Il monumento a Vittorio Emanuele II si trova a Torino, nel largo omonimo, all'incrocio tra corso Vittorio Emanuele II e corso Galileo Ferraris.
È dedicato a Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fu voluto dal figlio, re Umberto I, e da lui pagato a proprie spese. Il monumento, in bronzo e granito, è opera dell'architetto Pietro Costa. Fu eretto tra il 1882 ed il 1899, tra molte difficoltà, contrasti e polemiche con il municipio di Torino.
Venne inaugurato il 9 settembre 1899, a vent'anni dalla morte del re. Grandi furono i festeggiamenti per cui il giorno dell'inaugurazione corso Vittorio Emanuele II e via Roma furono illuminati a festa.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La statua del re s'innalza maestosa su alte colonne doriche. Nei gruppi scultorei collocati alla base del monumento sono rappresentati: l'Unità, la Fratellanza, il Lavoro e la Libertà. Il monumento raggiunge la considerevole altezza di 39 metri.
Per la sua altezza viene popolarmente chiamato "il Re sui tetti" oppure, dai torinesi, "Barba Vigiu".[1]
Il monumento volge le spalle a occidente, ovvero in direzione della Francia, come sprezzo a causa dei vari contrasti e dei faticosi compromessi politici che i Savoia dovettero contrarre col Paese d'oltralpe, per ottenere l'indipendenza del Regno d'Italia.[senza fonte]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Monumento a Vittorio Emanuele II, su museotorino.it.