Turki bin Sultan Al Sa'ud

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Turkī bin Sulṭān Āl Saʿūd
Principe dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoTurkī bin Sulṭān bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
Nascita6 ottobre 1959
MorteOspedale militare di Riad, 25 dicembre 2012 (53 anni)
SepolturaCimitero al-'Ud, 26 dicembre 2012
DinastiaDinastia Saudita
PadreSultan ibn 'Abd al-'Aziz Al Sa'ud
MadreMonera bint Abd al-Aziz bin Mousad Al Sa'ud
FigliPrincipe Abd al-Aziz
Principessa Al Anoud
ReligioneIslam sunnita
Turkī bin Sulṭān Āl Saʿūd

Vice Ministro della Cultura e dell'Informazione per gli Affari dei Media
Durata mandatosettembre 2011 –
25 dicembre 2012
MonarcaRe Abd Allah
Predecessore?
Successore?

Assistente Ministro della Cultura e dell'Informazione
Durata mandatomaggio 2001 –
settembre 2011
MonarcaRe Fahd
Re Abd Allah
Predecessore?
Successore?

Assistente Vice Ministro della Cultura e dell'Informazione per l'Informazione Estera
Durata mandato1996 –
maggio 2001
MonarcaRe Fahd
Predecessore?
Successore?

Vice Ministro della Cultura e dell'Informazione per gli Affari di Pianificazione e Studio
Durata mandato1990 –
1996
MonarcaRe Fahd
Predecessore?
Successore?

Turkī bin Sulṭān Āl Saʿūd (in arabo تركي بن سلطان بن عبد العزيز آل سعود?; 6 ottobre 1959Riad, 25 dicembre 2012) è stato un principe e politico saudita, membro della famiglia reale Āl Saʿūd.[1]

Primi anni di vita e formazione

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Il principe Turki è nato il 6 ottobre 1959 [2] ed era figlio del defunto principe ereditario Sultan.[3] Era fratello germano dei principi Khalid, Fahd e Faysal. La loro madre era Munira bint Abd al-Aziz bin Mousad Al Jiluwi, morta all'età di 80 anni a Parigi nel mese di agosto 2011.[4] Munira era sorella di Alanoud, moglie di re Fahd e cugina di re Khalid e del principe Muhammad.[5]

Dopo aver completato la sua formazione nell'ambito dello studio dei media all'Università Re Sa'ud nel 1981, ha conseguito un Master of Arts in comunicazioni internazionali presso l'Università di Syracuse nel 1983, dove è stato insignito del titolo di straordinario studente laureato.[2][6]

Più tardi, è entrato a far parte di una rete televisiva americana, la CBS, come apprendista per un anno.[2][5] Nel 1983, ha servito come rappresentante della stessa a New York.[7]

Turki bin Sultan è stato nominato direttore della sezione stampa del dipartimento delle informazioni straniere del ministero della cultura e dell'informazione.[5] Nel 1986, è stato promosso a consigliere dell'informazione estera presso lo stesso dicastero. Nel 1990, è diventato assistente vice ministro della cultura e dell'informazione per gli affari di pianificazione e studio.[5] Dal 1996, ha prestato servizio presso lo stesso dicastero come assistente vice ministro per l'informazione estera.[5]

Nel maggio 2001, è stato nominato assistente ministro della cultura e dell'informazione dall'allora re Fahd.[2][8] Il suo incarico come assistente del ministro è stato rinnovato nel mese di aprile 2005 per altri quattro anni.[9] In questo periodo è stato anche supervisore generale del canale sportivo saudita.[10]

Il 4 settembre 2011, re Abd Allah lo ha nominato vice ministro della cultura e dell'informazione per gli affari dei media con rango di ministro.[11][12][13]

Altre posizioni

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Nel 1995, Turki bin Sultan è stato nominato membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Sultan bin Abd al-Aziz.[2][14] È stato anche segretario ad interim della fondazione.[15]

Nel 1999, ha presieduto il comitato organizzatore per le celebrazioni del centenario del regno.[2] Nel 1989, il principe Turki ha guidato le squadre di informazione straniere che hanno partecipano alla mostra "Il Regno dell'Arabia Saudita, ieri e oggi" organizzata in Francia, Stati Uniti ed Egitto ed è stato coinvolto nell'allestimento delle mostre del regno tenutesi a Los Angeles nel 1990 e in Spagna nel 1992.[2] Ha frequentato le riunioni dei ministri dell'informazione arabi tenutesi in Tunisia e in Egitto nel 1998.[2]

Vita personale

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Turki bin Sultan era sposato e padre di due figli, Abd al-Aziz e Al Anoud.[2][16] Abd al-Aziz è autore di un libro sulle relazioni pubbliche tra le forze corazzate americane e saudite intitolato "Military Media". Era membro onorario dell'Al-Hilal Club.[5]

Morte e funerale

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Turki bin Sultan è morto per un attacco cardiaco all'età di 53 anni il 25 dicembre 2012 all'ospedale militare di Riad.[6][17] La Corte Reale ha annunciato ufficialmente la sua morte.[18][19][20] La preghiere funebri, guidate dal Gran Mufti del regno Abd al-Aziz bin Abd Allah Al ash-Sheikh, si sono tenute il giorno successivo nella moschea Imam Turki bin Abd Allah di Riad dopo la preghiera del pomeriggio alla presenza dell'allora principe ereditario Salman e di altri principi e funzionari.[21][22] La salma è stata poi sepolta nel cimitero al-'Ud della capitale.

  1. ^ Prince Turki bin Sultan appointed as Deputy Minister of Culture and Information for Media Affairs, in Saudi TV2. URL consultato il 29 agosto 2012.
  2. ^ a b c d e f g h i Prince Turki bin Sultan expresses gratitude on appointment, su Saudi Embassy, 30 maggio 2001. URL consultato il 17 maggio 2012.
  3. ^ Saudi Prince Turki bin Sultan passes away, in The Gulf Today, Riyadh, 26 dicembre 2012. URL consultato il 20 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2013).
  4. ^ Wife of Saudi crown prince dies in Paris hospital, in The Daily Star Lebanon, 25 agosto 2011. URL consultato il 5 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2011).
  5. ^ a b c d e f Sharaf Sabri, The House of Saud in commerce: A study of royal entrepreneurship in Saudi Arabia, New Delhi, I.S. Publications, 2001, ISBN 81-901254-0-0.
  6. ^ a b Prince Turki bin Sultan’s death big loss to Saudi media [collegamento interrotto], in International Islamic News Agency, 26 dicembre 2012. URL consultato il 27 febbraio 2013.
  7. ^ ‘We have lost a knight in the field of culture’, in Saudi Gazette, Riyadh, 26 dicembre 2012. URL consultato il 26 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2013).
  8. ^ Royal Decree, su Saudi Online, 30 maggio 2001. URL consultato il 25 dicembre 2012.
  9. ^ Royal appointments, su Samirad, 11 aprile 2005. URL consultato il 18 maggio 2012.
  10. ^ Welcome back, in Saudi Gazette, 23 febbraio 2011. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2011).
  11. ^ Prince Turki bin Sultan receives new appointment, su saudiembassy.net, Saudi Embassy, Washington D.C., 3 settembre 2011. URL consultato il 17 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2012).
  12. ^ Prince Turki promoted as deputy minister, in Gulf in the Media, 4 settembre 2011. URL consultato il 17 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2013).
  13. ^ Saudi King Appoints Two Culture and Information Deputy Ministers, in Bahrain News Agency, 3 settembre 2011. URL consultato il 17 maggio 2012.
  14. ^ Who are we?, su Sultan bin Abdulaziz Al Saud Foundation. URL consultato il 18 maggio 2012.
  15. ^ Prince Turki bin Sultan bin Abdulaziz Speaks on Sultan Charitable Foundation, su Ministry of Foreign Affairs, 6 dicembre 2007. URL consultato il 18 maggio 2012.
  16. ^ Al Hilal management condole the King in the death of HRH Prince Turki bin Sultan, in Al Hilal News, 26 dicembre 2012. URL consultato il 13 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2013).
  17. ^ Prince Turki bin Sultan dead, in Saudi Gazette, Riyadh, 25 dicembre 2012. URL consultato il 21 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2014).
  18. ^ Saudi Prince Turki bin Sultan bin Abdulaziz passes away, in Zawya, Riyadh, WAM, 25 dicembre 2012. URL consultato il 25 dicembre 2012.
  19. ^ Royal Court Announces Demise of Prince Turki bin Sultan, in Saudi Press Agency, 25 dicembre 2012. URL consultato il 13 aprile 2013.
  20. ^ Royal Court Announces The Passing of Prince Turki bin Sultan, in Al Riyadh. URL consultato il 13 aprile 2013.
  21. ^ Crown Prince Performs Funeral Prayers, in Saudi Press Agency, 26 dicembre 2012. URL consultato il 26 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2013).
  22. ^ Funeral prayers for Turki bin Sultan, in Saudi Gazette, 27 dicembre 2012. URL consultato il 21 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2014).