Mattheus Terwesten

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Autoritratto, 1724

Mattheus Terwesten (L'Aia, 23 febbraio 1670L'Aia, 11 giugno 1757) è stato un pittore, disegnatore e decoratore d'interni olandese.

Fratello di Augustinus Terwesten, e padre di Pieter e Augustinus fu allievo del fratello, di Willem Doudijns e di Daniel Mijtens II[1][2]. Quando il fratello maggiore partì per Berlino, terminò le opere da questi lasciate incompiute[2].

Venere e Adone

Si recò a Roma, passando per Berlino, nel 1695 e vi rimase fino al 1699, aderendo alla Schildersbent con il soprannome di Arend[1]. Nel 1710 divenne pittore di corte di Federico I di Prussia e docente all'Accademia delle arti di Prussia[1].

Fu anche direttore dell'Accademia delle arti di Prussia e direttore, nonché fondatore, dell'Accademia dell'Aia[1].

Collaborò con i suoi fratelli e con i pittori di nature morte per i suoi dipinti decorativi. Tra i suoi noti collaboratori vi erano i pittori fiamminghi Pieter Hardimé e Gaspar Peeter Verbruggen il Giovane, che lavorarono entrambi nelle Repubblica delle Sette Province Unite durante la loro carriera[3].

Natura morta di fiori con putti, in collaborazione con Pieter Hardimé

Rappresentò molteplici tipologie di soggetti, tra cui soggetti religiosi, allegorici, storici e mitologici, architetture, figure e ritratti[1]. Fu un seguace di Daniel Marot[1]. Una tra le sue opere più importanti fu Cristo sul Monte degli Ulivi nella chiesa dei Giansenisti all'Aia[2].

Furono suoi allievi Herman Diederik Cuipers, Pieter van Cuyck, Jan van Gool, Johan Graham, Hendrik van Hulst, Jan Jacob Nachenius, Andries Storck, Augustinus Terwesten II e Pieter Terwesten[1].

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