Bernardo Morando (poeta)
Bernardo Morando (Sestri Ponente, 18 aprile 1589 – Piacenza, 6 marzo 1656) è stato un poeta e romanziere italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Sestri Ponente il 18 aprile 1589, da famiglia dedita alla mercatura, Bernardo compì i primi studi presso i Padri di S. Maria della Costa. Nel 1598 si trasferì al seguito del padre a Genova dove proseguì i suoi studi e conobbe il poeta Girolamo Preti. Qui viveva anche lo zio Cesare Morando, autore nel 1599 di un libro di Rime stampato dal Pavoni e in contatto con i maggiori letterari coevi, in particolare con Gabriello Chiabrera, che gli dedicò una canzonetta morale di "Loda della poesia", Cetra che Febo a dotta man gentile.
Nel 1604 Bernardo venne inviato a Piacenza dove la famiglia aveva diramato le proprie attività commerciali, e qui si stabilì amministrando l'ampio patrimonio familiare (oltre alle attività commerciali, terreni, edifici, industrie di sapone e lino, pelletterie etc.). Lo accompagnava il fratello minore Ottavio (che morirà il 24 settembre 1637), mentre Gian Battista, l'altro fratello di Bernardo, era rimasto col padre Guglielmo a Genova.
La sua posizione sociale gli garantì l'accesso alle più alte frequentazioni sociali e politiche dello stato, rispetto alle quali aveva anche il privilegio di poter vantare eguali conoscenze nella città di provenienza, Genova, e che gli frutteranno anche un immediato prestigio sul piano letterario. Legatosi alla corte ducale, Morando scrisse numerosi componimenti poetici, molti dei quali dedicati alla famiglia Farnese.
Il 9 gennaio 1612 sposò Angelica Bignami, da cui ebbe 13 figli. Nel 1625 acquistò dal conte Girolamo Anguissola il feudo di Montechiaro e poté così fregiarsi del titolo comitale. Nel 1650 Morando pubblico La Rosalinda, romanzo avventuroso che si rivelò uno straordinario successo editoriale contando una ventina di edizioni lungo tutto il secolo e traduzioni in francese e in inglese.
Dopo la morte di una figlia monaca (Rosa Maria, 1649), della moglie Angelica (1651) e di un'altra figlia (Fulvia, 1653) – Morando prese gli ordini sacri. Morì il 6 marzo 1656. Amico del Loredan e dell'Aprosio, col quale intrattenne una fitta corrispondenza, Morando fu membro dell'Accademia degli Incogniti di Venezia.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Le opere di Morando furono raccolte in quattro volumi dagli eredi (Piacenza, Bazachi 1662). Fra queste sono da ricordare, oltre ai numerosi lavori drammatici e alla Rosalinda, considerata il suo capolavoro, un memoriale sulla peste di Piacenza (1630). Compose due raccolte di poesie di ispirazione marinista (Fantasie poetiche e Poesie sacre e morali) e alcuni drammi per musica (Il ratto di Elena, 1646; Ercole nell'Erimanto, 1651; Le vicende del Tempo, 1652, le ultime due musicate da Francesco Mannelli).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- «Bernardo Morandi Genovese». In : Le glorie de gli Incogniti: o vero, Gli huomini illustri dell'Accademia de' signori Incogniti di Venetia, In Venetia : appresso Francesco Valuasense stampator dell'Accademia, 1647, pp. 84–87 (on-line).
- Ernesto Cremona, Bernardo Morando poeta lirico, drammatico e romanziere del Seicento, in Bollettino Storico Piacentino, LIII, 1958, pp. 89-137.
- Dante Bianchi, Bernardo Morando prosatore - Bernardo Morando verseggiatore, in Atti dell’Accademia ligure di scienze e lettere, XV, 1959, pp. 110-121, 281-297.
- Marco Arnaudo, Su alcuni parallelismi tra La Rosalinda di Bernardo Morando e i Promessi sposi, in Esperienze letterarie, XXXV, n. 2, 2010, DOI:10.1400/143294.
- Claudia Tarallo, Per la Rosalinda di Bernardo Morando: il catalogo degli uomini illustri, in Bollettino di italianistica, Rivista di critica, storia letteraria, filologia e linguistica, vol. 2, 2015, pp. 30-47, DOI:10.7367/82286.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Bernardo Morando
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Morando, Bernardo, su sapere.it, De Agostini.
- Luigi Matt, MORANDO, Bernardo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 76, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.
- Bernardo Morando, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- (EN) Opere di Bernardo Morando, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 76461649 · ISNI (EN) 0000 0001 0576 9722 · SBN TO0V036854 · BAV 495/203046 · CERL cnp01363655 · LCCN (EN) nr93026621 · GND (DE) 14254146X · BNF (FR) cb13335405r (data) |
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