Joaquín Nin

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Joaquín Nin

Joaquín Nin, oppure Joaquín Nin y Castellanos (L'Avana, 29 settembre 1879L'Avana, 24 ottobre 1949), è stato un compositore, musicologo e pedagogo cubano.

Joaquín Nin nacque il 29 Settembre 1879, a L'Avana, da padre catalano, Joaquin Nin Tudó, approfondì le sue conoscenze musicali in Europa, a Barcellona, dove visse sin da infante e nel 1896 fu nominato vice direttore dell'Istituto Catalano di Musica,[1] e a Parigi, dove studiò sotto la guida di Moritz Moszkowski (1854-1925) per il pianoforte e di Vincent d'Indy (1851-1931) per la composizione,[2][3] e dove successivamente assunse la carica di professore di piano alla Scola Cantorum nel 1906.[4]

Dopo aver soggiornato per qualche anno a Cuba ed a Berlino, si stabilì a Bruxelles e, in seguito, a Parigi.[4]

Joaquin Nin era nato a L'Avana, quando l'isola era una colonia spagnola, quando vi morì, nel 1949, Cuba era diventata una repubblica indipendente.[4]

Joaquín Nin artisticamente è stato vicino sia alla musica spagnola sia a quella cubana. La sua opera si ispirò al canto popolare e alla musica barocca spagnola.[4]

Ugualmente importanti sono le sue opere per violino e piano composte prevalentemente, alla fine degli anni venti, in un momento di grande fermento per la cultura spagnola.[4]

Insieme alla sua attività di pedagogo, ha offerto concerti come interprete di repertori storici, facendo conoscere l'opera delle più importanti scuole musicali del XVI secolo.[1][3]

Come musicologo e pianista si interessò a opere antiche di clavicembalo di compositori inglesi, italiani, francesi, tedeschi.[5] Si è dedicato alla ricostruzione storica di opere di autori francesi come François Couperin, Jean-Philippe Rameau e Louis-Claude Daquin, oltre che di 33 antiche sonate di autori spagnoli, che comprendono opere del padre Antonio Soler, Mateu Ferrer i Oller, Mateo Albéniz, Cantallos,[5] precedute da un approfondito studio storico intitolato Seize Sonates Anciennes d’Auteurs Espagnols (1925), Dix-sept sonates et piecès anciennes d’auteurs espagnols (1928), Siete cantos líricos españoles antiguos (1926) e Siete canciones picarescas españolas antiguas (1926).[5]

Nel corso della sua carriera, ebbe contatti e rapporti di amicizia e di lavoro con numerosi musicisti, quali Felipe Pedrell (1841-1922), Vincent d'Indy, Enrique Granados (1867-1916), Maurice Ravel (1875-1937), Manuel de Falla (1876-1946), Georges Jean-Aubry (1882-1950) e Adolfo Salazar (1890-1958).[1]

Compose opere per diversi generi: musica strumentale solista, soprattutto per pianoforte, musica da camera e vocale con accompagnamento,[1] quali Suite de valses lyriques, Danza ibérica,[1][2]e si distinse nell'ambito del camerismo, per un gusto secco e prezioso vicino a quello di Manuel de Falla.[6]

Pubblicò numerosi studi sulla musica, tra i quali i suoi saggi su etica e filosofia dell'arte e altri soggetti che sono stati pubblicati da molti giornali europei e latino-americani, tra cui Guide musical, Monde Musical, Courrier Musical, Pro-Arte Musical y Musicalia.[5]

Dal matrimonio con la prima moglie, la cantante Rosa Culmell nacquero il famoso compositore e pianista Joaquín Nin Culmell, e l'attrice e scrittrice Anaïs Nin.[4]

  • Veinte cantos populares españoles, voce e piano 1923;
  • Danza ibérica, piano, 1926;
  • En el jardín de Lindaraja, violino, piano, 1927;
  • Cadena de valses, piano, 1929;
  • Canto elegíaco, per mezzosoprano e orchestra, 1929;
  • Cinco comentarios, violino e piano, 1929;
  • Mensaje a Claudio Debussy, abbozzo sinfonico per piano, 1929;
  • Segunda danza ibérica, piano, 1930;
  • Diez villancicos españoles, voce e piano, 1932;
  • Variaciones sobre un tema frívolo, piano, 1933;
  • Le chant du veilleur, per mezzosoprano, violino e piano, 1937;
  • Canto de cuna para los huérfanos de España, piano, 1939;
  • Minué en estilo antiguo ("De Murcia", "De Andalucía", "De Castilla"), quartetto di liuti, piano, 1940.
  1. ^ a b c d e (ES) El compositor Joaquín Nin Castellanos (La Habana 1879-1949): un estudio monográfico (Poster expuesto en el III Encuentro de Jóvenes Investigadores Iberoamericanos de la U. de Valladolid, CTRI, 25/XI/2009), su academia.edu. URL consultato l'11 aprile 2019.
  2. ^ a b Joaquín Nin, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'11 aprile 2019.
  3. ^ a b (EN) Biography of Joaquín Nin-Castellanos (1879-1949), su thebiography.us. URL consultato l'11 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2019).
  4. ^ a b c d e f Joaquin Nin Castellanos, su corohispanoamericano.it. URL consultato l'11 aprile 2019.
  5. ^ a b c d (ES) Joaquín Nin Castellanos, su dbe.rah.es. URL consultato l'11 aprile 2019.
  6. ^ Joaquín Nin y Castellano, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967.
  • (ES) A. V. Casanova Oliva, Nin, in Diccionario de la música española e hispanoamericana, VII, Madrid, Sociedad General de Autores y Editores, 2000.
  • (FR) H. Collet, L'Essor de la musique espagnole au XX siècle, Parigi, 1929.
  • (ES) H. Collet, Obras y trabajos de Joaquín Nin, Parigi, 1939.
  • (ES) O. Mayer-Serra, Música y músicos latinoamericanos, Città del Messico, Atlante, 1947.
  • (ES) J. Nin-Culmell, Joaquín Nin: Pro Arte e Ideas y comentarios, Barcellona, Dirosa, 1974.
  • (ES) C. Pérez Sentenat, Joaquín Nin, L'Avana, Conservatorio Nacional, 1939.
  • (ES) A. Ramírez, Compositores cubanos de hoy: Joaquín Nin, Parte I y II, in Carteles, L'Avana, 1942.
  • (ES) M. Sánchez, Orquesta Filarmónica de La Habana. Memoria 1924-1959, L'Avana, 1979.

Voci correlate

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