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Giuseppe Bertello
Giuseppe Bertello (Foglizzo, 1º ottobre 1942) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, dal 1º ottobre 2021 presidente emerito del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce a Foglizzo, in provincia di Torino e diocesi di Ivrea, il 1º ottobre 1942.
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Il 29 giugno 1966 è ordinato presbitero dall'allora vescovo di Ivrea Albino Mensa.
Conseguita la licenza in teologia pastorale ed il dottorato in Diritto canonico, frequenta i corsi propedeutici alla carriera presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica. Ottenuta la licenza in diplomazia ecclesiastica,[1] entra nel servizio diplomatico della Santa Sede, nel 1971, prestando servizio nelle rappresentanze pontificie di Sudan, Turchia, Venezuela e alla Missione permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra.
Ministero episcopale e cardinalato
[modifica | modifica wikitesto]Il 17 ottobre 1987 papa Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo titolare di Urbisaglia e pro-nunzio apostolico in Benin, Ghana e Togo; succede ad Ivan Dias, precedentemente nominato nunzio apostolico in Corea. Il 28 novembre successivo riceve l'ordinazione episcopale dal cardinale Agostino Casaroli, co-consacranti l'arcivescovo Albino Mensa e il vescovo Luigi Bettazzi.
Il 12 gennaio 1991 il papa lo trasferisce alla nunziatura apostolica in Ruanda; succede a Giovanni Battista Morandini, precedentemente nominato nunzio apostolico in Guatemala. A partire dal 1994, si trova nella fase più drammatica della guerra tra le etnie Hutu e Tutsi che insanguina il Paese come pure il vicino Burundi. In questi frangenti unisce la sensibilità pastorale al coraggio e all'abilità diplomatica, facendo ogni sforzo possibile per la pacificazione.[senza fonte]
Nel marzo 1995 papa Giovanni Paolo II lo nomina osservatore permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni specializzate a Ginevra e, il 19 agosto 1997, con lo stesso ruolo, anche presso l'Organizzazione mondiale del commercio.
Il 27 dicembre 2000 è nominato, da papa Wojtyła, nunzio apostolico in Messico; succede a Leonardo Sandri, precedentemente nominato sostituto della Segreteria di Stato della Santa Sede. Il 30 luglio 2002 accoglie come nunzio l'ormai anziano Pontefice giunto in viaggio apostolico nel Paese latino-americano per la canonizzazione di Juan Diego Cuauhtlatoatzin, il giovane veggente di Guadalupe, avvenuta presso la basilica di Nostra Signora di Guadalupe a Città del Messico il giorno seguente.
L'11 gennaio 2007 papa Benedetto XVI lo nomina nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino; succede a Paolo Romeo, precedentemente nominato arcivescovo metropolita di Palermo.
Il 3 settembre 2011 papa Benedetto XVI lo nomina presidente della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, con decorrenza dal 1º ottobre dello stesso anno, succedendo al cardinale Giovanni Lajolo; mantiene questi incarichi fino al 1º ottobre 2021, quando papa Francesco accetta le sue dimissioni per raggiunti limiti di età.
Nel concistoro del 18 febbraio 2012 è creato cardinale diacono dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia da papa Benedetto XVI; il 17 giugno successivo prende possesso della diaconia.
Il 13 aprile 2013 papa Francesco lo nomina membro del Consiglio dei cardinali, chiamati a consigliarlo nel governo della Chiesa universale e a studiare un progetto di revisione della Curia romana[2].
Il 3 dicembre 2016 viene nominato membro della Congregazione delle cause dei santi.
Il 4 marzo 2022 opta per l'ordine presbiterale mantenendo la titolarità della sua diaconia elevata pro hac vice a titolo.
Il 1º ottobre 2022 compie ottant'anni e, in base a quanto disposto dal motu proprio Ingravescentem Aetatem di papa Paolo VI del 1970, esce dal novero dei cardinali elettori e decade da tutti gli incarichi ricoperti in Curia romana.
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Papa Pio X
- Papa Benedetto XV
- Papa Pio XII
- Cardinale Eugène Tisserant
- Papa Paolo VI
- Cardinale Agostino Casaroli
- Cardinale Giuseppe Bertello
La successione apostolica è:
- Vescovo José Luis Castro Medellín, M.S.F. (2002)
- Vescovo Eduardo Cirilo Carmona Ortega, C.O.R.C. (2004)
- Vescovo Pedro Pablo Elizondo Cárdenas, L.C. (2004)
- Vescovo Maximino Martínez Miranda (2006)
- Cardinale Konrad Krajewski (2013)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze italiane
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tale licenza viene rilasciata dopo la frequenza de corsi triennali tenuti presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica, l'istituzione che prepara i diplomatici della Santa Sede.
- ^ Ecco "i saggi" di Papa Francesco per studiare come cambiare la chiesa, in la Repubblica, 13 aprile 2013. URL consultato il 19 settembre 2013.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Tabella degli insigniti (XLS), su canord.presidency.ro. URL consultato il 26 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2015).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Bertello
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Giuseppe Bertello, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Scheda, su gcatholic.org. URL consultato il 31 agosto 2016.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 2251148814294245330007 · SBN TO0V708909 · GND (DE) 1126047740 |
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- Cardinali italiani del XX secolo
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- Arcivescovi cattolici italiani del XXI secolo
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- Nunzi apostolici per il Benin
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- Nunzi apostolici per il Ruanda
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