Mario Luzzatto Fegiz
Mario Luzzatto Fegiz (Trieste, 12 gennaio 1947) è un giornalista, critico musicale e saggista italiano, inviato del Corriere della Sera.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio dello statistico Pierpaolo Luzzatto Fegiz, ha esordito nel programma radiofonico di Rai Radio 1 nel 1969 Per voi giovani.[1]
Collabora con il Corriere della Sera fin dal 1971, quando fu assunto dal direttore Giovanni Spadolini, occupandosi delle notizie discografiche e di critica musicale; per il quotidiano segue da decenni, come inviato, il Festival di Sanremo. Negli anni ha ricoperto diversi ruoli, da personaggio televisivo (Mister Fantasy, 1981-84), conduttore televisivo e giudice in vari programmi (come Music Farm su Rai 2), a direttore della casa editrice Sperling & Kupfer.[2].
Nel 1982, con lo pseudonimo di Faffner, ha scritto il testo del brano L'oracolo di Delfi, inciso da Giuni Russo e incluso in Vox (1983). Il brano, oltre a ispirarsi al famoso omonimo oracolo, tra i più importanti dell'antica Grecia, contiene diverse citazioni di Socrate, in lingua greca, di Erodoto e di Freud. L'anno seguente ha collaborato nuovamente con la cantautrice, scrivendo insieme a lei il testo del brano Una sera molto strana, incluso in Mediterranea (1984).[3] Negli anni 2000 ha fatto parte della commissione del Premio Lunezia.
Dal 2012 porta in scena nei teatri italiani lo spettacolo Io odio i talent show, da lui scritto e interpretato, con la regia di Maurizio Colombi, basato sulle difficoltà di un critico musicale nell'era digitale e dei talent show.[4] Dall' one-man show è stato tratto un omonimo libro, pubblicato dalla Guido Veneziani Editore.
Il giorno del suo settantesimo compleanno, il 12 gennaio 2017, è stata pubblicata per la Hoepli la sua autobiografia Troppe zeta nel cognome, il cui titolo è tratto da una frase pronunciata negli anni novanta da Pippo Baudo, che ne ha curato la prefazione.[5]
Luzzatto Fegiz è socio del Rotary Club e possiede una collezione di 18000 dischi.[6]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Morte di un cantautore: biografia di Luigi Tenco, Milano, Gammalibri, 1976, SBN IT\ICCU\SBL\0017846.
- Lucio Dalla: primo tempo, Milano, RCS Mediagroup, 2012, ISBN 978-88-6126-096-2.
- Io odio i talent show, Milano, Guido Veneziani Editore, 2013, ISBN 978-88-905550-4-6.
- Troppe zeta nel cognome, Milano, Hoepli, 2017, ISBN 978-88-203-7828-8.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mario Luzzatto Fegiz - Le interviste, in IlSussidiario.net. URL consultato il 20 settembre 2020.
- ^ Mario Luzzatto Fegiz, su Trieste.Com. URL consultato il 29 luglio 2009.
- ^ Giuni Russo: dal prossimo aprile finalmente su CD gli album Vox e Mediterranea :: News :, su OndaRock. URL consultato il 20 settembre 2020.
- ^ Io odio i talent show, Fegiz debutta a teatro, in Corriere della Sera, 22 aprile 2012. URL consultato il 17 febbraio 2017.
- ^ Aldo Cazzullo, Luzzatto Fegiz, l'autobiografia. Storie e cattiveria in musica, in Corriere della Sera, 17 gennaio 2017. URL consultato il 17 febbraio 2017.
- ^ Luzzatto Fegiz Mario: la biografia, su meetingrimini.org, 14 agosto 2014. URL consultato il 14 ottobre 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Mario Luzzatto Fegiz
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mario Luzzatto Fegiz
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su marioluzzattofegiz.it.
- (EN) Mario Luzzatto Fegiz, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Mario Luzzatto Fegiz, su Discogs, Zink Media.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 160255767 · ISNI (EN) 0000 0001 0759 6861 · SBN SBLV013007 · GND (DE) 14294890X · J9U (EN, HE) 987007351695605171 |
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