Centaurea margaritacea

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Centaurea margaritacea
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCarduoideae
TribùCardueae
SottotribùCentaureinae
InfratribùCentaurea Group
GenereCentaurea
SpecieC. margaritacea
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCichorioideae
TribùCardueae
SottotribùCentaureinae
GenereCentaurea
SpecieC. margaritacea
Nomenclatura binomiale
Centaurea margaritacea
Ten., 1831

Centaurea margaritacea Ten., 1831 è una pianta erbacea, angiosperma dicotiledone, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Si presenta come una pianta biennale erbacea alta dai 40 ai 120 cm. Gli steli sono eretti, molto ramificati. Le foglie sono rade lungo il fusto e strette. I fiori sono disposti in capolini, avvolti da un involucro di brattee lunghe fino a 20 mm, dorate e provvisti di setole. I petali sono color crema, tubolari interni, quasi bianchi. I semi sono di colore marrone chiaro. Fiorisce tra giugno e luglio.[3]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

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Cresce in ambienti rupestri e su terreni sabbiosi delle pianure alluvionali. Questa pianta è nativa dell'Ucraina.

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[4], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[5] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[6]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]

La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Centaureinae è una di queste).[7][8][9][10]

Il genere Centaurea elenca oltre 700 specie distribuite in tutto il mondo, delle quali un centinaio sono presenti spontaneamente sul territorio italiano.

La classificazione della sottotribù rimane ancora problematica e piena di incertezze. Il genere di questa voce è inserito nel gruppo tassonomico informale Centaurea Group formato dal solo genere Centaurea. La posizione filogenetica di questo gruppo nell'ambito della sottotribù è definita come il "core" della sottotribù; ossia è stato l'ultimo gruppo a divergere intorno ai 10 milioni di anni fa.[9][10][11][12]

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Centaurea concolor Lacaita
  • Centaurea klokovii Oppermann ex Klokov
  • Centaurea leucolepis DC.
  • Centaurea splendens L.
  • Centaurea splendens var. feichtingeriana (J.Wagen.) Gajic
  • Jacea margaritacea (Ten.) Soják
  • Jacea splendens (L.) Soják
  • Phalolepis splendens (L.) Cass.
  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 16 giugno 2021.
  3. ^ https://redbook-ua.org/item/centaurea-margaritacea-ten/
  4. ^ Judd 2007, pag. 520.
  5. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  6. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  7. ^ Funk & Susanna 2009, pag. 303.
  8. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 138.
  9. ^ a b Barres et al. 2013.
  10. ^ a b Herrando et al. 2019.
  11. ^ Funk & Susanna, pag. 308.
  12. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 144.

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