Enrico De Angeli
Enrico De Angeli (30 aprile 1900 – 22 marzo 1979) è stato un ingegnere italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Enrico De Angeli si laurea in Ingegneria Civile nel 1924, dopo aver partecipato come volontario alla Grande Guerra.[1]
Negli anni Trenta non ha studio né abitazione in città. Vive con la moglie in vari alberghi. Lo si incontra spesso nei caffè, mentre discute animatamente e disegna «con mano felicissima - su ritagli di giornale, sul rovescio di stampati, anche su tovaglioli di carta - progetti di palazzi, ville, negozi, con straordinaria bellezza e creatività»[2][3]
Segnato dalle persecuzioni antiebraiche, realizza una sola architettura a Bologna, nel 1933: la villa Gotti sul colle di San Mamolo, uno dei capolavori del razionalismo architettonico bolognese.[3]
Tornato a Bologna nel dopoguerra, pur non ricevendo grandi commesse, lascierà la sua impronta nell'allestimento di alcuni importanti uffici e negozi: Schiavio e Corradi[4] in via Rizzoli, la valigeria Cremonini[5] in via d'Azeglio.[3]
Svolgerà anche una intensa collaborazione con la ditta Castelli per il design di mobili. Sarà infine autore di tombe di notevole pregio nel cimitero della Certosa[3], tra cui si segnalano l'edicola Finzi (1939) nel cimitero ebraico, la cappella Baldovino (1951) nel Campo degli Ospedali, la tomba Caruso nel Chiostro III.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Daniele Vincenzi, De Angeli Enrico, su Storia e Memoria di Bologna, Istituzione Bologna Musei. URL consultato il 4 maggio 2021.
- ^ Pompilio Mandelli, Via delle Belle Arti, ed. accr. e corretta, San Giorgio di Piano, Minerva Edizioni, 2002, p. 37, nota 13
- ^ a b c d 1933 - La villa Gotti di Enrico De Angeli, su Bologna Online. Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi, Biblioteca Salaborsa, 26 aprile 2021, ultimo aggiornamento il 10 maggio 2023. URL consultato il 5 luglio 2024.
- ^ ex Negozio Corradi, su PatER - portale del patrimonio culturale dell'Emilia Romagna, Assessorato alla cultura e paesaggio - Servizio patrimonio culturale. URL consultato il 4 maggio 2021.
- ^ Valigeria Cremonini, su PatER - portale del patrimonio culturale dell'Emilia Romagna, Assessorato alla cultura e paesaggio - Servizio patrimonio culturale. URL consultato il 4 maggio 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Franco Bergonzoni, Nove secoli d'arte a Bologna. Rilettura cronologica d'opere di Guido Zucchini, Bologna, Atesa, 1977, p. 137
- G. Bernabei, G. Gresleri, S. Zagnoni, Bologna moderna, 1860-1980, Bologna, Patron, 1984, pp. 122-123
- Maria Beatrice Bettazzi, Fra razionalismo e retorica monumentale. Gli anni tra le due guerre, in Angelo Varni (a cura di), Rinnovare Bologna. Tra '800 e '900, Bologna, Bononia University Press, 2019, pp. 56-57
- Giuliano Gresleri, L'immaginaria architettura di Enrico De Angeli (PDF), in Giuliano Gresleri e Pier Giorgio Massaretti (a cura di), Norma e arbitrio. Architetti e ingegneri a Bologna, 1850-1950, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 251-260 e pp. 389-390. (archive.org)
- Pompilio Mandelli, Via delle Belle Arti, ed. accr. e corretta, San Giorgio di Piano, Minerva Edizioni, 2002, p. 37, nota 13
- Andrea Morpurgo, Enrico De Angeli. Un maestro senza allievi, in Anna Maria Guccini (a cura di), Attraverso gli archivi di architettura. La trasmissione del sapere. Maestri e allievi lungo la via Emilia, atti, Bologna, Provincia – Fontanelice, Comune di Fontanelice, Archivio Museo Giuseppe Mengoni, 2001, pp. 201-216
- Giuliano Gresleri e Pier Giorgio Massaretti (a cura di), Norma e arbitrio. Architetti e ingegneri a Bologna, 1850-1950, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 389-390
- Luigi Vignali, Alfredo Leorati (a cura di), Regesto degli architetti bolognesi membri effettivi o corrispondenti dell'Accademia Clementina, Casalecchio di Reno, Grafis, 1995
- Giancarlo Bernabei (a cura di), Gli scritti e l'opera di Enrico De Angeli, Bologna, Pàtron, 1985
- Beatrice Buscaroli e Roberto Martorelli (a cura di), Luci sulle tenebre. Tesori preziosi e nascosti dalla Certosa di Bologna, Bologna, Bononia University Press, 2010, ISBN 9788873955306.
- Maria Beatrice Bettazzi, Il bel cimitero di Bologna: architetti al lavoro alla Certosa (PDF), in Gli spazi della memoria. Architettura dei cimiteri monumentali europei, Roma, Luca Sossella Editore, 2005, pp. 194. URL consultato il 28 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2006).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Enrico De Angeli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Daniele Vincenzi, De Angeli Enrico, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
- (EN) Opere di Enrico De Angeli, su Open Library, Internet Archive.
- Enrico De Angeli, su PatER - Catalogo del Patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna.
- De Angeli Enrico (1900/ 1979), su Catalogo Generale dei Beni Culturali. URL consultato il 5 luglio 2024.
- Parte del testo è tratta da 1933 - La villa Gotti di Enrico De Angeli, su Bologna Online. Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi, Biblioteca Salaborsa, 26 aprile 2021, ultimo aggiornamento il 10 maggio 2023. URL consultato il 5 luglio 2024. pubblicato con licenza CC-BY-SA 4.0
Controllo di autorità | VIAF (EN) 30449821 · ISNI (EN) 0000 0000 6681 5203 · ULAN (EN) 500066238 · LCCN (EN) n85252420 · GND (DE) 123616182 |
---|