Coordinate: 44°24′19.08″N 8°56′13.77″E

Biblioteca Franzoniana

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Biblioteca Franzoniana
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàGenova
IndirizzoVia della Madre di Dio, 16128 Genova (GE)
Caratteristiche
TipoPubblica, generalista
ISILIT-GE0045
Sito web

La Biblioteca Franzoniana è una biblioteca di Genova, situata in via Madre di Dio. Fondata dall'abate Paolo Gerolamo Franzoni (1708-1778) come Biblioteca delle Missioni urbane, appartiene alla Congregazione degli Operai Evangelici Franzoniani, fondata dallo stesso il 25 dicembre 1751.

Secondo lo statuto, la congregazione elegge tra i suoi membri il prefetto della Biblioteca.

La fondazione della Biblioteca

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Uomo che lavorò moltissimo per la sua città, Franzoni volle mettere a disposizione della sua gente in maniera gratuita, clero populoque, la sua ricchissima biblioteca personale.

Fino ad allora Genova non aveva una biblioteca di consultazione per il pubblico, e Franzoni non concepiva che i genovesi non avessero questa opportunità.

Così, almeno dal 1749, egli dispose che alcune sale del suo palazzo, in vico del Serriglio, venissero aperte al pubblico con questa finalità, e si impegnò, nei restanti ventott'anni della sua vita ad acquistare opere che continuamente aggiornassero a questo scopo la sua biblioteca.

In maniera più formale, si ritiene che la Biblioteca fu fondata nel 1765 e che la prima sede fu il Palazzo Serra Campanella.

Molti viaggiatori del Settecento sono stati testimoni, nei loro diari, della fama della Biblioteca Franzoniana e dei suoi importanti volumi, come testimonia un'annotazione dell'erudito svedese Jacob Jonas Björnståhl:

(DE)

«Nirgend ist der Zugang zu den Musen so leicht, wie hier.»

(IT)

«In nessun luogo l'accesso alle Muse è così facile, com'è qui.»

E vent'anni più tardi, una significativa esclamazione del bibliofilo spagnolo Juan Andrés recitava:

(ES)

«Esta es ciertamente la biblioteca más pública, de quantas bibliotecas públicas hay en toda la Europa, y Génova en esta parte tiene una raridad literaria, que no posee ninguna otra ciudad.»

(IT)

«Questa è certamente la biblioteca più pubblica di tutte quelle che ci sono in Europa, e Genova in questo ha una peculiarità letteraria che non possiede nessun'altra città.»

La Biblioteca del Franzoni divenne una delle tre biblioteche pubbliche genovesi aperte nel corso del secolo XVIII insieme a quella dei Missionari Urbani, fondata dallo zio di Paolo Gerolamo e resa pubblica dal 1739, e a quella istituita agli inizi degli anni 1770 dall'abate Carlo Giuseppe Vespasiano Berio.

Contiene già nel XVIII secolo manoscritti greci, arabi, latini, ebraici e in lingua volgare (Petrarca, Valla, ecc.) dal X al XV secolo: testi di letteratura sacra, classici e trattati scientifici, soprattutto di medicina; la citazione su alcune lettere di strumenti e macchine lascia pensare che al suo fianco sia stato organizzato un gabinetto scientifico.

Nelle lettere a Pietro Paolo Celesia inviato della Repubblica di Genova a Londra e a Madrid (1759), Franzoni gli richiede edizioni complete e del più grande formato disponibile (per il Franzoni "quanto più grandi sono i libri tanto più adatti mi sembrano ad una librería aperta a chiunque ha voglia di studiare").

La Franzoniana era frequentata, oltre che dal clero genovese, anche da studenti, ed era comunque aperta a tutti, come lasciano intendere le norme imposte da Franzoni affinché vi si possa accedere anche fuori dell'orario di lavoro: nel testamento rogato nel 1775 l'Abate conferma che la biblioteca:[1]

«tutti i giorni ancorché festivi e più solenni dal primo albore capace di potervisi vedere a leggere fino a un'ora suonata prima della mezzanotte, stia sempre aperta e assistita, benché nessuna persona vi fosse a profittarne [...]. E ciò in qualunque stagione dell'anno e senz'alcun giorno di vacanza

I secoli seguenti

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Nel 1877 Tommaso Reggio, futuro arcivescovo di Genova, al trasferirsi a Ventimiglia, donò alla biblioteca Franzoniana la sua preziosa collezione patristica di Jacques Paul Migne e le lasciò in deposito diversi libri, donati poi dagli eredi alla stessa biblioteca. La Biblioteca ebbe una seconda sede presso l'antico Seminario di Genova, in via Porta d'Archi. Attualmente è situata presso il secentesco complesso della chiesa della Madre di Dio, chiesa aperta al culto fino al 1957 e poi sopravvissuta alla demolizione dell'omonimo antico quartiere genovese.

Il catalogo dei manoscritti greci è stato pubblicato da Annaclara Cataldi Palau nel 1990 per i tipi dell'Accademia Nazionale dei Lincei.

Fra le personalità legate alla Biblioteca Franzoniana figura il presbitero e giusto fra le nazioni italiano Francesco Repetto che della biblioteca stessa è stato a lungo Prefetto e attento custode.

Le opere d'arte

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Accanto al materiale librario la Biblioteca Franzoniana custodisce una quadreria ed una serie di importanti opere d'arte. Importante è il sarcofago paleocristiano[2] di Santa Marta, che costituisce la più antica testimonianza archeologica cristiana presente a Genova.

  1. ^ Massimo Angelini, FRANZONI, Paolo Gerolamo, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ È incerta la data della sua produzione, da collocarsi tra il VII secolo e la prima metà dell'VIII secolo.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN134500767 · LCCN (ENnr92022361 · GND (DE5107585-4 · BNF (FRcb12234538f (data) · J9U (ENHE987007352130905171
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