Alessandro Nelli
Alessandro Nelli (Roma, 28 gennaio 1842 – ?, post 1903) è stato un imprenditore italiano, fondatore della Fonderia Nelli, importante opificio per la fusione artistica di metalli e in particolare del bronzo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nelli nacque a Roma il 28 gennaio 1842. Appresa l'arte della fusione da Antonio Messina, egli aprì nel 1862 una sua personale fonderia, con sede inizialmente a via della Lungara e poi, dal 1881, in via Luciano Manara n. 43: qui avrebbe lavorato per i successivi vent'anni. Contestualmente egli aprì un negozio-deposito in piazza di Spagna, all'angolo fra via della Croce e via del Babuino. La Fonderia Nelli rimase aperta fino ai primi del secolo, caratterizzandosi come la più importante nella traduzione di bronzi artistici.
Alla fonderia Nelli si rivolsero i più importanti scultori italiani dell'epoca spesso attivi nel settore dei grandi monumenti commemorativi, come Eugenio Maccagnani, Giulio Tadolini[1][2], Ernesto Biondi[3], Odoardo Tabacchi, La fonderia fu anche il riferimento per artisti stranieri residenti a Roma, che spedirono all'estero le proprie opere: così si comportarono ad esempio gli statunitensi William Story e Randolph Rogers o il polacco Pius Welonsky. La fonderia fu attivissima in parallelo nella produzione di copie, sempre in bronzo, da sculture antiche, per esempio dall'Antico, da Giovan Lorenzo Bernini o da Antonio Canova.
Nel corso degli anni la Fonderia Nelli partecipò regolarmente alle varie Esposizioni ed Esposizioni Universali (es. Londra, Parigi e Melbourne), spesso guadagnandosi premi e diplomi di merito. Una partecipazione particolarmente massiccia si registra nell'Esposizione di Chicago nel 1893[4]. Nel 1897 la fonderia, che occupava circa 250 operai, fu costretta a chiudere perché oberata dai debiti per la costruzione dell'edificio su via Manara. Nelli sembra che a quel punto sia emigrato in Russia, dove lavorò alla corte dello zar e dove morì all'inizio del XX secolo. Il suo posto negli Stati Uniti fu preso dalla Roman Bronze Works, attiva dal 1897.
Intitolazioni
[modifica | modifica wikitesto]Nella zona delle attuali fonderie a Roma è a lui dedicata una via.[5]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Odoardo Tabacchi, Monumento ad Arnaldo da Brescia, Brescia, Piazzale Arnaldo[4]
- Ettore Ferrari, Monumento a Vittorio Emanuele II, Venezia, Riva degli Schiavoni[6]
- William Wetmore Story, Monumento al colonnello William Prescott, Boston[4]
- Ercole Rosa, Monumento ai fratelli Cairoli, 1883, Roma[4]
- William Wetmore Story, Monumento a George Peabody, Baltimora, Mount Vernon
- William Wetmore Story, Monumento a John Marshall, Washington D.C., Supreme Court
- Pius Welonsky, Gladiatore, Varsavia, Museo Nazionale[4]
- Pius Weloński, La vittoria di Giovanni III Sobieski nella battaglia di Kahlenberg, chiesa di Maria, Cracovia
- Franklin Simmons, Monumento a John Logan, Washington D.C., Logan Circle, 1892-1901[4]
- Reliquario di Sant'Adamo, Guglionesi[4]
- Edward Müller, La Fiaccola, Roma, Accademia Nazionale di San Luca[7]
- Ernesto Biondi, Monumento a Manuel Montt e Antonio Varas, Santiago del Cile, 1900-1904[4]
- Ernesto Biondi, I Saturnali, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna (GNAM)[4]
- Ernesto Biondi, Fontana della pastorella, Gorga[4]
- Giulio Tadolini, Monumento equestre a Vittorio Emanuele II, 1890, Perugia[4]
- Lio Gangeri, Monumento a Marco Minghetti, Roma
- Giulio Tadolini, Monumento a Dalmacio Vélez Sársfield, 1893, Cordoba[4]
- Richard Henry Park, Monumento al vicepresidente Thomas A. Hendricks, 1890, Indianapolis, Indiana State House[8]
- Randolph Rogers, L'ultima freccia, 1879-1880, New York, Metropolitan Museum[9]
- Carlo Filippo Chiaffarino, Monumento al conte Canevaro, Zoagli, Genova[4]
- Pietro Costa, Monumento a Vittorio Emanuele II, 1881-1889, Torino[4]
- Ettore Ferrari, Monumento a Vittorio Emanuele II, c. 1880, Venezia[4]
- Ettore Ferrari, Monumento a Ovidio, 1887, Costanza, Romania[4]
- Giulio Monteverde, Monumento a Vittorio Emanuele II, 1888, Bologna[4]
- Giulio Monteverde, Monumento a Vittorio Emanuele II, 1889, Ferrara[4]
- Giovanni Anderlini, Monumento a Simón Bolívar , 1889, Guayaquil, Ecuador[4]
- Eugenio Maccagnani, Monumento a Giuseppe Garibaldi, 1889, Brescia[4]
- Franklyn Simmons, Monumento alla Vittoria, Portland
- Vincenzo Ragusa, Monumento a Giuseppe Garibaldi, 1892, Palermo[4]
- Augusto Rivalta, Monumento a Vittorio Emanuele, 1893, Livorno[4]
- Emilio Gallori, Monumento a Giuseppe Garibaldi, 1895, Roma
- Cesare Zocchi, Monumento a Dante Alighieri, 1896, Trento[4]
- Giovanni Ciniselli, Monumento del marchese Bernardo de Sá da Bandeira, 1884, Lisbona[4]
- Felipe Moratilla, Monumento al generale José Prudencio Padilla, Riohacha[4]
- Manuel Oms Canet, Monumento alla regina Isabella di Castiglia, 1883, Madrid[4]
- Eduardo Barrón González, Viriato, 1883, Zamora[4]
- Prosper d’Épinay, Paolo e Virginia, Curepipe[4]
- Corona funebre, Isola di Caprera, Polo Museale della Sardegna, Compendio Garibaldino e Museo Nazionale "Memoriale Giuseppe Garibaldi"
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La tomba del divino Raffaello - Anna Lisa Genovese - Google Libri
- ^ Archivio della scultura. Vittorio Emanuele II, Giulio Tadolini, su archivioscultura.blogspot.it.
- ^ Cfr. Teresa Sacchi Lodispoto, Sabrina Spinazzè: Ernesto Biondi: la scultura viva
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab Paolo Coen, Il recupero del Rinascimento. Arte, politica e mercato nei primi decenni di Roma capitale (1870-1911), Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2020, pp. pp. 177-187.
- ^ http://local.reteimprese.it/via-alessandro-nelli-71-00133-roma-italia?idcat=796
- ^ Monumento a Vittorio Emanuele II, su venipedia.it. URL consultato il 3 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2016).
- ^ Edoardo Muller, La Fiaccola, Roma, Accademia Nazionale di San Luca, su icr.beniculturali.it.
- ^ Paolo Coen, Il Recupero del Rinascimento: Arte, politica e mercato nei primi anni di Roma capitale (1870-1911), Cinisello Balsamo, 2020.
- ^ New York, Metropolitan Museum of Art, su metmuseum.org.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- B.E. Maineri, Il monumento ai fratelli Cairoli e il sacro drappello di Villa Glori, con un carme di L.B. Mancini Oliva, Civelli, Roma 1883, pp. 19, 21
- G. Stopiti, Nelli, cav. Alessandro, Stabilimento Tipografico Italiano, Roma s.d. [ma 1881], s.n. [ma pp. 249-292]
- Angelo de Gubernatis, Dizionario di artisti italiani viventi, Firenze, 1906, p. 235.
- Thieme-Becker, Allgemeinesküntlerlexikon, p. 25, p. 385
- M. Grillandi, Via del Babuino sacra all’arte e agli artisti, in “Strenna dei romanisti”, 1963, p. 244
- E. Colle, A. Griseri, R. Valeriani, Bronzi decorativi in Italia: bronzisti e fonditori italiani dal Seicento all'Ottocento, Milano, Electa, 2001, pp. 42, 320-323, 386
- A. Cifani, F. Monetti, Ritorno a Palazzo Lascaris, Consiglio Regionale del Piemonte, Torino 2013, p. 33, 40-41, nota 21
- Paolo Coen, Il recupero del Rinascimento: Arte, politica e mercato nei primi anni di Roma capitale (1870-1911), Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2020, pp. 177-187 e passim, ISBN 9788836645435
- Paolo Coen, Arte e rivoluzione industriale nella fonderia di Alessandro Nelli: origini, modelli e contesto di un’impresa di Roma capitale, in Amica Veritas. Studi di storia dell’arte in onore di Claudio Strinati, a cura di A. Vannugli, Roma, 2020, pp. 101-120, ISBN 9788854911109
Altri progetti
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