Carobbio (Tizzano Val Parma)
Carobbio frazione | |
---|---|
Chiesa di San Maurizio | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Parma |
Comune | Tizzano Val Parma |
Territorio | |
Coordinate | 44°30′49.79″N 10°08′37.72″E |
Altitudine | 691 m s.l.m. |
Abitanti | 59[2] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 43028 |
Prefisso | 0521 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Carobbio è una frazione del comune di Tizzano Val Parma, in provincia di Parma.
La località dista 4,55 km dal capoluogo.[1]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Carobbio sorge alla quota di 691 m s.l.m.,[1] sulle propaggini orientali del monte Rotondo, sul versante destro della Val Parma.[3]
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo della frazione, nota in epoca altomedievale come Quadrubio e in seguito Carubio, ha origine dal latino Quadrivium, col significato di intersezione tra due strade.[4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il centro abitato fu fondato in epoca altomedievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 9 ottobre 995, quando Quadrubio fu citato in un atto di donazione di numerosi terreni ai canonici del Capitolo della Cattedrale di Parma da parte del conte Berardo del Comitato Parmense.[3][5]
Il borgo di Carubio fu poi menzionato nel 1000 in un documento, mentre Quadruvio fu nominato nel 1123 in un atto di enfiteusi di un terreno.[4]
In seguito a servizio del borgo fu edificata una cappella, nominata per la prima volta nel 1230.[3]
Successivamente il centro abitato fu aggregato al feudo di Tizzano appartenente ai Terzi; il 19 agosto 1387 la contea, comprendente, oltre a Carobbio, numerosi territori dei dintorni, fu assegnata a Niccolò Terzi il Vecchio dall'imperatore del Sacro Romano Impero Venceslao di Lussemburgo, con diploma sigillato a Norimberga.[6][7]
In seguito all'assassinio di Ottobuono de' Terzi nell'agguato di Rubiera del maggio 1409, il castello di Tizzano fu occupato dai Fieschi.[8][9] Pochi anni dopo, Niccolò de' Terzi, il Guerriero, figlio di Ottobuono, riottenne dal duca di Milano Filippo Maria Visconti la contea,[9][10] che mantenne fino al 1449, quando fu costretto alla fuga in seguito alla presa del potere da parte di Francesco Sforza; quest'ultimo investì del feudo il conte Pietro Ghirasio da Contrano, il cui figlio Agolante dopo alcuni anni alienò il castello al marchese Gianfrancesco I Pallavicino all'insaputa del fratello maggiore Anfitrione.[9][11]
Alla morte di Rolando Pallavicino nel 1529, il feudo fu a lungo conteso tra i suoi generi e dopo alcuni anni fu acquistato dal duca di Parma Ottavio Farnese. Nel 1650 il duca Ranuccio II Farnese investì del feudo il marchese Domenico Doria, i cui discendenti ne mantennero il possesso per oltre un secolo; dopo la morte di Maria Maddalena Doria alla fine del XVIII secolo, la contea fu assegnata al marchese Troilo Venturi, che ne conservò i diritti fino alla loro abolizione sancita dai decreti napoleonici del 1806.[12][9][11]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa di San Maurizio
[modifica | modifica wikitesto]Menzionata per la prima volta nel 1230, la cappella originaria, unita nel 1564 alla chiesa di Santa Giustina di Casola in un'unica parrocchia, ottenne la piena autonomia nel 1621; riedificata nei primi decenni del XIX secolo, fu distrutta da una frana nel 1855 e completamente ricostruita in stile neoclassico tra il 1861 e il 1866; affiancata dal campanile nel 1924, fu restaurata nel 1964. La struttura, sviluppata su una pianta a navata unica con tre cappelle sulla sinistra, presenta una facciata tripartita da quattro lesene doriche e coronata da un frontone; all'interno l'aula, decorata con lesene e arcate, accoglie alcune opere di pregio.[13][14][15]
Fontana Tra Rii
[modifica | modifica wikitesto]Costruita nel 1928, la fontana fu risistemata nel 2002; la simmetrica struttura in pietra è costituita da tre vasche.[16]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c La Frazione di Carobbio, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 25 settembre 2024.
- ^ [1]
- ^ a b c Dall'Aglio, p. 310.
- ^ a b Relazione di inquadramento archeologico con schede di sito e segnalazioni, p. 9.
- ^ Affò, p. 370.
- ^ Pezzana, 1837, p. 171.
- ^ Cont, p. 30.
- ^ Pezzana, 1842, p. 132.
- ^ a b c d Capacchi, p. 39.
- ^ Cont, p. 168.
- ^ a b Molossi, p. 545.
- ^ Relazione di inquadramento archeologico con schede di sito e segnalazioni, p. 13.
- ^ Dall'Aglio, pp. 310-311.
- ^ Chiesa di San Maurizio "Carobbio, Tizzano Val Parma", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 settembre 2024.
- ^ Chiesa di San Maurizio (Tizzano, Loc. Carobbio), su scn.caiparma.it. URL consultato il 25 settembre 2024.
- ^ Fontana Tra Rii (Tizzano, Loc. Carobbio), su scn.caiparma.it. URL consultato il 25 settembre 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Relazione di inquadramento archeologico con schede di sito e segnalazioni (PDF), in PSC_REL_07.2, Tizzano Val Parma, Comune di Tizzano Val Parma, luglio 2013. URL consultato il 25 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2021).
- Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo primo, Parma, Stamperia Carmignani, 1792.
- Guglielmo Capacchi, Castelli parmigiani, Volume II, Parma, Artegrafica Silva, 1979, ISBN 2020120172065.
- Paolo Cont, I Terzi di Parma, Sissa e Fermo, in Fonti e Studi, serie II, XIV-2, prefazione di Marco Gentile, 2ª ed., Parma, presso la Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, 2019, ISBN 978-88-941135-5-6.
- Italo Dall'Aglio, La Diocesi di Parma, I Volume, Parma, Scuola Tipografica Benedettina, 1966.
- Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832-1834.
- Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, Tomo primo, Parma, Ducale Tipografia, 1837.
- Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, II, Parma, Ducale Tipografia, 1842.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carobbio