Seth Hoffman

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Samuel S. Hoffman, detto Seth (Filadelfia, 8 settembre 1895New York, 2 agosto 1948), è stato un pittore, incisore e insegnante statunitense. È famoso soprattutto per le stampe in bianco e nero realizzate con la tecnica del monotipo.

Seth Hoffman nacque l'8 settembre 1895 a Filadelfia dove studiò alla Pennsylvania Academy of the Fine Arts dal 1914 al 1920[1]. In questo stesso anno si sposò con l'attrice di teatro Molly Gaylburd, nota con il nome d'arte di Marie "Molly" Gilbert[2]. Nel biennio 1921-1922 si trasferì a Parigi per studiare all'École des beaux-arts[3]. Al suo ritorno in America si stabilì nello stato di New York, abitando in varie città della contea di Westchester fra le quali Peekskill[4]. Accanto ai ritratti, i paesaggi e le località di questa contea sono fra i temi più ricorrenti nei suoi quadri e nelle sue stampe. Divenuto docente d'arte all'International Ladies' Garment Workers' Union, nel 1940 si stabilì a New York. In questa città morì, dopo una lunga malattia, il 2 di agosto del 1948 al Mount Sinai Hospital.

«Seth Hoffman [and others] represent the unglamorous, yet highly energetic ebbs and flows of urban Jewish life in New York City. Vibrant scenes portraying traffic, vendors, and people engaged with each other in various activities create a context and visual record of life in the city.»

Seth Hoffman ha esposto in numerose mostre personali. Fra queste si ricordano quelle tenute a New York nelle gallerie Macbeth (nel febbraio e nel novembre 1930[6][7] e di nuovo nel febbraio 1932[8]), Grand Central e Milch (1935)[9]; a Boston alla Casson Gallery; a Chicago alla O'Brien Gallery; a Providence alla Tilden & Thurber Gallery. Altre sue personali si sono tenute al Milwaukee Art Institute, al Detroit Institute of Arts, alla Grand Rapids Art Gallery, al Westchester Center di White Plains e alla National Academy of Design nel 1940[10].
Agli inizi del 1934 la contea di Westchester gli commissionò una serie di stampe che ne documentassero vie cittadine e paesaggi. Completata prima della fine del 1934, la serie è tuttora visibile nella sua interezza negli uffici pubblici della contea[11].
Nel 1945 il quadro Rooftops - Peekskill fu selezionato per l'esposizione Portrait of America organizzata dall'Associazione "Artists for Victory"[12].

Seth Hoffman nei musei

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Opere di Hoffman si trovano nelle collezioni permanenti dei seguenti musei:

  • Anonimo, Hoffman Works to Be Shown, The New York Times, 24 dicembre 1934
  • Philippe De Montebello, Margaret Aspinwall (a cura di), The Painterly Print: Monotypes from the Seventeenth to the Twentieth Century, Metropolitan Museum of Art, 1980
  • Howard Devree, Among the new exhibitions - Hoffman's Students, The New York Times, 10 dicembre 1944
  • David Dubinsky, Charcoal drawing by Seth Hoffman, Guide to the ILGWU - Kheel Center for Labor-Management Documentation and Archives, Cornell University Library, 1940
  • Peter H. Falk (a cura di), Who Was Who in American Art: 1564-1975, Sound View Press, 1999
  • Lundi Gilbert, The Monotypes of Seth Hoffman, Prints Vol.1 N.2, gennaio 1931, pag. 28-35
  • Ruth Green Harris, Sculpture Through Ages: Lilian Prentiss, Prendergast, Hoffman and Others, The New York Times, 9 novembre 1930
  • Melissa Hiller, The Eye of the Collector: Images of the New World from the Sigmund R. Balka Collection: Introduction essay, Jewish Community Center of Greater Pittsburgh, 2013
  • Marlene Park, Gerald E. Markowitz, New Deal for Art: The Government Art Projects of the 1930s with Examples from New York City & State, Gallery Association of New York State, 1977, p. 90
  • Normal Raquette, Charcoal Drawings in Museum: One-man print show exhibiting charcoal drawing and monotype at New York State Normal School at Potsdam, Potsdam, NY, 1940
  • Jean Bloch Rosensaft (a cura di), The Eye of the Collector: The Jewish Vision of Sigmund R Balka; Hebrew Union College, New York, 2006, pag. 103
  • Meyer Wagman, Type: the Invisible Ambassador, PM Vol. III N.4, dicembre 1936
  • Frank E. Washburn Freund, Monotypes by Seth Hoffman, The Boston Herald, 16 febbraio 1930