee involucrali sono glabre; gli acheni sono lunghi da 3 a 6,5 mm; l'altezza della pianta varia da 30 a 60 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofota scaposa (T scap); il tipo corologico è Euri-Mediterraneo; è presente, ma raramente, su tutto il territorio dal piano fino 1.200 m s.l.m. lungo le vie, nelle zone incolte e ruderali.
- Crepis dioscoridis L. - Radichiella di Dioscoride: le foglie sono prive di peli ghiandolari; le brattee involucrali sono pubescenti; gli acheni sono lunghi da 3 a 6,5 mm;l'altezza della pianta varia da 10 a 60 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofota scaposa (T scap); il tipo corologico è Sud Est Europeo / Ovest Asiatico; si trova in modo discontinuo e raro lungo le coste tirreniche dal piano fino 600 m s.l.m. nelle zone incolte e aride.
- Crepis aspera L. - Radichiella aspera: i fiori sono lunghi da 8 a 11 mm; gli acheni interni hanno il becco lungo quanto il corpo e tutti sono alati; l'altezza della pianta varia da 1 a 7 dm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Asiatico Sud-Occidentale; possibile presenza in Italia centrale.
- Crepis zacintha (L.) Babc. - Radichiella verrucaria: l'altezza della pianta varia da 10 a 30 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofota scaposa (T scap); il tipo corologico è Steno-Mediterraneo Settentrionale; si trova al centro e al sud dal piano fino 600 m s.l.m. nei campi, nelle zone incolte e pascoli aridi.
- Crepis pusilla (Sommier) Merxm. - Radichiella maltese: l'altezza della pianta varia da 2 a 4 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofita rosulata (T ros); il tipo corologico è Steno-Mediterraneo; si trova solo nelle isole Maltesi fino 200 m s.l.m. lungo i sentieri e nelle zone incolte e aride.
- Sezione C: il colore dei fiori è giallo; il ricettacolo è provvisto di squame o setole rigide;
- Crepis sancta (L.) Babc. - Radichiella di Terrasanta: l'involucro ha un diametro di 5 - 7 mm; gli acheni sono lunghi da 5 a 7 mm; il ricettacolo è glabro; l'altezza della pianta varia da 5 a 20 cm; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Sud Est Europeo; si trova al centro della penisola dal piano fino 1.000 m s.l.m. nelle zone incolte e ruderali o pascoli aridi.
- Sezione D: il colore dei fiori è giallo; il ricettacolo è ciliato per peli molli;
- Crepis aspromontana Brullo et al. - Radichiella dell'Aspromonte: le brattee involucrali sono pubescenti per peli nerastri; gli acheni interni sono lunghi da 2 a 8 mm e non sono alati; l'altezza della pianta varia da 1 a 8 dm; la forma biologica è terofita scaposa (T scap), ma anche H bienn; il tipo corologico è Endemico; si trova in Calabria a quote comprese tra 200 - 900 m s.l.m. nelle zone rupestri calcaree.
- Crepis setosa Haller fi. - Radichiella cotonosa: le brattee involucrali sono pubescenti per peli giallastri; gli acheni interni sono lunghi da 3 a 5 mm e non sono alati; l'altezza della pianta varia da 10 a 80 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofota scaposa (T scap); il tipo corologico è Euri-Mediterraneo Orientale; è comune su tutto il territorio dal piano fino 1.200 m s.l.m. nelle zone incolte, nei campi e sui sentieri.
- Crepis vesicaria L. - Radichiella vescicosa: le brattee involucrali sono pubescenti per peli giallastri; gli acheni interni sono lunghi da 6 a 8 mm e tutti non sono alati; l'altezza della pianta varia da 10 a 80 cm; il ciclo biologico è bienne mentre la forma biologica è emicriptofita bienne (H bienn), ma anche T scap; il tipo corologico è Sub-Mediterraneo; è presente in tutta l'Italia dal piano ai 1.200 m s.l.m. nelle zone incolte e lungo le strade.
- Aggregato di Crepis foetida:
- Crepis foetida L. - Radichiella selvatica: gli acheni interni sono lunghi 10 - 20 mm con un becco allungato e tutti non sono alati; l'altezza della pianta varia da 10 a 50 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofota scaposa (T scap), ma anche H bienn; il tipo corologico è Euri-Mediterraneo; è comune su tutto il territorio dal piano fino 1.000 m s.l.m. nelle zone incolte e aride, sui muri e lungo le vie.
- Crepis insularis Moris & De Not. - Radichiella di Capraia: i fusti sono semplici e monocefali; l'altezza della pianta varia da 10 a 50 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofota scaposa (T scap); il tipo corologico è Endemico; si trova nelle isola della Toscana.
Gruppo con acheni uniformi e con all'apice un becco bruscamente ristretto.
- Sezione E: gli involucri dei capolini sono lunghi 3 - 8 mm; il becco degli acheni (lunghi 1,5 - 3,5 mm) è inferiore a 4 mm;
- Crepis apula (Fiori) Babc. - Radichiella pugliese: sull'involucro sono presente dei peli ghiandolari; la ligula del fiore è lunga 8 – 9 mm; le antere sono lunghe 2,5 mm; gli acheni sono colorati di bruno-scuro; l'altezza della pianta varia da 5 a 35 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofota scaposa (T scap); il tipo corologico è Endemico; è rara e si trova solo nella Puglia, Basilicata e Calabria dal piano fino 1.150 m s.l.m. nelle zone incolte, sulle sabbie litorali e presso le ghiaie.
- Crepis neglecta L. - Radichiella minore: prima dell'antesi i capolini sono penduli; l'involucro è lungo 4 - 7 mm; il ricettacolo è cigliato; i frutti acheni sono lunghi 2 - 2,5 mm; l'altezza della pianta varia da 25 a 50 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Euri-Mediterraneo; si trova su tutto il territorio dal piano fino 600 m s.l.m. nelle zone incolte e lungo le vie.
- Crepis leontodontoides All. - Radichiella italica : il ricettacolo è glabro; gli acheni sono lunghi 4 - 9 mm; l'altezza della pianta varia da 10 a 40 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros), ma anche H scap; il tipo corologico è Orofita Mediterraneo Occidentale; si trova al centro e sud dal piano fino a 1.200 m s.l.m. nelle selve e nelle radure.
- Crepis suffreniana (DC.) Lloyd - Radichiella di Suffren: sull'involucro sono presente dei peli semplici non ghiandolari; la ligula del fiore è lunga 5 mm; le antere sono lunghe 1 mm; gli acheni sono colorati di bruno-rossastro; l'altezza della pianta varia da 5 a 30 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofota scaposa (T scap); il tipo corologico è Francia Meridionale; è rara e si trova solo in Toscana dal piano fino 300 m s.l.m. nelle zone incolte e ruderali.
- Sezione F: gli involucri dei capolini sono lunghi 3 - 8 mm; il becco degli acheni (lunghi 4 - 9 mm) è inferiore a 4 mm;
- Crepis bellidifolia Loisel. - Radichiella occidentale: i fusti hanno un portamento flessuoso; le foglie cauline sono intere o dentellate; i frutti acheni hanno il becco lungo al massimo come il frutto stesso; l'altezza della pianta va da 5 a 12 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è terofita scaposa (T scap), ma anche H scap; il tipo corologico è Steno-Mediterraneo Occidentale; si trova in Toscana e Sardegna dal piano fino 1.000 m s.l.m. sulle scogliere, nei prati aridi e zone incolte.
- Crepis aurea (L.) Cass. - Radichiella aranciata: il colore dei fiori è rosso-aranciato; gli acheni sono colorati di bruno chiaro; l'altezza della pianta varia da 8 a 15 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros); il tipo corologico è Orofita Sud Est Europeo; è presente in tutta l'Italia peninsulare dai 1.400 ai 2.500 m s.l.m. nei pascoli alpini su suolo umido.
- Crepis bursifolia L. - Radichiella tirrenica: i frutti acheni hanno il becco più lungo del frutto stesso; l'altezza della pianta varia da 10 a 30 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Sud Est Europeo; si trova sulle coste del Tirreno al centro e al sud dal piano fino 900 m s.l.m. nei prati aridi e zone incolte.
- Sezione G: gli involucri dei capolini sono lunghi 10 - 20 mm; gli acheni hanno 10 - 13 coste;
- Crepis alpestris (Jacq.) Tausch - Radichiella alpestre: le foglie cauline sono amplessicauli; l'involucro ha una forma emisferica (7 - 12 x 9 - 16 mm), è ghiandoloso e grigio-tomentoso; i fiori sono lunghi da 18 a 23 mm; l'altezza della pianta varia da 10 a 30 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ma anche H scap; il tipo corologico è Orofita Sud Est Europeo; si trova al nord dell'Italia dai 1.200 ai 2.200 m s.l.m. nei pascoli subalpini e pinete.
- Crepis paludosa (L.) Moench. - Radichiella a pappo giallastro: l'altezza della pianta varia da 40 a 70 cm; l'infiorescenza è formata da numerosi capolini; la lamina delle foglie è lineare-spatolata (nella parte inferiore può essere pennatopartita); i frutti acheni sono lunghi da 4,5 a 5,5 mm con pappo di colore bianco sporco; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Europeo - Caucasico; si trova principalmente al nord dai 500 ai 2.000 m s.l.m. nei prati e nelle boscaglie umide.
- Crepis sprengelii Nicotra - Radichiella siciliana: l'infiorescenza si presenta con pochi capolini (1 - 4); i fiori ligulati sono lunghi 17 mm; l'altezza della pianta varia da 15 a 30 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros); il tipo corologico è Endemico; è rara e si trova solo in Calabria e Sicilia fino a 600 m s.l.m. nei campi, prati e siepi. (Nella "Flora d'Italia" questa specie è denominata Crepis gussonei Greuter.[11])
- Crepis tectorum L. - Radichiella dei tetti: le foglie cauline (se presenti) non sono amplessicauli; gli acheni sono lunghi 2,5 - 4,5 mm; l'altezza della pianta varia da 10 a 60 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofota scaposa (T scap); il tipo corologico è Euro-Siberiano; è presente, ma raramente e in modo discontinuo, su tutto il territorio dal piano fino 1.400 m s.l.m. lungo le vie e nelle zone incolte.
- Sezione H: gli involucri dei capolini sono lunghi 10 - 20 mm; gli acheni hanno 14 - 20 coste;
- Crepis lacera Ten. - Radichiella laziale: l'infiorescenza è del tipo racemoso; le squame dell'involucro sono appena pelose e quelle esterne sono lunghe meno della metà di quelle interne; i fiori ligulati sono lunghi 12 – 18 mm; l'altezza della pianta varia da 15 a 40 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Sud Est Europeo; si trova al centro e sud dai 600 ai 1.700 m s.l.m. nei pascoli aridi e sassosi.
- Crepis conyzifolia (Gouan) D.Torre - Radichiella maggiore: le squame dell'involucro sono provviste di peli irsuti; i fiori ligulati sono lunghi 18 – 21 mm; l'altezza della pianta varia da 20 a 50 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Orofita Sud Europeo; si trova al nord dai 1.000 ai 2.000 m s.l.m. nei pascoli e cespuglieti subalpini.
- Crepis pontana (L.) D. Torre - Radichiella subalpina: la base delle foglie cauline è cuoriforme con lobi arrotondati; i fiori ligulati periferici sono lunghi 25 mm; il frutto achenio è lungo 10-12 mm; l'altezza della pianta varia da 15 a 40 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Alpico - Dinarico; si trova solo sulle Alpi dai 1.200 ai 2.500 m s.l.m. nei pascoli subalpini, nelle brughiere e cespuglieti.
- Crepis albida Vill. - Radichiella iberica: le foglie cauline sono sessili (non amplessicauli); gli acheni sono lunghi 9 - 18 mm; l'altezza della pianta varia da 15 a 30 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ma anche H ros; il tipo corologico è Orofita Sud Ovest Europeo (Iberico Ovest Alpico); si trova solo sulle Alpi Occidentali dai 1.000 ai 2.000 m s.l.m. sulle rupi e pendii sassosi.
- Crepis chondrilloides Jacq. - Radichiella del Carso: le foglie sono pennatifide con numerosi segmenti laterali larghi 1 - 2 mm; l'altezza della pianta varia da 30 a 40 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Illirico; si trova nel Friuli-Venezia Giulia dai 100 ai 600 m s.l.m. sui ghiaioni, rupi e pendii sassosi.
Gruppo con peli ghiandolari dell'involucro, con acheni uniformi e becco progressivamente attenuato.
- Sezione I: caratteri del gruppo (in alcuni casi i peli ghiandolari sono assenti);
- Crepis capillaris (L.) Wallr. - Radichiella capillare: prima dell'antesi i capolini sono eretti; l'involucro è lungo 5 - 8 mm; il ricettacolo è glabro; il colore dei frutti acheni è bruno-scuro e sono lunghi 1,5 - 2,5 mm; l'altezza della pianta varia da 10 a 90 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofota scaposa (T scap); il tipo corologico è Centroeuropeo (Sub-Atlantico); è rara e si trova al nord dal piano fino 600 m s.l.m. nelle zone incolte e ruderali.
- Crepis magellensis F.Conti & Uzunov - Radichiella della Maiella: tutte le foglie sono basali; gli acheni hanno da 13 a 20 coste; l'altezza della pianta varia da 2,5 a 8 dm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros); il tipo corologico è Endemico; è rara e si trova nella Maiella fino ad una quota di 2.550 - 2.730 m s.l.m. nelle zone a macereti e pascoli di quota. (Questa pianta è anche chiamata C. majellensis).
- Crepis mollis (Jacq.) Asch. - Radichiella pubescente: l'altezza della pianta varia da 30 a 80 cm; l'infiorescenza è formata da numerosi capolini; la lamina delle foglie è lineare-spatolata con bordo dentellato; i frutti acheni sono lunghi da 3 a 4,5 mm con pappo di colore bianco candido; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Orofita Centro Europeo; si trova solo al nord dai 800 ai 2.000 m s.l.m. nei prati umidi e nelle radure.
- Crepis biennis L. - Radichiella dei prati: l'infiorescenza è del tipo corimboso; le squame dell'involucro sono appena pelose e quelle esterne sono lunghe un po' più della metà di quelle interne; i fiori ligulati sono lunghi 12 – 18 mm; l'altezza della pianta varia da 30 a 60 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita bienne (H bienn); il tipo corologico è Centro Europeo; è presente in tutta l'Italia dal piano ai 1.200 m s.l.m. nei prati grassi falciati e concimati.
- Crepis bithynica Boiss.: le radici non sono stolonifere; i fusti sono densamente pubescenti; le foglie non sono carnose ma hanno dei peli ghiandolari; il tipo corologico è Sud Est Europeo - Ovest Asiatico.
Gruppo con involucro senza peli ghiandolari (in genere), con acheni uniformi e becco progressivamente attenuato.
- Sezione L: le brattee involucrali sono pubescenti per peli semplici e/o ghiandolosi sulla pagina interna;
- Crepis rhaetica Hegetschw - Radichiella retica: il portamento del fusto è eretto; le squame dell'involucro hanno dei robusti peli; le foglie sono intere; l'altezza della pianta varia da 2 a 9 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros); il tipo corologico è Endemico Alpico; è presente raramente nella zona centrale delle Alpi dai 2.400 ai 3.000 m s.l.m. sulle ghiaie e pietraie umide.
- Sezione M: le brattee involucrali sulla pagina interna sono glabre; gli acheni hanno 10 - 15 coste;
- Crepis terglouensis A.Kern. - Radichiella del Monte Triglav: gli acheni hanno 10 - 15 coste e non sono alati; l'altezza della pianta varia da 2 a 6 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros); il tipo corologico è Endemico Alpico; è presente molto raramente nelle Alpi orientali dai 2.000 ai 2.800 m s.l.m. sulle ghiaie consolidate e pietraie umide.
- Crepis nicaeensis Balbis - Radichiella nizzarda: prima dell'antesi i capolini sono eretti; l'involucro è lungo 8 - 10 mm; il ricettacolo è cigliato; il colore dei frutti acheni è bruno-dorato e sono lunghi 2,5 - 3,8 mm; l'altezza della pianta varia da 30 a 110 cm; il ciclo biologico è annuo mentre la forma biologica è terofota scaposa (T scap); il tipo corologico è Euri-Mediterraneo; è rara e si trova solo nelle Alpi Piemontesi dal piano fino 1.800 m s.l.m. nelle zone incolte e campi.
- Crepis jacquinii Tausch - Radichiella di Kerner: l'altezza della pianta varia da 7 a 12 cm; l'infiorescenza è formata da 2 - 6 capolini; le foglie sono pennatosette; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros); il tipo corologico è Orofita Est Alpino - Dinarico; si trova solamente nelle Alpi Orientali fino dai 1.900 ai 2.600 m s.l.m. sulle rupi, ghiaie e rocce su substrato calcareo. In Italia di questa specie è presente solamente la subsp. kerneri (Rech.f.) Merxm..
- Sezione N: le brattee involucrali sulla pagina interna sono glabre; gli acheni hanno 16 - 20 coste;
- Crepis pyrenaica (L.) Greuter - Radichiella dei Pirenei: la base delle foglie cauline è astata con lobi acuti; i fiori ligulati periferici sono lunghi 20 - 23 mm; il frutto achenio è lungo 5 - 8 mm; l'altezza della pianta varia da 30 a 70 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Orofita Sud Ovest Europeo (Alpico Pirenaico); si trova solo sulle Alpi dai 1.200 ai 2.300 m s.l.m. sulle sponde dei fiumi e boschi subalpini.
- Crepis froelichiana Froel. - Radichiella di Froelich: le foglie sono lunghe da 3 a 8 cm 3 larghe la metà o meno; i fiori possono essere sia gialli che rosei; le antere hanno delle appendici lunghe 0,8 mm; l'altezza della pianta varia da 20 a 40 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros); il tipo corologico è Orofita Est Alpino - Dinarico; si trova solamente nelle Alpi Orientali fino a 2.000 m s.l.m. sui pascoli alpini e prati steppici.
- Crepis praemorsa (L.) Tausch - Radichiella siberiana: le foglie sono lunghe da 5 a 20 cm e larghe circa 1/3 o meno; i fiori sono gialli; le antere hanno delle appendici lunghe 0,5 mm; l'altezza della pianta va da 20 a 60 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Euro-Siberiano; si trova ma raramente nelle Alpi Orientali fino a 1.000 m s.l.m. sui pascoli aridi e stepposi.
- Crepis pygmaea L. - Radichiella dei ghiaioni: il portamento del fusto è prostrato-ascendente; le foglie sono del tipo pennatosetto con il segmento apicale di forma ovata e quelli laterali quasi nulli; le squame dell'involucro sono pubescenti; l'altezza della pianta varia da 6 a 12 cm; il ciclo biologico è perenne mentre la forma biologica è geofita rizomatosa (G rhiz); il tipo corologico è Orofita Sud Ovest Europeo; si trova raramente e in modo discontinuo al nord-est e centro Italia dai 1.700 ai 2.600 m s.l.m. sui macereti e ghiaioni calcarei.
Specie italiane alpine
[modifica | modifica wikitesto]Delle quaranta e più specie spontanee della flora spontanea italiana, una trentina vivono sull'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla distribuzione di queste specie alpine.[24]
Specie | Comunità vegetali |
Piani vegetazionali |
Substrato | pH | Livello trofico | H2O | Ambiente | Zona alpina |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
C. albida | 9 | montano | Ca Ca-Si | basico | basso | secco | C2 C3 F2 | CN TO VC |
C. alpestris | 10 | subalpino | Ca | basico | basso | secco | C2 C3 F2 F5 G4 I1 | CN CO BG SO TN BZ BL |
C. aurea | 11 | subalpino alpino |
Ca Si | neutro | alto | medio | C4 F3 F5 | tutto l'arco alpino (- CN) |
C. biennis | 11 | collinare montano |
Ca Si | neutro | alto | medio | F3 | tutto l'arco alpino (- CN VC) |
C. capillaris | 11 | collinare montano |
Ca Si | neutro | medio | medio | B1 B2 B7 F3 | tutto l'arco alpino (- CN TO) |
C. chondrilloides | 9 | collinare montano |
Ca | basico | basso | arido | F2 | UD |
C. conyzifolia | 10 | subalpino | Si | acido | medio | medio | F3 F5 G2 | tutto l'arco alpino |
C. foetida subsp. foetida |
2 | collinare | Ca Ca-Si | neutro | alto | arido | B1 B2 F2 | tutto l'arco alpino (- VC NO BL) |
C. foetida subsp. rhoeadifolia |
5 | collinare | Ca Ca-Si | neutro | medio | arido | B2 | UD |
C. froelichiana subsp. dinarica |
14 | montano subalpino |
Ca | basico | medio | secco | F2 F7 G4 H2 I1 | BZ BL UD |
C. froelichiana subsp. froelichiana |
10 | montano subalpino |
Ca | basico | medio | secco | C2 F2 F5 F7 G4 | CO BG BS TN BZ BL |
C. jacquinii | 10 | alpino | Ca | basico | basso | medio | C2 C3 F5 | CO BG SO BS TN BZ BL UD |
C. leontodontoides | 12 | collinare | Si | acido | basso | arido | B2 C2 G4 | CN |
C. mollis | 11 | montano subalpino |
Ca Si | neutro | medio | medio | E1 F3 G2 | CO SO TN BZ |
C. neglecta | 4 | collinare | Ca Si | neutro | medio | arido | B1 B2 F2 | CO UD |
C. nicaeensis | 2 | collinare montano |
Ca Ca-Si | neutro | alto | arido | B1 B2 F2 F3 | TO CO SO |
C. paludosa | 11 | montano subalpino |
Ca Si | neutro | medio | umido | D1 D2 E1 F3 G2 I2 | tutto l'arco alpino |
C. pontana | 10 | subalpino | Ca Ca-Si | basico | medio | medio | F5 G2 | CN SO TN BZ BL UD |
C. praemorsa | 11 | collinare montano |
Ca | basico | medio | secco | F2 F7 G4 I1 I3 | BG |
C. praemorsa | 11 | collinare montano |
Ca | basico | medio | secco | F2 F7 G4 I1 I3 | BG |
C. pulchra | 2 | collinare montano |
Ca | basico | alto | secco | B1 B2 | TO AO CO SO BG TN BZ |
C. pyrenaica | 11 | subalpino | Ca Si | basico | alto | umido | F3 F7 G2 H2 I2 | tutto l'arco alpino |
C. rhaetica | 3 | alpino | Ca Ca-Si | basico | basso | umido | C2 C3 F5 | SO BZ |
C. sancta | 2 | collinare | Ca Si | neutro | alto | arido | B1 B2 | BZ BL |
C. setosa | 2 | collinare montano |
Ca Si | neutro | alto | arido | B1 B2 F2 F3 | tutto l'arco alpino (- VC BL) |
C. tectorum | 2 | collinare montano |
Ca Si | neutro | alto | arido | B1 B2 C1 | CO BG SO TN BZ UD |
C. terglouensis | 3 | alpino | Ca | basico | basso | medio | C3 | SO TN BZ UD |
C. vesicaria subsp. taraxacifolia |
2 | collinare montano |
Ca Ca-Si | basico | alto | secco | B1 B2 F3 | CN AO VC NO BG BS TN BL UD |
C. vesicaria subsp. vesicaria |
2 | collinare | Ca Si | neutro | alto | arido | B1 B2 | CN TO BG BS SO |
C. zacintha | 2 | collinare | Ca Si | neutro | alto | secco | B1 B2 F2 | CN (da verificare) |
Substrato: con “Ca/Si” si intendono rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili). |
Generi simili
[modifica | modifica wikitesto]- Hieracium : le squame dell'involucro hanno una disposizione più complessa (embricata) e il frutto achenio non è rostrato e ha una forma ob-conica (sono ingrossati all'apice); il colore del pappo è bianco sporco e i peli sono disposti su una sola serie,
- Taraxacum : il fusto è monocefalo e semplice (non ramificato) e non possiede delle brattee squamiformi; l'involucro è formato da 2 serie di squame; il frutto (l'achenio) nella parte apicale è provvisto di tubercoli .
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Aegoseris Fourr.
- Anisoderis Cass.
- Anisoramphus DC.
- Anthochytrum Rchb.f.
- Aracium Monnier
- Barckhausenia K.T.Menke
- Barckhausia DC.
- Barkhausia Moench
- Barkhusenia Hoppe
- Berinia Brign.
- Billotia Sch.Bip.
- Brachyderea Cass.
- Calliopea D.Don
- Catonia Moench
- Ceramiocephalum Sch.Bip.
- Crepidium Tausch
- Crepinia Rchb.
- Cymboseris Boiss.
- Derouetia Boiss. & Balansa
- Endoptera DC.
- Gatyona Cass.
- Geracium Rchb.
- Hapalostephium D.Don
- Hieraciodes Möhring ex Kuntze
- Hostia Moench
- Idianthes Desv.
- Intybellia Cass.
- Intybellia Monnier
- Intybus Fr.
- Lagoseris M.Bieb.
- Lepicaune Lapeyr.
- Lepidoseris Fourr.
- Limnocrepis Fourr.
- Limonoseris Peterm.
- Melitella Sommier
- Myoseris Link
- Nannoseris Hedberg
- Nemauchenes Cass.
- Omalocline Cass.
- Paleya Cass.
- Phaecasium Cass.
- Phalacroderis DC.
- Psammoseris Boiss. & Reut.
- Psilochenia Nutt.
- Pterotheca Cass.
- Rhynchopappus Dulac
- Rodigia Spreng.
- Sclerophyllum Gaudin
- Soyeria Monnier
- Succisocrepis Fourr.
- Trichocrepis Vis.
- Trichoseris Sch.Bip.
- Wibelia G.Gaertn., B.Mey. & Scherb.
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Diverse specie di questo genere sono coltivate (o raccolte) per il giardinaggio o alcune come piante eduli. Si hanno notizie che nel XVIII secolo alcune di queste sono state importate dall'Asia e dalla Siberia per essere poi coltivate nei giardini di lusso europei[3].
Nel giardinaggio generalmente trovano impiego nelle aiuole di bordura. Sono piante abbastanza rustiche per cui si coltivano facilmente. Si moltiplicano spargendo i semi direttamente nelle zone volute.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 17 gennaio 2022.
- ^ a b c d Motta 1960, vol.1 pag. 767.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 17 gennaio 2022.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag.183.
- ^ a b c d Funk & Susanna 2009, pag. 350.
- ^ a b Cichorieae Portal, su cichorieae.e-taxonomy.net. URL consultato il 18 dicembre 2021.
- ^ a b c Pignatti 2018, vol.3 pag.1099.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
- ^ Judd 2007, pag. 523.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ Crescent Bloom, su crescentbloom.com. URL consultato il 3 febbraio 2009.
- ^ Yin et al. 2021.
- ^ efloras, su efloras.org. URL consultato il 16 febbraio 2009.
- ^ Flora Europaea - Royal Botanic Garden Edinburgh, su 193.62.154.38. URL consultato il 16 febbraio 2009.
- ^ Pignatti 2018, vol.4 pag. 906.
- ^ Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 pag. 668.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
- F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, ISBN 88-7621-458-5.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat, Flora Alpina., Bologna, Zanichelli, 2004.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Ze-Huan Wang, Norbert Kilian, Ya-Ping Chen & Hua Peng, 12 March 2020 Sinoseris (Crepidinae, Cichorieae, Asteraceae), a new genus of three species endemic to China, one of them new to science, in Willdenowia, vol. 50, n. 1, 2020, pp. 91-110.
- Zhi-Jian Yin, Ze-Huan Wang, Norbert Kilian, Ying Liu, Hua Peng & Ming-Xu Zhao, Mojiangia oreophila (Crepidinae, Cichorieae, Asteraceae), a new species and genus from Mojiang County, SW Yunnan, China, and putative successor of the maternal Faberia ancestor, in Plant Diversity, Giugno, 2021.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Crepis
- Wikispecies contiene informazioni su Crepis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- [ XXXXX GENERE ] Royal Botanic Gardens KEW - Database