Dwight Frye

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Nel ruolo di Renfield in Dracula (1931)

Dwight Iliff Fry, poi noto con la grafia modificata Frye (Salina, 22 febbraio 1899Hollywood, 7 novembre 1943), è stato un attore e pianista statunitense.

Naque in una famiglia contadina del Kansas, figlio unico di Charles Fry ed Ella Nora Dodd; la madre gli trasmise la propria forte fede cristiana scientista. Dopo pochi anni la famiglia si trasferì da Salina a Denver, capitale del Colorado, dove il giovane Dwight si dimostrò un precoce talento al pianoforte. A fine 1913 il giovane, quattordicenne studente della West High School, si appassionò anche alla recitazione, assistendo ogni lunedì alle rappresentazioni della neofondata compagnia teatrale dell'azienda Denham Stock Company, che si esibiva presso il neonato Denham Theatre. A quindici anni, nel 1914, fece il suo primo concerto pianistico solista. Ma dopo aver recitato in una rappresentazione scolastica della commedia ottocentesca The Honey Moon, di John Tobin, la passione per la recitazione prese il sopravvento. Nel 1917 conseguì il diploma, e trovò lavoro da segretario presso una ditta. Studiava anche recitazione con Margaret Fealy, che era stata insegnante di Douglas Fairbanks. Trovò un ingaggio da pianista, per un periodo, in una compagnia teatrale che rappresentava commedie musicali nei teatri del circuito Pantages Vaudville. Nel 1918, diciannovenne, nella sua Denver la sua insegnante lo mise in contatto con O. D. Woodward, manager della compagnia teatrale della Denham Stock Company, che lo ingaggiò e lo fece esordire sul palcoscenico domenica 16 giugno con un piccolo ruolo nella commedia farsesca The Man from Mexico, di H. A. Du Souchet. Continuando ad essere impiegato in piccoli ruoli poco soddisfacenti in farse e commedie musicali non vide in quella compagnia teatrale (che assegnava sempre i ruoli principali agli attori più esperti) uno sbocco professionale stabile, così si iscrisse a Business presso l'Università del Colorado, con la promessa che sarebbe ritornato in compagnia non appena ci fosse stato qualcosa di più soddisfacente per lui. Dopo circa due mesi un attore protagonista della Denham andò a combattere la Prima guerra mondiale, così lui lasciò già gli studi universitari per ritornare nella compagnia, stavolta per recitare da protagonista; fu allora che decise di aggiungere una e finale al suo cognome, trovando che risaltasse meglio in cartellone e sulla stampa. A ottobre la sua compagnia teatrale venne incaricata di esibirsi a Spokane, nello Stato di Washington, centro di reclutamento per le truppe da inviare in guerra; nel frattempo era scoppiato un focolaio di influenza spagnola, e la compagnia venne posta in quarantena; il delicato compito della sua compagnia divenne poi quello di intrattenere i militari costretti a rimanere nelle basi anche dopo l'armistizio di novembre, a causa della quarantena.

Nel 1922 venne notato dal produttore teatrale Brock Pemberton, che colpito dalla sua espressività e dal suo fascino, a settembre lo fece debuttare a New York al Booth Theatre di Broadway, nel ruolo comico di un ladruncolo nella versione in inglese della commedia Quello che non t'aspetti (The Plot Thickens), degli italiani Luigi Barzini e Arnaldo Fraccaroli. Stabilitosi a New York, Pemberton lo scritturò con un contratto di cinque anni, e da fine ottobre fu in scena al Princess Theatre con la première statunitense di Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello, nel ruolo del figlio, fino a febbraio 1923. Frye sviluppò un personale metodo di immedesimazione nei personaggi, e da ottobre 1925 ottenne il grande successo come protagonista della commedia drammatica di Patrick Kearney A Man's Man, replicata fino a gennaio dell'anno seguente in due teatri. Con questo ruolo si specializzò nell'interpretazione di personaggi instabili con una vena di follia, e un critico scrisse di lui definendolo "il prossimo John Barrymore".

Sempre a New York, nel 1926 ebbe anche l'occasione di debuttare nel cinema, al tempo ancora muto, con un piccolissimo ruolo nel film metateatrale Exit Smiling di Sam Taylor. Da fine anno, al Charles Hopkins Theatre recitò nella commedia fantastica Devil in the Cheese di Tom Cushing, che vedeva nel cast anche l'attore ungherese Bela Lugosi, in scena fino a metà maggio del seguente 1927, anno in cui partecipò a un altro film metateatrale, Upstream, di John Ford. Nel febbraio 1928 ufficializzò la promessa di matrimonio con la fidanzata Laura tramite un annuncio sul The New York Times; si sposarono il successivo 1º agosto. In questo periodo comparve in un terzo film girato a New York, The Night Bird di Fred C. Newmeyer, e con sua madre Ella, giunta da New York per stagli vicino, aprì una sala da tè nella zona di Central Park, che divenne presto frequentata da teatranti di Broadway.

Nell'autunno 1929, con la grande depressione, la sala da tè fallì; affermatosi nel frattempo il sonoro nel cinema, e appresa la notizia che vi era richiesta di attori con una buona e chiara dizione teatrale, il trentenne Frye si trasferì con la moglie a Los Angeles; ma il cinema non lo accolse subito e dovette ritornare al teatro: trovò un ruolo di sofisticato assassino in Nodo alla gola di Patrick Hamilton, rappresentato al Vine St. Theater. Nel 1930 sua moglie rimase incinta; a giugno entrò nel cast di una rappresentazione losangelina di A Man's Man, la commedia che lo aveva reso noto, ma presto arrivò l'agognato debutto nel cinema di Hollywood, nel ruolo di un gangster in The Doorway to Hell di Archie Mayo, seguito da Schiavi della colpa, di Allan Dwan, che sarebbero usciti a ottobre e a dicembre. Nel frattempo il regista Tod Browning, in procinto di girare per il produttore Carl Laemmle, Jr. il film Dracula, tratto dalla versione teatrale di Hamilton Deane riadattata da John L. Balderston, per la parte di Renfield, l'agente immobiliare reso folle dal Conte vampiro, rigettò il troppo enfatico Bernard Jukes (che lo interpretava in teatro) nonostante questi volesse ardentemente la parte, per scegliere personalmente Frye, che fu il primo ad essere contrattualizzato. Nel ruolo di Dracula, dopo alcune trattative con altri attori, venne poi confermato il protagonista teatrale Bela Lugosi, con cui lui aveva già lavorato in teatro. Le riprese si svolsero da fine settembre a metà novembre. Il giorno di Santo Stefano sua moglie partorì il loro unico figlio Dwight David Frye, che soprannominarono Buddy. Dracula venne distribuito a febbraio 1931, ottenendo grande successo al punto da divenire iconico. Gli spettatori risultarono terrorizzati sia dal vampiro interpretato da Bela Lugosi che dalla nervosa follia del Renfield di Frye.[1][2][3]

È celebre per aver interpretato i personaggi di Renfield, l'agente immobiliare che diventa assistente di Dracula, in Dracula (1931), di Tod Browning e di Fritz, l'assistente del dott. Frankenstein in Frankenstein (1931), di James Whale, e per questo viene considerato il capostipite di tutti gli attori caratteristi.

Fritz è il primo assistente dello scienziato pazzo che muore per mano del mostro di Frankenstein, già nel primo film della serie della Universal; tuttavia, la sua caratteristica gobba e la balbuzie verranno riprese in tutti gli assistenti successivi, che però avranno il nome di Ygor. Tra essi, da ricordare Bela Lugosi in Il figlio di Frankenstein (1939) e Marty Feldman in Frankenstein Junior (1974).

Sentendosi però stereotipato in un certo tipo di ruoli, si rammaricava del fatto che nessuno lo ingaggiasse per recitare una commedia, genere nel quale aveva primeggiato in teatro.

Filmografia parziale

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Controllo di autoritàVIAF (EN306090641 · ISNI (EN0000 0000 4303 6899 · LCCN (ENno90022287 · GND (DE120933489 · BNE (ESXX5333918 (data) · BNF (FRcb17749048b (data) · J9U (ENHE987007424838305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n98013184
  1. ^ (EN) Hadley Hall Meares, The Real Renfield: How ‘Dracula’ Broke Classic Hollywood Star Dwight Frye, su Vanity Fair, 14 aprile 2023. URL consultato il 30 giugno 2024.
  2. ^ (EN) Happy 125th Birthday Dwight Frye – The Kansas Constitutional, su ksconstitutional.com. URL consultato il 30 giugno 2024.
  3. ^ In Memory of Dwight Frye, su vintage-gold.livejournal.com.