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Carlo Barletti
Carlo Battista Barletti (Rocca Grimalda, 22 maggio 1735 – Pavia, 25 febbraio 1800) è stato un fisico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nel 1735 da Antonio e Domenica Barletti[1] a Rocca Grimalda, comune dell'Ovadese in Provincia di Alessandria. Nel 1751 entrò a far parte come novizio della casa degli Scolopi di Paverano fino a quando nel 1752 pronunciò i voti. Compiuto il corso degli studi ecclesiastici, a vent'anni incominciò ad insegnare grammatica e retorica nelle scuole scolopie.
Contemporaneamente conduceva per proprio conto studi di fisica fino a quando, nel 1760, ottenne di potersi dedicare all'insegnamento di questa disciplina. Nel 1771 scrisse la sua prima opera scientifica intitolata Nuove esperienze elettriche.
Nel 1772, pubblicati i Physica specimina, Barletti assunse la cattedra di fisica sperimentale dell'Università di Pavia.
Nel 1773-1774 collaborò all'Encyclopèdie pubblicata a Yverdon da F.B. De Felice. Nel 1776 scrisse i Dubbj e pensieri, in forma di una lettera all'abate F. Fontana e una seconda lettera ad Alessandro Volta, allora professore di fisica a Como.
Nel 1780 pubblicò l'opuscolo "Analisi di un nuovo fenomeno del fulmine", nel quale si soffermava a esaminare gli effetti provocati da un fulmine, che aveva colpito la banderuola della Chiesa dei SS. Siro e Sepolcro a Cremona. Dall'esame dei margini dei fori causati dal fulmine, che apparivano rivelati in opposti sensi, Barletti concluse che correnti di opposta elettricità avevano colpito simultaneamente la banderuola da parti opposte e da ciò egli trasse una conferma dell'ipotesi simmeriana.
Nel 1782 ottenne il riconoscimento come uno dei "quaranta Italiani di un merito maturo, e per opere date in luce ed applaudite universalmente riconosciuto", che ne fecero parte.
Con la pubblicazione del trattato di fisica "Fisica particolare e generale", Barletti si propose l'ambizioso fine di raccogliere in un contesto organico i capitoli della fisica, riconducendoli al metodo galileiano e ai principi newtoniani.
Ad Ovada e ad Acqui Terme, in Provincia di Alessandria, sono stati a lui intitolati due Istituti Superiori Statali.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Nuove sperienze elettriche, Milano, Giuseppe Galeazzi, 1771.
- (LA) Physica specimina, Milano, Giuseppe Galeazzi, 1772.
- Dubbi e pensieri sopra la teoria degli elettrici fenomeni, Milano, Giuseppe Galeazzi, 1776.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alessandro Laguzzi, Un fisico del '700: Carlo Battista Barletti di Rocca Grimalda (parte I), URBS Trimestrale di storia locale a cura dell'Accademia Urbense di Ovada, gennaio 1987 numero unico, pag. 14 (PDF) [collegamento interrotto], su accademiaurbense.it. URL consultato il 20 giugno 2010.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Carlo Barletti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carlo Barletti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Barlétti, Carlo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Vincenzo Cappelletti, BARLETTI, Carlo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 6, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1964.
- Opere di Carlo Barletti, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Carlo Barletti, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 59298675 · ISNI (EN) 0000 0000 6125 1752 · SBN CFIV074634 · BAV 495/135935 · CERL cnp00390383 · LCCN (EN) n00077111 · GND (DE) 117564044 · BNF (FR) cb144105229 (data) |
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