Clodoaldo (principe franco)
San Clodoaldo | |
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Principe e monaco | |
Nascita | 524 circa |
Morte | Novientum, 7 settembre 560 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 7 settembre |
Clodoaldo (in francese Cloud) (524 circa – Novientum, 7 settembre 560) è stato un principe franco della dinastia dei Merovingi. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica insieme a sua nonna Clotilde e alla zia Radegonda.
Origini
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il vescovo Gregorio di Tours, Clodoaldo era il figlio terzogenito di Clodomiro, re dei Franchi Sali della valle della Loira, e di sua moglie Gunteuca.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 524 durante la battaglia di Vézeronce suo padre fu ucciso dal re dei Burgundi, Gondomaro, desideroso di vendicare la morte di suo fratello Sigismondo (fatto uccidere e gettare in un pozzo, con la sua famiglia a Colombe[1] da Clodomiro): i tre figli di Clodomiro, Teobaldo, Guntario e Clodoaldo, secondo il Liber Historiæ Francorum furono affidati alle cure della nonna Clotilde, in attesa che raggiungessero la maggiore età e potessero spartirsi i domini paterni. Ma i fratelli di Clodomiro, Chilperico I (cui era stato affidato pro tempore il regno di Orléans) e Clotario I, che aveva sposato la loro madre, Gunteuca,[1] complottarono per eliminare i nipoti e spartirsi i territori di cui erano eredi. Teobaldo e Guntario vennero eliminati subito: Clodoaldo invece, grazie ad alcuni servi fedeli, riuscì a fuggire ed a rimanere nascosto[2] fino al raggiungimento dell'età adulta.
Invece di reclamare il suo regno, sempre secondo Gregorio di Tours, Clodoaldo preferì ritirarsi presso un santo eremita, Severino, che conduceva una vita solitaria in una cella alle porte di Parigi (ove si trova l'attuale chiesa di San Severino). Venne ordinato sacerdote dal vescovo di Parigi, Eusebio, a Novientum (Nogent) (divenuto, dopo la sua morte, Saint-Cloud), dove fondò il monastero San Martino (ribattezzato Saint-Cloud, nel corso dell'VIII secolo) dove concluse i suoi giorni,[3] il 7 settembre del 560.
Il suo culto, molto popolare in Francia, iniziò subito dopo la morte.
Una leggenda racconta che, non avendo denaro, si spogliò del saio per farne dono a un povero: il saio divenne miracolosamente luminoso e la santità di Clodoaldo fu manifesta a tutti.
Memoria liturgica
[modifica | modifica wikitesto]La sua memoria liturgica ricorre il 7 settembre.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (LA) Gregorio di Tours, De interitu Chlodomeris, in Historiarum Francorum, III, 6, VI secolo. Ospitato su Wikisource.
- ^ (LA) Gregorio di Tours, De interitu filiorum Chlodemeris, in Historiarum Francorum, III, 18, VI secolo. Ospitato su Wikisource.
- ^ (EN) Chapter 2. Kings of the Franks [451/57]-751 (Merovingians), su Franks, Merovingian kings | Table of Contents, fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy. URL consultato l'8 settembre 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Merovingi
- Sovrani franchi
- Franchi (storia dei regni Franchi)
- Storia della Francia
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Clodoaldo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Clodoaldo, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- San Clodoaldo inciso da Leonhard Beck. Collezione De Verda, su colecciondeverda.com. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2015).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 21084790 · ISNI (EN) 0000 0000 2640 6771 · LCCN (EN) n84124781 · GND (DE) 1025026810 · BNF (FR) cb16270405m (data) · J9U (EN, HE) 987007422295205171 |
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