Totentanz
Totentanz (parafrasi sul Dies Irae) | |
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Compositore | Franz Liszt |
Tonalità | Re minore |
Tipo di composizione | danza macabra; parafrasi |
Epoca di composizione | 1838-1859 |
Prima esecuzione | L'Aja, 15 aprile 1865, pianista Hans von Bülow, direttore J.H. Verhulst |
Pubblicazione | Lipsia, 1865 |
Dedica | Hans von Bülow |
Durata media | 15' |
Organico | Pianoforte, Orchestra |
Totentanz (in italiano: Danza della morte) è una danza macabra per pianoforte e orchestra composta tra il 1838 e il 1859 da Franz Liszt.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il brano, meno conosciuto dei concerti per pianoforte e orchestra, non ha avuto molte esecuzioni se non di recente, anche per le impervie difficoltà tecniche. Nel nostro tempo è stato riportato all'attenzione del grande pubblico da Arturo Benedetti Michelangeli, che probabilmente ne comprese la grandezza al di là delle numerose classiche accuse mosse alla musica di Liszt e in particolare a quest'opera, definita non di rado gotica o comunque esagerata nella sua drammaticità.
Ha avuto un tempo di gestazione lunghissimo, 25 anni, ed è una parafrasi sulla sequenza gregoriana del Dies irae, brano a cui si è anche ispirato il compositore francese Hector Berlioz per il finale dalla sua Sinfonia fantastica (Sogno di una notte di sabba); tra i due pezzi è possibile trovare molte similitudini, che sono utilizzate come tali, ma anche raffinatamente modificate. Pare certa l'ispirazione del brano all'affresco Il trionfo della Morte del Camposanto di Pisa attribuito a Buonamico Buffalmacco.
Ecco un commento di Piero Rattalino sull'opera:
«Musicalmente, la trovata davvero geniale consiste nella creazione del secondo tema (perciò si tratta non di variazioni ma di parafrasi), secondo tema i cui tre primi suoni sono identici ai primi tre del primo tema: l'affinità e la novità si bilanciano in modo miracoloso e la struttura acquista insieme una coerenza ed una varietà che fanno del Totentanz una delle maggiori invenzioni formali della musica romantica. [...] Oggi le esecuzioni non sono infrequenti, ma in genere non si è ancora riconosciuta in tutta la sua portata la grandezza di questo capolavoro che nel panorama della musica per pianoforte e orchestra ha ben pochi paragoni»
Fu Ferruccio Busoni a scoprire nel 1918 la prima versione dell'opera (1849) e a eseguirla a Zurigo l'anno dopo; anno in cui la stessa venne anche pubblicata, sempre da Busoni. Tale versione comprende parti di una composizione che Liszt non condusse mai a termine (fu soltanto abbozzata tra il 1834 e il 1835): De Profundis. Psaume Instrumental.
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Le incisioni recenti vanno aumentando e si citano qui la celebre interpretazione di Gyorgy Cziffra, quella più datata di Arturo Benedetti Michelangeli con Rafael Kubelik e l'Orchestra della Rai di Torino, e quella di Krystian Zimerman con Seiji Ozawa e la Boston Symphony Orchestra. Su YouTube è possibile trovare le registrazioni di Martha Argerich, Arturo Benedetti Michelangeli, Ivan Drenikov, Valentina Lisitsa, Enrico Pace, e Igor Roma.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Spartiti o libretti di Totentanz, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Totentanz, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Totentanz, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Registrazione di Enrico Pace, su youtube.com.
- Registrazione di Martha Argerich, su youtube.com.
- Registrazione di Valentina Lisitsa, su youtube.com.
- Registrazione di Ivan Drenikov, su youtube.com.
- Registrazione di Igor Roma (prima parte), su youtube.com.
- Registrazione di Igor Roma (seconda parte), su youtube.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 184704445 · LCCN (EN) n81133660 · GND (DE) 300094841 · J9U (EN, HE) 987007579068205171 |
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