Antonio Caccianiga

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Antonio Caccianiga
Antonio Caccianiga

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaIX, X
Sito istituzionale

Podestà e Sindaco di Treviso
Durata mandato1866 –
1866

Prefetto di Udine
Durata mandato9 novembre 1866 –
1866

Sindaco di Maserada
Durata mandato1869 –
1875

Consigliere comunale di Maserada
Durata mandato1875 –
1903

Antonio Caccianiga (Treviso, 30 giugno 1823Maserada sul Piave, 22 aprile 1909) è stato un politico, patriota e scrittore italiano.

I rappresentanti per il plebiscito del Veneto del 1866

Dopo avere studiato storia naturale ed economia rurale a Padova e Milano[1], a causa delle sue idee liberali ed antiaustriache fu costretto ad esulare in Piemonte, Svizzera, Francia ed Inghilterra, mentre il governo asburgico gli sequestra i beni paterni. Rientrato a Treviso nel 1854 per un'amnistia, con la moglie parigina si stabilì nella sua villa situata nella località Saltore in Varago a Maserada sul Piave, mantenendo i contatti con altri patrioti ed intellettuali.

Ebbe varie cariche pubbliche: fu podestà e sindaco di Treviso (in quanto tale ebbe l'onore di far parte della delegazione che portò a Torino i risultati del plebiscito del Veneto del 1866 a re Vittorio Emanuele II), sindaco di Maserada[2], deputato del Regno d’Italia, prefetto di Udine, presidente del consiglio della provincia di Treviso, consigliere della Scuola Enologica di Conegliano (TV) e presidente dell'Ateneo di Treviso.

Giornalista e scrittore, pubblicò alcuni romanzi di contenuto risorgimentale ed antiaustriaco: I vampiri e l'incubo, Il convento, Brava gente, Il roccolo di Sant'Alipio, Il proscritto. Altre sue opere di elogio alla vita campestre o comunque rusticane, e sempre moralistiche o didascaleggianti, sono: La vita campestre, Il dolce far niente, Le cronache del villaggio, Il bacio della contessa Savina, Frondeggi, Lettere d‘un marito alla moglie morta. Ricco di descrizioni e di sentimenti è anche un Ricordo della provincia di Treviso.

Risale al 1869 l'opuscolo I bagni di Comano: escursioni in cui Caccianiga riassume il suo soggiorno presso Comano Terme e le varie gite o escursioni nei paesi della zona delle Giudicarie Esteriori. Tale opera venne successivamente usata come "libro di III Classe delle scuole popolari austriache" della zona.[3]

Delle sue opere letterarie si sono interessati scrittori come Benedetto Croce ed Enzo Demattè.

  1. ^ Alessandra Briganti, Antonio Caccianiga, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 16, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1973. URL consultato il 26 ottobre 2016.
  2. ^ Virgino Fabris, Caccianiga e la storia del Comune (PDF), in Spazio Comune, Maserada sul Piave, gennaio 2009, p. 14-15.
  3. ^ Le giudicarie di Don Lorenzo Guetti, su donguettilorenzo.com. URL consultato il 30 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2013).
  • Roberto Binotto, Personaggi illustri della Marca Trevigiana, Cassamarca, Treviso, 1996.
  • Enzo Demattè, Antonio Caccianiga l'eremita di Saltore, Treviso, Libreria editrice Canova, 2002
  • Carmelo Ciccia, Gli scrittori che hanno unito l'Italia, Libraria Padovana Editrice, Padova, 2010. ISBN 978-88-89775-24-0

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