Indice
Porto Marghera
Porto Marghera | |
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Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Venezia |
Comune | Venezia |
Località | Marghera |
Mare | Adriatico |
Lago | Laguna veneta |
Infrastrutture collegate | Strada statale 11 Padana Superiore A57 Tangenziale di Mestre Strada statale 309 Romea |
Tipo | container, project e general cargo, passeggeri, traghetti, turistico, commerciale, petrolifero, petrolchimico |
Gestori | Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale |
Coordinate | 45°27′40.73″N 12°16′11.91″E |
Porto Marghera (sigla internazionale UN/LOCODE: IT GHE)[1] è un’infrastruttura marittima italiana sull'Adriatico, ricompresa nel comune di Venezia.
Si estende su una superficie complessiva di oltre 2.000 ettari dei quali circa 1.400 occupati da attività industriali, commerciali e terziarie, circa 350 occupati da canali navigabili e bacini, 130 riservati al porto commerciale e il restante suolo occupato da infrastrutture stradali e ferroviarie. Sito di Interesse Nazionale in base alla legge 426/1998 che ne riconosce l’alto rischio ambientale e la necessità di bonifica e messa in sicurezza.[2][3][4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]A partire dal 1917 la Società Porto Industriale realizzò la grande zona industriale di Porto Marghera, bonificando i terreni lagunari e costruendo ferrovie, canali artificiali navigabili e strade. In particolare, ogni azienda della zona venne collegata alla rete ferroviaria nazionale attraverso due rami ferroviari (oggi denominati Linea Petroli e Linea Enichem).[5]
Il 17 maggio 1922 fu inaugurato il canale Vittorio Emanuele, che collegava la stazione marittima a Marghera, e nel 1925 si aprì ufficialmente il traffico. Nel giro di pochi anni, tra il 1920 e il 1928, si erano insediati a Marghera ben 51 stabilimenti attivi nel settore metallurgico, chimico, meccanico, cantieristico, petrolifero, elettrico.[6]
Durante la seconda guerra mondiale la rete ferroviaria di Porto Marghera venne pesantemente bombardata dagli alleati, ma fu rapidamente ricostruita ed ampliata, con la realizzazione dei parchi ferroviari Breda e Nuovo.[7]
Nel 2012 viene inaugurato un nuovo parco ferroviario nei pressi del porto per ristrutturare e rafforzare l'infrastruttura ferroviario-portuale. Realizzato con un intervento da 12,2 milioni di euro, cofinanziati dall'Unione europea per 900.000 euro attraverso il programma TEN-T.[8][9]
Nel 2018, Eni e NextChen, controllata del gruppo Technimont, hanno avviato lo studio di fattibilità tecnico-economica per la riconversione industriale dell'ex raffineria in un impianto a basso impatto ambientale, che dovrebbe produrre energia, idrogeno e bioetanolo a partire da rifiuti solidi urbani e plastiche non riciclabili.[10][11]
La legge finanziaria per l'anno 2020 ha istituito una zona logistica semplificata nel porto di Marghera, che beneficia di semplificazioni burocratiche e di sgravi fiscali, risultando compatibile con la normativa europea in tema di aiuti di Stato.[12][13][14]
Entro il 2025 è prevista la realizzazione sull'ex area Montefibre, di una nuova stazione terminal per il trasporto dei container.[15]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ United Nations Code for Trade and Transport Locations (UN/LOCODE) for Italy.
- ^ Porto Marghera, su comune.venezia.it.
- ^ Porto Marghera: fra i precursori nel risanamento ambientale, su eni.com.
- ^ Legge 9 dicembre 1998, n. 426, su parlamento.it.
- ^ Societa' Porto Industriale di Porto Marghera, su albumdivenezia.it.
- ^ Il Porto di Venezia: passato, presente e futuro (PDF), su gnrac.it.
- ^ Chi siamo?, su Esercizio Raccordi Ferroviari di Porto Marghera spa.
- ^ Parco Ferroviario nel porto commerciale di Marghera, su Porto di Venezia.
- ^ Inaugurato il parco ferroviario di Marghera, su Venezia Today.
- ^ Gianluca Zapponini, Nel nome dell’idrogeno. La scommessa di Eni e Snam per l’industria, su industriaitaliana.it, 28 ottobre 2019 (archiviato il 30 ottobre 2019).
- ^ (EN) Eni, Maire Tecnimont collaborate on new waste to hydrogen technology, su nsenergybusiness.com, 11 giugno 2019 (archiviato il 30 ottobre 2019).
- ^ “Legge speciale, Zls e sostegno all’economia”, su lapiazzaweb.it. URL consultato il 12 marzo 2020 (archiviato il 12 marzo 2020).
- ^ Via libera alla Zona Logistica Semplificata: ecco le linee guida, su confindustria.venezia.it. URL consultato il 12 marzo 2020 (archiviato il 12 marzo 2020).
- ^ Vincenzo Marinese: bilancio e prospettive economiche 2020, su veneziaradiotv.it (archiviato il 12 marzo 2020).
- ^ Investimenti di potenziamento, su Porto di Venezia. URL consultato l'8 novembre 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Porti d'Italia per flusso di passeggeri
- Porti d'Italia per flusso di merci
- Canale dei petroli
- Canale Vittorio Emanuele III
- Canale Malamocco-Marghera
- Porto di Venezia
- Stazione di Venezia Marghera Scalo
- Società Porto Industriale di Venezia
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Porto Marghera
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, su port.venice.it. URL consultato il 21 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2014).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316409049 |
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