Chiesa-oratorio del Santo Crocifisso

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Chiesa del Santo Crocifisso
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
CantoneTicino
LocalitàMinusio
Religionecattolica
Diocesi Lugano
ArchitettoAntonio Ghezzi
Stile architettoniconeoclassico
Inizio costruzione1862
Completamento1866

La chiesa del Santo Crocifisso è un luogo di culto cattolico di Cadogno, frazione di Minusio, in Svizzera.

Un primo oratorio fu costruito in località Cadogno tra il 1760 e il 1762, inglobando una precedente cappella costruita dopo un miracolo avvenuto nel 1529, quando due pastorelle videro sgorgare del sangue da un affresco del Crocifisso[1]. Tra il 1862 e il 1866, su progetto dell'architetto lamonese Antonio Ghezzi, venne costruito l'edificio attuale, in stile neoclassico, anche grazie a cospicue donazioni. La chiesa è stata oggetto di restauro nel 1990-1991.

La chiesa del Santo Crocifisso sorge in via San Gottardo.

La facciata, a capanna, presenta al centro il portale, sormontato dall'affresco Crocifisso, realizzato da Silvio Baccaglio nel 1990. L'ingresso è preceduto da un piccolo portico.

L'interno della chiesa, a pianta centrale, presenta una copertura a cupola. In asse con l'ingresso, all'interno dell'abside vi è l'altare, in marmi policromi, realizzato dal viggiutese Celestino Argenti; nell'ancona, vi è l'affresco del Crocifisso, proveniente dalla cappella cinquecentesca e ritenuto miracoloso dopo che due pastorelle ne videro sgorgare del sangue. Anche le pareti e il soffitto sono affrescate, ad opera di Giacomo Antonio Pedrazzi, con soggetti religiosi, tra cui uno raffigurante il Miracolo del sangue che sgorga dal Crocifisso. Sull'ingresso, vi è la cantoria, vuota.

  1. ^ Borrani, 1896, 285-286.
  • Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
  • Giuseppe Mondada, Minusio. Note storiche, S.A. Grassi & Co., Bellinzona 1944; Idem, La «Ca' di ferro» (Minusio), Editore P. Romerio, 1946; Idem, Minusio Raccolta di memorie, Armando Dadò Editore, Locarno 1990; Idem, Quell'Oratorio del miracolo avvenuto oltre 450 anni fa, in Giornale del Popolo, 1990.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 139.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 165.