Indice
Hecastocleis shockleyi
Hecastocleis shockleyi | |
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Infiorescenza | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Hecastocleidoideae Panero & V.A.Funk, 2002 |
Tribù | Hecastocleideae Panero & V.A.Funk, 2002 |
Genere | Hecastocleis A.Gray, 1882 |
Specie | H. shockleyi |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Cichorioideae |
Tribù | Mutisieae |
Sottotribù | Gochnatiinae |
Genere | Hecastocleis A.Gray |
Specie | H. shockleyi |
Nomenclatura binomiale | |
Hecastocleis shockleyi A.Gray, 1882 |
Hecastocleis shockleyi (A.Gray, 1882) è una pianta della famiglia delle Asteraceae, nativa degli Stati Uniti sud-occidentali. È l'unica specie del genere Hecastocleis A.Gray, 1882 (nonché della tribù Hecastocleideae Panero & V.A.Funk, 2002 e della sottofamiglia Hecastocleidoideae Panero & V.A.Funk, 2002).[1][2][3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il portamento di queste specie è perenne arbustivo con fusti ramificati che possono raggiungere una altezza di 40–80 cm; (massimo 150 cm), sono ricoperti da una rada peluria ghiandolare.[4][5][6][7][8][9]
Le foglie di questa specie sono dimorfiche: lungo il caule sono presenti piccole foglie sessili a disposizione alternata con forme da lineari a strettamente ovate, mucronate, appuntite e con margini spinosi (3 - 6 spine per foglia); le altre sono fascicolate alla base dei brachiblasti. Lunghezza delle foglie: 1 – 4 cm.
Le infiorescenze sono composte da gruppi di capolini (da1 a 5) terminali (all'apice di ogni ramificazione) e solitari. Ogni gruppo è sotteso da ampie foglie bratteali giallo-verdastre e spinose (formano un involucro secondario). I capolini, discoidi, sono formati da un involucro a forma strettamente cilindrica (10 mm di lunghezza) composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee disposte su 3 - 4 serie in modo embricato e gradato sono spinose (o lanose all'apice). Il ricettacolo, a forma piatta, è glabro e privo di pagliette (è nudo).
I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). Inoltre i fiori sono singoli, ermafroditi, actinomorfi e fertili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la corolla è tubulosa (lunghezza 10 mm) con 5 profondi lobi. Il colore dei fiori è biancastro (rosaceo all'inizio della fioritura).
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri o papillosi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo. Le antere in genere hanno una forma sagittata con base caudata (le appendici sono fimbriate). Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica o schiacciata ai poli.
- Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due divergenti, corti (da 0,1 a 0,5 mm) è apici arrotondati. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. L'ovulo è unico e anatropo.
I frutti sono degli acheni (lunghi 5 mm) con pappo. La forma dell'achenio è cilindrica con 4 - 5 nervature poco appariscenti e superficie glabra di colore marrone. Il carpopodium è inconsistente. I pappi sono formati da una coroncina di scaglie lunghe 1 – 2 mm direttamente inserite nel pericarpo parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Cresce in condizioni ambientali estreme nelle montagne aride nei pressi della Death Valley e di Las Vegas (Nevada meridionale e California orientale) a quote variabili tra 1.700 - 2.000 metri di altezza.[11]
Cresce su terreni aridi, di origine granitica o basaltica, sino a 1700–2000 m di altitudine.[12]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]La sottofamiglia di questa specie, da un punto di vista filogenetico, si trova tra il gruppo Wunderlichioideae e Gochnatioideae e la sottofamiglia Pertyoideae (compreso il resto della famiglia) con un periodo di separazione attorno ai 50 milioni di anni.[1]
Hecastocleis è un genere monotipico che tradizionalmente è stato inserito nella tribù Mutisieae della sottofamiglia Cichorioideae. Recenti studi filogenetici riconoscono al genere caratteristiche originali che ne giustificano la inclusione in una tribù (Hecastocleideae) ed in una sottofamiglia (Hecastocleoideae) a sé stanti.[7][8]
Il numero cromosomico di queste piante è: 2n = 16.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 1º febbraio 2021.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 1º febbraio 2021.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ a b Funk & Susanna 2009, pag. 261.
- ^ a b c Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 118.
- ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 6 maggior 2021.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Hecastocleis shockleyi, su USDA Plants Profile. URL consultato il 6 dicembre 2010.
- ^ Hecastocleis shockleyi, su Flora of North America. URL consultato il 6 dicembre 2010.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bremer K., Asteraceae: Cladistics and classification, Portland, OR, Timber Press, 1994.
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hecastocleis shockleyi
- Wikispecies contiene informazioni su Hecastocleis shockleyi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Hecastocleis shockleyi Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Hecastocleis Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Photo gallery, su calphotos.berkeley.edu.