Nell'arco della sua storia, la Salernitana non sempre ha vestito granata.[1] A partire dalla sua fondazione la divisa ufficiale per i calciatori prevedeva una maglia a strisce verticali bianche e celesti.[1] Tali colori rimasero in vigore fino al 1922, quando con il nome di Salernitanaudax pur continuando a vestire bianco-celeste in alcune occasioni (come anche rosso-nero a righe verticali e bianco-rosso orizzontali),[2] ufficialmente il suo colore divenne il celeste-nero, in seguito alla fusione con i bianco-neri dell'Audax Salerno.[3] Il sodalizio rimase in attività fino al 1925, e nel 1927 il colore adottato fu l'amaranto (o il granata a seconda delle fonti), come le magliette del Campania Foot-Ball Club, cioè la squadra che si unì in fusione con la Libertas rifondando la Salernitana.[4] Dopo qualche stagione adottò una maglietta azzurra, che i giocatori indossarono sino al 1935, quando ritornò allo storico bianco-celeste.[1]
Durante la Coppa della Liberazione del 1944 la squadra vestì granata,[5] colore che divenne definitivo e che non fu più cambiato se non durante la stagione 2011-2012, per questioni legate ai diritti sui beni immateriali. In quel periodo il club venne rifondato come Salerno Calcio ed adoperò come divisa principale dapprima una casacca a strisce blu-granata, e in seguito nel girone di ritorno rosso-blu con qualche elemento di colore giallo.[6]
Le questioni sui beni immateriali si risolsero già dalla stagione successiva, ed il colore granata tornò a rappresentare la società, che potè anche tornare a chiamarsi Salernitana.[7]
Carlo Fontanelli, Simona Carboncini, I colori del calcio 1898-1929 : divise da gioco, curriculum, 173 squadre, Empoli, Geo Edizioni, giugno 2000. ISBN non esistente