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Paolo Rudelli
Paolo Rudelli arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Paolo Rudelli nel 2015 | |
Adveniat Regnum tuum | |
Titolo | Mesembria |
Incarichi attuali |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 16 luglio 1970 a Gazzaniga |
Ordinato presbitero | 10 giugno 1995 dal vescovo Roberto Amadei |
Nominato arcivescovo | 3 settembre 2019 da papa Francesco |
Consacrato arcivescovo | 4 ottobre 2019 da papa Francesco |
Paolo Rudelli (Gazzaniga, 16 luglio 1970) è un arcivescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Paolo Rudelli è nato il 16 luglio 1970 a Gazzaniga, in provincia di Bergamo. Originario di Gandino, è stato ordinato presbitero il 10 giugno 1995 dal vescovo Roberto Amadei.
Ha studiato alla Pontificia Università Gregoriana, dove si è laureato in teologia morale e in diritto canonico.
Carriera diplomatica
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1998 ha iniziato la sua preparazione per il servizio diplomatico alla Pontificia accademia ecclesiastica. Il 1º luglio 2001 è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede e lavorato nelle nunziature di Equador (2001-2003) e Polonia (2003-2006), dopodiché ha lavorato nella sezione per gli affari generali della Segreteria di Stato.[1][2]
Il 20 settembre 2014 papa Francesco lo ha nominato inviato speciale e osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d'Europa a Strasburgo,[1] soltanto un mese prima della visita di Bergoglio nella città.[2]
Il 3 settembre 2019 papa Francesco lo ha nominato nunzio apostolico ed arcivescovo titolare di Mesembria.[3] Viene sostituito a Strasburgo da Marco Ganci il 21 settembre 2019.[4] Ha ricevuto la consacrazione episcopale dal papa il 4 ottobre dello stesso anno.[5]
Il 25 gennaio 2020 il papa lo ha nominato nunzio apostolico in Zimbabwe.[6]
Il 19 luglio 2023 il papa lo ha nominato nunzio apostolico in Colombia.[7]
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Bernardino Giraud
- Cardinale Alessandro Mattei
- Cardinale Pietro Francesco Galleffi
- Cardinale Giacomo Filippo Fransoni
- Cardinale Carlo Sacconi
- Cardinale Edward Henry Howard
- Cardinale Mariano Rampolla del Tindaro
- Cardinale Antonio Vico
- Arcivescovo Filippo Cortesi
- Arcivescovo Zenobio Lorenzo Guilland
- Vescovo Anunciado Serafini
- Cardinale Antonio Quarracino
- Papa Francesco
- Arcivescovo Paolo Rudelli
La successione apostolica è:
- Vescovo William Prieto Daza (2024)
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Matrimonio come scelta di vita. Opzione vocazione sacramento. G&B Press, 2004. ISBN 9788878390140.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Rinunce e nomine (20 settembre 2014), su press.vatican.va, 20 settembre 2014. URL consultato il 17 settembre 2024.
- ^ a b Un gandinese inviato a Strasburgo Il Papa nomina mons. Paolo Rudelli, su L'Eco di Bergamo, 21 settembre 2014. URL consultato il 17 settembre 2024.
- ^ Rinunce e nomine (3 settembre 2019), su press.vatican.va, 3 settembre 2019. URL consultato il 17 settembre 2024.
- ^ Rinunce e nomine (21 settembre 2019), su press.vatican.va, 21 settembre 2019. URL consultato il 17 settembre 2024.
- ^ Ordinazione Episcopale conferita dal Santo Padre Francesco, su press.vatican.va. URL consultato il 17 settembre 2024.
- ^ Rinunce e nomine (25 gennaio 2020), su press.vatican.va, 25 gennaio 2020. URL consultato il 17 settembre 2024.
- ^ Rinunce e nomine (19 luglio 2023), su press.vatican.va, 19 luglio 2023. URL consultato il 17 settembre 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paolo Rudelli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Paolo Rudelli, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 51872818 · ISNI (EN) 0000 0000 0102 4849 · SBN PUVV284167 · GND (DE) 174151160 · BNF (FR) cb137733761 (data) |
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