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Juan Azor
Juan Azor (Lorca, 1535 – Roma, 19 febbraio 1603) è stato un filosofo e presbitero spagnolo, membro della Compagnia di Gesù.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato nella provincia di Murcia, nel sud della Spagna, entrò nella Compagnia di Gesù il 18 marzo 1559, e divenne professore di filosofia e poi di teologia, sia dogmatica sia morale, a Piacenza, Alcalá de Henares e Roma. Fu uno dei membri del primo comitato, che il padre generale dei gesuiti, Claudio Acquaviva, incaricò per la scrittura della "Ratio Studiorum".
Azor fu un uomo di vasta e solida cultura, molto versato nel greco, ebraico e nella storia, così come nella scienza teologica. La sua opera principale, per la quale è ricordato, riguarda la teologia morale, in tre volumi in folio: Institutiones Moralium, in quibus universae quaestiones ad conscientiam recte aut prave factorum pertinentes breviter tractantur pars 1ma, il cui primo volume venne pubblicato nel 1600 a Roma, il secondo sei anni più tardi e l'ultimo nel 1611. Il lavoro incontrò un lusinghiero successo a Roma e in tutte le sedi europee di insegnamento, e venne onorato da un breve prefazione di papa Clemente VIII. Numerose altre edizioni vennero pubblicate a Brescia, Venezia, Lione, Colonia, Ingolstadt, Parigi, Cremona e Roma. Il lavoro ha continuato a mantenere la sua importanza nel corso dei secoli successivi e venne fortemente consigliato da Jacques-Bénigne Bossuet nei suoi statuti sinodali, e fu tenuto in grande considerazione da Alfonso Maria de' Liguori. Jean-Pierre Gury parla di Azor come un "Probabliorista moderato, in sapienza, in profondità di apprendimento e in gravità di giudizio che meritatamente è tenuto in alto rango tra i teologi". Esistono ancora oggi, in forma autografa, altre opere di Azor, a Roma, negli archivi dei gesuiti, un commento al Cantico dei cantici; a Würzburg, un'esposizione dei Salmi e ad Alcalá, vari trattati teologici su parti della Summa Theologiae di Tommaso d'Aquino.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Juan Azor, Institutiones morales. Pars prima, Romae, apud Aloysium Zannettum, 1600. URL consultato il 30 aprile 2015.
- (LA) Juan Azor, Institutiones morales. Pars secunda, Mediolani, ex typographia Petri Martyris Locarni, 1608. URL consultato il 30 aprile 2015.
- (LA) Juan Azor, Institutiones morales. Pars tertia, Brixiae, apud Franciscum Tebaldinum, 1612. URL consultato il 30 aprile 2015.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Catholic Encyclopedia del 1913
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Juan Azor
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Juan Azor, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- Opere di Juan Azor, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Juan Azor, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Juan Azor, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- Juan Azor nell'Archivio storico della Pontificia Università Gregoriana, su unigre.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 61889251 · ISNI (EN) 0000 0001 1065 9317 · SBN BVEV018783 · BAV 495/120165 · CERL cnp00484389 · GND (DE) 124866166 · BNE (ES) XX841933 (data) · CONOR.SI (SL) 263093091 |
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