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Violetto di genziana
Violetto di genziana | |
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Nomi alternativi | |
cristalvioletto violetto cristallo violetto metile 10B violetto basico 3 cloruro di esametilpararosanilina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C25H28N3Cl |
Aspetto | Polvere verde o verde scura[1] |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 208-953-6 |
PubChem | 11057 |
SMILES | CN(C)C1=CC=C(C=C1)C(=C2C=CC(=[N+](C)C)C=C2)C3=CC=C(C=C3)N(C)C.[Cl-] |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | solubile in acqua ed etanolo, insolubile in xilene[1] |
Temperatura di fusione | 137 °C (279 °F) – con decomposizione[1] |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 302 - 315 - 318 - 351 - 410 |
Consigli P | 273 - 280 - 305+351+338 - 501 [2][3] |
Il violetto di genziana (chiamato anche cristalvioletto, violetto cristallo, violetto metile 10B o cloruro di esametilpararosanilina) è un composto chimico colorante, antimicotico e disinfettante appartenente alla famiglia dei violetti di metile, usato nel metodo di colorazione Gram.
Il suo nome è dovuto al fatto che il suo colore ricorda quello violetto della genziana, un piccolo fiore alpino.
Utilizzi
[modifica | modifica wikitesto]All'interno della procedura della colorazione di Gram esso rappresenta il colorante primario, che viene trattenuto dai batteri Gram-positivi anche dopo la decolorazione con etanolo o acetone, facendoli apparire viola una volta visualizzati al microscopio.
Viene anche utilizzato negli ospedali per il trattamento delle ustioni gravi ed altri infortuni alla pelle e alle gengive.
Il violetto di genziana è comunemente usato nel trattamento della tinea (malattia micotica che può colpire i genitali maschili e femminili o tutto il tessuto cutaneo), della candida albicans e delle afte.
Inoltre, nella medicina legale, il violetto di genziana era adoperato per mettere in evidenza le impronte digitali e nel body piercing l'impiego di tale colorante è usato per evidenziare le zone meno concave o convesse del corpo umano dove si intende fare un piercing.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) R. W. Sabnis, Handbook of Biological Dyes and Stains: Synthesis and Industrial Applications, John Wiley and Sons, 29 marzo 2010, pp. 309–, ISBN 978-0-470-40753-0. URL consultato il 27 giugno 2011.
- ^ Sigma Aldrich; rev. del 04.07.2013
- ^ Smaltire presso un impianto di trattamento dei rifiuti autorizzato.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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