Treno diretto

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Treno diretto (individuato dalla sigla D o DIR sull'orario ferroviario) è una categoria di servizio dei treni italiani.

I treni diretti effettuano servizio all'interno di una o più regioni contigue.

Caratteristiche

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La definizione di treno diretto risale agli albori dell'istituzione del servizio ferroviario. I treni locali effettuavano generalmente tutte (o quasi) le fermate della linea percorsa, includendo quindi quelle poco importanti. La categoria diretto intendeva, invece, un treno anche a lungo percorso che effettuava servizio per viaggiatori diretti verso determinate ed importanti destinazioni, fermando solo nelle città-capoluogo che si trovavano lungo il percorso. Nelle linee a traffico più intenso erano costituiti da convogli composti da numerose carrozze di 1ª, 2ª e talvolta anche di 3ª classe (fino al 1956), e solitamente anche uno o più bagagliai e/o vagoni postali. Sulle linee ferroviarie meno trafficate sono stati spesso realizzati con automotrici (leggere o pesanti) singole o a comando multiplo.

Con il cambio d'orario del 23 maggio 1993, molti treni diretti vennero riclassificati nella nuova categoria interregionale; mantennero la classificazione precedente i treni diretti a breve raggio, da allora espletati dalle divisioni regionali[1].

Nel 2004 si decise di abbandonare la denominazione di "diretto", adottando in sua vece la nuova denominazione di RegioExpress (RExp)[2], ma tale decisione rimase tuttavia inapplicata.

Dal 2006 la categoria non è più utilizzata, e tutti i treni sono stati riclassificati regionali; dal 2010 è stata introdotta la categoria di regionale veloce (RV), che viene solitamente assegnata a quelli che erano i treni interregionali e diretti.

Simbolo utilizzato per indicare i treni diretti sui quadri orario italiani

Per quanto riguarda le società private in concessione, tale categoria è ancora in uso presso alcune di esse, come nel caso della società campana Circumvesuviana e la società italo-svizzera SSIF; le società SAD e Trenord invece ne hanno mutato il nome in RegioExpress, indicato negli orari come RE[3][4]. Il nome è stato ripreso da quello in uso nelle Ferrovie Federali Svizzere che indica i treni che svolgono un servizio veloce di collegamento all'interno dei vari cantoni svizzeri.[senza fonte]

Materiale rotabile

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Questo tipo di treni, nel tempo, è stato composto con il materiale più disparato e vario: oltre ai vari tipi di carrozze ordinarie del passato e di automotrici, in tempi recenti sono state usate MDVC e MDVE, UIC-X riqualificate, elettromotrici e Minuetto. I mezzi di trazione usato per questo tipo di servizi sono stati dei più vari con le locomotive E.424, E.632 o E 633 o E.646 e in seguito sempre più le locomotive monocabina E.464 nonché le onnipresenti automotrici del gruppo ALn 668.

  1. ^ Treni espressi in declino, in "I Treni Oggi" n. 137 (maggio 1993), pp. 5-7.
  2. ^ Nuovi nomi per i treni, in "I Treni" n. 260 (giugno 2004), pp. 5-6
  3. ^ Tabella oraria, su timetables.sad.it. URL consultato il 9 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2012).
  4. ^ Ferrovia Brescia-Iseo-Edolo (PDF) [collegamento interrotto], su trenord.it.

Voci correlate

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