Monte Gelé
Monte Gelé Mont Gelé | |
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Il Mont Gelé con il Lago Benseya (visto dal Bivacco Regondi) | |
Stati | Italia Svizzera |
Regione | Valle d'Aosta Vallese |
Altezza | 3 519 m s.l.m. |
Prominenza | 622 m |
Isolamento | 4,5 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 45°54′15″N 7°21′58″E |
Data prima ascensione | 11 agosto 1861 |
Autore/i prima ascensione | Frederick William Jacomb, Jean-Baptiste Croz e Michel Croz[1] |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Nord-occidentali |
Sezione | Alpi Pennine |
Sottosezione | Alpi del Grand Combin |
Supergruppo | Catena Gelé-Collon |
Gruppo | Gruppo Gelé-Morion |
Sottogruppo | Gruppo del Gelé |
Codice | I/B-9.I-C.5.b |
Il monte Gelé (pron. fr. AFI: [ʒəle]; 3.519 m s.l.m.), mont Gelé in francese[2] (pron. fr. AFI: [mɔ̃ ʒəle]; che significa "monte ghiacciato"), è una montagna delle Alpi Pennine nella sottosezione Alpi del Grand Combin.
Si trova lungo la linea di confine tra l'Italia e la Svizzera. Dal versante italiano si colloca nella valdostana Valpelline. Dal versante svizzero domina la valle di Bagnes nel Canton Vallese.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La montagna si trova sul confine tra Svizzera ed Italia, sullo spartiacque principale alpino; il versante italiano si trova nel comune di Ollomont.
La vetta si trova sullo spartiacque principale, compresa tra la Fenêtre de Durand a nord-ovest ed il colle di Crête Sèche a sud-est; dalla vetta si dipartono inoltre due creste secondarie, una verso nord-est, che procede in territorio svizzero fino alla Pointe d'Ayas per poi scendere quasi a picco sul ghiacciaio sottostante, ed una verso sud-ovest, che scende con pendenza abbastanza decisa verso la valle.[3]
Il monte è circondato da ghiacciai: a nord-ovest il glacier de Fenêtre, a nord-est e ad est il glacier de Crête Sèche (oggi ridotto ad un glacionevato)[senza fonte], a sud-est il ghiacciaio del Mont Gelé. Il versante occidentale è invece libero dai ghiacci, ed è costituito da una serie di pareti rocciose scoscese che più in basso diventano un erto pendio digradante.[3]
Dal punto di vista geologico, la montagna è molto omogenea, essendo costituita integralmente da granito porfiroide, spesso metamorfosato in gneiss e notevolmente laminato sui contatti; la struttura è di origine pre-triassica.[4]
Ascensione alla vetta
[modifica | modifica wikitesto]Via normale
[modifica | modifica wikitesto]La via normale alla vetta si sviluppa sulla cresta principale, risalendo dal colle del Mont Gelé.[5][6][7] Si può salire al colle per due percorsi: quello più classico dal bivacco Regondi Gavazzi (2.580 m),[8] e quello dal più recente rifugio Crête Sèche (2.398 m).[9] La salita è già di tipo alpinistico, svolgendosi in parte su ghiacciaio: è dunque necessario essere dotati della necessaria attrezzatura (ramponi, piccozza, imbragatura e corda) e procedere con la dovuta cautela.[8][10] La difficoltà del percorso è valutata in F.[2][8]
Ascesa invernale
[modifica | modifica wikitesto]La vetta del monte Gelé può essere meta di itinerari sci-alpinistici, che seguono gli itinerari estivi, passando quindi o dal bivacco Regondi o dal rifugio Crête Sèche per raggiungere il colle del Mont Gelé e da qui, per cresta, la vetta.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Buscaini, p. 296.
- ^ a b Comune di Ollomont - scheda del bivacco Regondi
- ^ a b Si veda la cartografia IGM 1:25.000 sul Portale Cartografico Nazionale
- ^ Carta Geologica d'Italia scala 1:100.000 - foglio n.28 - Aosta[collegamento interrotto]
- ^ Relazione di salita al Mont Gelé
- ^ inalto.org - relazione di salita al Mont Gelé
- ^ Val d'Aosta outdoor - relazione di salita al Mont Gelé, su vdaoutdoor.it. URL consultato il 5 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2008).
- ^ a b c gulliver.it - relazione di salita dal bivacco Regondi, su gulliver.it. URL consultato il 5 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2008).
- ^ ilgav.com - relazione di salita dal rifugio Crête Sèche Archiviato il 7 ottobre 2008 in Internet Archive.
- ^ a b Relazione di salita invernale alla vetta
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gino Buscaini, Alpi Pennine, vol. I, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1971.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monte Gelé
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Monte Gelé, su Peakware.com.
- (EN) Monte Gelé, su Peakbagger.com.
- Il Mont Gelé su camptocamp.org, su camptocamp.org.