Mazaceae
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Mazaceae Reveal, 2011 è una piccola famiglia di piante spermatofite dicotiledoni, appartenente all'ordine delle Lamiales.[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome della famiglia deriva dal suo genere tipo Mazus Lour., 1790 la cui etimologia deriva da una parola greca (mažoji = capezzoli) e fa riferimento in particolare alle due creste sul labbro abassiale della corolla della specie Mazus pumilus.[2][3]
Il nome scientifico della famiglia è stato definito dal botanico contemporaneo James Lauritz Reveal (1941-2015) nella pubblicazione "Kew Bulletin. Kew, England - 66(1): 47. 2011" del 2011.[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]- Le specie di questa famiglia sono delle erbe con cicli biologici annuali o perenni. In genere sono piante a bassa crescita a volte con rizomi legnosi (Dodartia) con indumento sia glabro che pubescente. I fusti hanno portamenti orizzontali o ascendenti ed eretti e sono a sezione circolare oppure quadrangolare (a sezione quadrata) a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici, mentre le quattro facce sono concave. Sono presenti anche specie stolonifere (Lancea).[1][3][5][6]
- Le foglie di solito sono sia basali che cauline, o solamente basali (formano delle rosette basali). Quelle cauline sono disposte sia in modo opposto che alternato (soprattutto nella parte superiore). La lamina, con o senza picciolo, è semplice (con forme da oblunghe a lanceolate o spatolate) o di tipo pennatifida e senza stipole. I margini sono interi o eventualmente seghettati o crenati. In alcuni casi il picciolo è alato.
- Le infiorescenze sono scapose o sono dei racemi terminali con fiori brevemente pedicellati. I fiori (pochi) sono disposti a verticilli sottesi da alcune foglie bratteali.
- I fiori sono ermafroditi, zigomorfi, tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calice – corolla - androceo – gineceo) e pentameri (5-meri: la corolla e il calice hanno 5 parti). Sia il perianzio che l'androceo sono ipogini.
- Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante la formula fiorale è la seguente:
- X, K (5), [C (2+3), A 2+2], G (2), (supero), capsula
- Calice: il calice è connato (gamopetalo), e termina con 5 lobi (i sepali) a volte più corti del tubo che può essere a forma campanulata. Il calice in genere è persistente e a maturazione contiene i frutti.
- Corolla: la corolla, gamopetala, ha la forma di un tubo cilindrico terminante con cinque lobi (i petali) a simmetria bilaterale (zigomorfa) con forme profondamente bilabiate (struttura 2/3). A volte il palato del labbro superiore è pubescente. I colori sono bianco, viola o porpora scuro.
- Androceo: l'androceo possiede 4 stami didinami adnati alla corolla (non sono presenti staminoidi). Gli stami sporgono oppure no dalla corolla. Le teche sono due e divergenti (apicalmente sono conniventi).
- Gineceo: l'ovario è supero unico, bicarpellare (formato da due carpelli) e biloculare. La forma dell'ovario in genere è globosa e ottusa oppure ovoide; l'ovario può essere sia peloso che glabro. La placentazione è assile e gli ovuli sono anatropi e tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule[7]). Lo stilo è unico con stigma capitato con due sottili lobi (lamellari) ed è sensitivo (s'incurva a scatto se urtato o raggiunto dal polline).
- Il frutto è una capsula a deiscenza loculicida (oppure indeiscente in Lancea); è carnoso e simile ad una bacca. I semi sono molti (da 20 a 40) colorati da marrone a giallo con forme ellissoidi e testa liscia. L'embrione è diritto con endosperma sparso.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]L'habitat tipico per le specie di questa famiglia sono gli ambienti umidi in pianura o in montagna nelle regioni della Cina, Giappone, sud-est asiatico, Australia e Nuova Zelanda.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]I generi di questo gruppo in passato sono stati assegnati a diverse famiglie come Scrophulariaceae (alcuni caratteri morfologici sono simili alle specie del genere Mimulus) o Phrymaceae (tribù Mimuleae Dum., 1829)[5]. Attualmente questo gruppo è riconosciuto come una famiglia separata in base ai nuovi sistemi di analisi di classificazione filogenetica del "Angiosperm Phylogeny Group".[1][3]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ordine delle Lamiales la famiglia Mazaceae occupa da un punto di vista filogenetico una posizione recente: è "gruppo fratello" dell'insieme di famiglie Phrymaceae, Paulowniaceae e Orobanchaceae, subito dopo la famiglia Lamiaceae. All'interno della famiglia il monotipo Dodartia è "gruppo fratello" del genere Mazus.[1]
Elenco dei generi
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia è composta da 3 generi e da 33 specie:[1][5][8]
Genere | Specie | Distribuzione |
---|---|---|
Dodartia L., 1753 | Una specie: Dodartia orientalis L. | Russia meridionale e Asia occidentale |
Lancea Hooker f. & Thomsom, 1857 | 2 | Tibet e Cina |
Mazus Lour., 1790 | 30 | Asia e Australia |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 23 maggio 2016.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 253.
- ^ a b c Rabeler et al. 2013.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 23 maggio 2016.
- ^ a b c Kadereit 2004, pag. 404.
- ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 24 maggio 2016.
- ^ Musmarra 1996.
- ^ Olmstead 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Richard K. Rabeler & Craig C. Freeman, MAZACEAE Reveal (PDF), in Flora of North America, vol. 17, 15 febbraio 2013. URL consultato il 24 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2014).
- Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
- Richard Olmstead, A Synoptical Classification of the Lamiales, 2012.
- Kadereit J.W, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Lamiales., Berlin, Heidelberg, 2004, p. 283.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mazaceae
- Wikispecies contiene informazioni su Mazaceae
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mazaceae IPNI Database