Coelogyne cristata
Coelogyne cristata | |
---|---|
Classificazione filogenetica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Epidendroideae |
Tribù | Arethuseae |
Sottotribù | Coelogyninae |
Genere | Coelogyne |
Specie | C. cristata |
Classificazione classica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantæ |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Orchidales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Epidendroideae |
Tribù | Arethuseae |
Sottotribù | Coelogyninae |
Genere | Coelogyne |
Specie | C. cristata |
Nomenclatura binomiale | |
Coelogyne cristata Lindl., 1824 | |
Sinonimi | |
Cymbidium speciosissimum |
Coelogyne cristata Lindl., 1824 è una pianta della famiglia delle Orchidacee originaria del Sud-est asiatico.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Piante epifite che fioriscono dall'inverno alla primavera con infiorescenze recanti un massimo di dieci fiori, grandi una decina di centimetri. I fiori sono profumati nella notte, al fine di attrarre diverse specie di falena che ne favoriscono l'impollinazione.[2]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Pianta originaria delle montagne tropicali, si trova allo stato naturale nelle foreste di alta quota dell'Himalaya, India settentrionale (Assam e Sikkim), Nepal, Bhutan e isola di Giava, da 1500 a 2600 m di altitudine.[3]
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]Le piante sono meglio coltivate in vaso e richiedono una posizione in ombra, temendo la piena luce del sole e temperature fredde. Nel periodo vegetativo devono essere annaffiate ogni due giorni, riducendo progressivamente nella stagione fredda. Queste piante andrebbero coltivate in terreno di media consistenza e ben drenato, come le cortecce d'abete[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Coelogyne cristata, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 9 febbraio 2021.
- ^ a b (EN) Coelogyne cristata, in Orchids Wiki. URL consultato il 1º marzo 2014.
- ^ (EN) Coelogyne cristata, in Internet Orchid Species Photo Encyclopedia. URL consultato il 1º marzo 2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Chase M.W., Cameron K.M., Freudenstein J.V., Pridgeon A.M., Salazar G., van den Berg C., Schuiteman A., An updated classification of Orchidaceae, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 177, n. 2, 2015, pp. 151–174, DOI:10.1111/boj.12234.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Coelogyne cristata
- Wikispecies contiene informazioni su Coelogyne cristata
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Coelogyne cristata, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.